Punire Roma come si è punita Napoli. Maroni all'Osservatorio
E il bello è che il derby era stato pure anticipato. Di due ore, per consentire una sicurezza massima all'Olimpico. Quella sicurezza che di sera sarebbe stata impossibile assicurare; e infatti con il calar delle tenebre, alla fine della partita, teppisti dell'una e dell'altra fazione si sono affrontati in una vera e propria guerriglia urbana. Devastando la zona intorno allo stadio e mettendo a repentaglio la vita di una madre e dei suoi due bambini, la cui auto solo grazie all'ausilio immediato dei pompieri non si è trasformata in una tomba di fuoco. E ancora: una Ford Ka parcheggiata nei pressi della curva Nord, piena di armi improprie come asce, bastoni, coltelli, martelli, e finanche abiti di ricambio per non farsi riconoscere dalle telecamere a circuito chiuso. E ancora: incidenti anche allo stadio, prima del match in Tribuna Tevere, con gli steward dileguati. E ancora: una ventina di bombe carta fatte esplodere durante tutto l'arco del match. Può bastare?
Ce ne sarebbe per prendere un provvedimento di quelli esemplari, sia per i tifosi della Roma che per quelli della Lazio. Come l'anno scorso accadde per i sostenitori del Napoli: divieto di trasferta per tutto il campionato, nonchè curve chiuse per tre partite. La verità, emersa successivamente, di fatto poi dimostrò l'enfatizzazione mediatica dell'accaduto. Chi era a Roma l'altro ieri invece, racconta di un clima teso, pesante e violento, che ha rischiato di far finire in tragedia un bel pomeriggio sportivo. Quali saranno dunque le decisioni del Giudice Sportivo? E quali quelle dell'Osservatorio e di conseguenza del Casms?
L'anno scorso Tosel giustificò la chiusura delle curve del San Paolo (per tre gare), con la presenza in quei settori dei due mila circa che avevano creato danni (?) a Roma. Colpì tutti, per colpirne alcuni. Il sindaco di Roma Alemanno ha espressamente riferito che "è impensabile colpire la città di Roma e lo stadio Olimpico" ; allo stesso modo Carlo Longhi, ex-arbitro attualmente membro dell'Osservatorio, ha dichiarato ieri a Marte Sport Live: "Non si possono punire tifoserie intere per il gesto di pochi sconsiderati". Esattamente il contrario di quanto avvenuto a Napoli, insomma. Dove, "per il gesto di pochi" è stata colpita l'intera tifoseria. A Udine ci sono stati incidenti, è vero; causati da non più di sette persone pseudo tifose del Napoli. Ebbene, quella è stata l'ultima trasferta cui hanno potuto assistere i sostenitori azzurri. L'equità di giudizio imporrebbe dunque al Giudice Sportivo di chiudere alcuni settori dell'Olimpico, almeno quelli in cui "risiedono stabilmente" quei tifosi che si sono resi protagonisti degli incidenti.
Oggi invece, è la giornata dell'Osservatorio e del Casms. Il primo si riunirà in mattinata, il secondo nel pomeriggio; A presiedere l'incontro dell'Osservatorio ci sarà proprio il Ministro degli Interni Maroni, coadiuvato dal capo della Polizia, Manganelli. Un'ipotesi verosimile parlerebbe di blocco delle trasferte anche per i tifosi capitolini. E dopo quanto successo domenica pomeriggio, sarebbe anche auspicabile. |di Vincenzo Balzano - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 162 volte