Che ci sia da cambiare tanto, forse tutto, è ovvio ed evidente. I problemi non sono solo di gestione, ma anche per quanto concerne la panchina ed ovviamente la squadra per cui almeno sette innesti appaiono più una necessità che una possibilità.
La precarietà del contesto suggerisce almeno un paio di stagioni di rifondazione, dato che anche a causa di scellerate decisioni dirigenziali sia in tema di esoneri, che in chiave mercato, hanno portato a buttare via un'intera annata di lavoro. Non è da dimenticare, infatti, che dopo la promozione la Juve arrivava da un biennio contrassegnato da un terzo ed un secondo posto, lontani anni luce dall'attuale scempio.
La rosa è incompleta, monca, e difficilmente le cessioni di pezzi pregiati presunti o reali di cui si sente pasrlare in questi giorni, potranno essere di grande aiuto. Evidente il riferimento all'immenso Gigi Buffon, le cui parole di assoluto distacco al termine dell'ultimo derby d'Italia lasciano presagire la concreta possibilità di un divorzio a fine stagione. Si decide di vendere il miglior portiere del mondo? Benissimo, e con chi lo si sostituisce? Onestamente, fatico a vedere portieri all'altezza. Mi piaceva molto Consigli, che ha però palesato pecche e distrazioni non da Juve. Forse l'unico potrebbe essere Sirigu, che sta dimostrando una buona continuità di rendimento senza gli errori grossolani che stanno costellando la stagione dei pur bravi Marchetti e Amelia..
Della mancanza degli esterni di difesa, e della presenza di almeno quattro doppioni a centrocampo, abbiamo già parlato tempo addietro, la rifondazione in questi due reparti dovrà essere talmente invasiva da rendere difficile anche solo ipotizzare degli scenari percorribili, rimandiamo ogni giudizio a fine stagione, quando anche i piani dirigenziali saranno, si spera, più chiari.
Per quanto riguarda l'attacco, si può fare con Trezeguet lo stesso discorso di Buffon, con la differenza della svalutazione complessiva del buon Davìd, che lascia pochi margini ad un incasso potenzialmente corposo solo un paio di stagioni addietro.
Il sogno riguarda la guida tecnica, e porta il nome del santone spagnolo Rafa Benitez. Personalmente non avrei dubbi nel puntare con decisione con l'attuale tecnico del Liverpool, a patto che la società si renda conto della conseguente necessità di ingenti investimenti per rimpolpare il materiale umano a disposizione. Difficile ipotizzare che un allenatore di tale spessore possa abbandonare Fernando Torres per accontentarsi di un Paolucci o un Immobile, tanto per intenderci…
Per quanto riguarda le alternative, ho grande stima e simpatia di Allegri, anche se il rischio di altre stagioni di transizione e di bruciare uno dei tecnici emergenti del panorama nazionale è grosso.
Altra ipotesi che apprezzerei sarebbe quella che porta a Laurent Blanc, nonostante la corte serrata della Nazionale francese. Lo stesso Prandelli, anche qualora lasciasse Firenze avrebbe serie difficoltà a far accettare all'opinione pubblica un suo passaggio in bianconero, possibilità che vedo dunque molto poco percorribile.
Provo a risollevare gli animi ai tifosi bianconeri, ricordando che spesso e volentieri, nella storia della Juventus, ad annate disastrose ne sono seguite altre dense di soddisfazioni e vittorie. Mai disperarsi dunque! |di Gianfranco De Laurentiis - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 167 volte