La Lazio riparte per dimenticare: Floccari ancora sotto shock
FORMELLO – "Ci dispiace tanto, ma non è finita". La settimana biancoceleste si apre con le parole amare di capitan Rocchi ad uno dei tifosi che ha accolto la squadra all'esterno del quartier generale capitolino. Un ragazzo ha provato, poi, a tirare su di morale Floccari; "Non ti preoccupare per il rigore sbagliato, è lo stesso". "No, non è lo stesso, è un errore pesante", ha risposto scuro in volto il bomber di Vibo Valentia, ancora sotto shock per l'occasione fallita. Nel giorno della ripresa della preparazione in vista del prossimo impegno con il Genoa, la beffa del derby non è ancora stata digerita. L’adrenalina della scorsa settimana ha lasciato spazio ad una pericolosa mestizia. Il rischio del contraccolpo psicologico è reale: “Depressione fino a martedì, poi dobbiamo ripartire a testa alta, convinti dei nostri mezzi e concentrati sul finale di stagione”. E’ il monito lanciato da Reja domenica sera, quando l’amarezza era ancora palpabile nello sguardo del gruppo. Un vero e proprio diktat quello del tecnico friulano che oggi ha chiesto a gran voce (la seduta è iniziata con circa 30' di ritardo) di voltare definitivamente pagina, di ritrovare motivazioni, di non perdere di vista l’obiettivo primario. A 360' dal gong, c’è ancora una salvezza da centrare. Svanito l’effetto stracittadina, Rocchi e compagni sono costretti a riprendere carta e penna ed a cimentarsi con i numeri. La matematica lascia ancora spazio ad ogni tipo di interpretazione: 3 punti dalla zona rossa, occupata dall’Atalanta, un punticino di vantaggio sul Bologna ed un calendario tutto da decifrare. Si inizia da domenica, quando la Lazio andrà a far visita al rivitalizzato “Grifone” di Gasperini, tornato in piena corsa Europa League.
TOCCA A BARONIO E DEL NERO - Una trasferta ancor più complicata dagli strascichi dell’incontro con la Roma, che ha portato in dote non solo conseguenze psicologiche. Quello che al “Luigi Ferraris” cercherà di seppellire la frustrazione post derby, sarà un undici ridimensionato dalle squalifiche comminate dal giudice sportivo Tosel. In particolare, Reja dovrà ridisegnare la zona mediana del campo: il quintetto che nelle ultime giornate ha trascinato la Lazio fuori dalla crisi di risultati e gioco dovrà fare a meno di due interpreti determinanti. Davanti alla difesa verrà a mancare la sostanza e la personalità di Cristian Ledesma, che con l’avvento della nuova gestione tecnica non aveva mai disertato un appuntamento: “La sua condizione fisica sta crescendo, sarà fondamentale per il rush finale”, aveva detto Reja alla vigilia di Bologna-Lazio. Lo sarà solo a metà. Potrà tornare a dare il suo contributo dopo l’impegno con l’Inter; nel frattempo la cabina di regia del reparto mediano sarà affidata nuovamente a Roberto Baronio (diffidato). Messo in un cantuccio dopo l’esonero di Ballardini, il playmaker bresciano potrà finalmente sfogare in campo le frustrazioni accumulate in due mesi e mezzo. 7 febbraio contro il Catania, la data della sua ultima apparizione. Da quel giorno solo panchina e tribuna, ora buona fetta della salvezza passerà dalle sue geometrie. A sinistra, sarà dura da digerire anche l’assenza di Kolarov, che priverà la spinta laziale di forza fisica, imprevedibilità e soluzioni balistiche. Nessun dubbio neanche per la sua sostituzione: “Le gerarchie ormai sono fatte – ha sottolineato Reja - . Ho due calciatori per ogni ruolo, se manca uno gioca l’altro”. Il dirimpettaio del serbo è Simone Del Nero, ormai pienamente ristabilito dai guai muscolari dell’ultimo periodo.
ALTERNATIVA SPREGIUDICATA - Nonostante le assenze, dunque, difficilmente Reja abbandonerà il 3-5-2. L’alternativa potrebbe consistere nel passaggio di una difesa a quattro, che comporterebbe lo spostamento a sinistra di Radu, l’arretramento di Lichtsteiner e magari l’inserimento (in luogo di Del Nero) di Mauro Zàrate sulla trequarti di campo alle spalle di Rocchi e Floccari. Il 4-3-1-2 (o 4-3-3) visto anche nel secondo tempo del derby, così come era avvenuto a Bologna. Tutte situazioni in cui Reja è stato costretto a rincorrere risultati di svantaggio. Difficilmente contro il Genoa si potrà permettere di iniziare la gara in modo così spregiudicato.
BIAVA PER STENDARDO - In difesa, il tecnico carnico dovrà fare i conti con la quasi certa defezione di Guglielmo Stendardo. Il centrale partenopeo, reduce dall’operazione al setto nasale, tornerà ad allenarsi sul campo solo giovedì con una speciale mascherina protettiva, con la quale dovrà convivere fino al termine della stagione. Se Willy è pronto a stringere i denti, lo staff sanitario predica prudenza, in quanto la frattura scomposta rimediata domenica sera consiglia un rientro graduale all’attività agonistica. Spetterà a tecnico e giocatore valutare l’eventuale utilizzo già dalla prossima gara. Ad oggi, è più probabile l’accentramento di Andrè Dias in mezzo e l’inserimento di Biava sul centro destra del pacchetto arretrato.
L’AIUTO DEI TIFOSI - Intanto, per ripartire di slancio la società chiede anche il sostegno dei tifosi. La scorsa settimana furono quasi in 5 mila ad invadere il quartier generale capitolino per caricare la squadra. Una scarica emotiva repressa dalla doppietta di Vucinic. Giovedì, nonostante la sconfitta si replica: alle 15,30 la Lazio disputerà una partita amichevole aperta al pubblico con la formazione del Formia, compagine militante nella categoria Promozione. Non sarà una festa, ma un abbraccio consolatorio per dimenticare più in fretta.
ALLENAMENTO - Dopo mezz’ora di riunione tecnica in cui sono state analizzati fasi di gioco ed errori della gara persa con la Roma, il duo Reja-Lopez ha diretto la prima sessione di lavoro della settimana, alla quale ha partecipato anche Pasquale Foggia, che dopo un lungo periodo di cure fisioterapiche è tornato a lavorare con il resto del gruppo. Il ginocchio sta meglio, ma nei prossimi giorni sarà necessario capire la reazione al lavoro sul campo. Oltre agli assenti di lunga data (Bizzarri, Matuzalem e Meghni), non è sceso in campo Guglielmo Stendardo che è rientrato a casa nella giornata di ieri: giovedì verrà nuovamente controllato dal prof. Cascone, con il quale verranno definiti i tempi per il suo rientro in gruppo. Il resto della compagnia (compreso coloro che hanno giocato domenica) si è regolarmente allenato: dopo il consueto riscaldamento, sono stati effettuati 20 minuti di tattica dieci contro dieci; poi lavoro organico diviso per reparti: centrocampisti, difensori, attaccanti e giocatori di fascia. I primi hanno svolto lavoro intermittente con 30 secondi di corsa e altrettanti di recupero; i difensori e gli attaccanti hanno lavorato sul cambio di passo su una distanza di 20 e 30 metri; per le ali, serie di 'piramidi' sui 40, 60 e 80 metri. In chiusura partitella finale dieci contro dieci a metà campo. La ripresa è fissata per domani con la consueta doppia seduta del lavoro del mercoledì. |di Daniele Baldini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 165 volte