Doppia seduta di prove tattiche: il 3-5-2 resta l'ipotesi più accreditata, si studia l'alternativa
FORMELLO – “Maledetto derby”, starà pensando Reja in questi giorni. L’entusiasmo dell’ambiente smorzato sul nascere, una salvezza tornata nuovamente in bilico, un contraccolpo psicologico da gestire con cura. Sono solo alcune delle conseguenze del burrascoso post-derby. A distanza di 72 ore l’amarezza ancora aleggia nelle mente e nello “stomaco” di tutto il gruppo biancoceleste, che a fatica sta cercando di rialzarsi per preparare al meglio la delicata trasferta di Genova. “Maledetto derby”, starà pensando Reja che, oltre a reindossare i panni del meticoloso psicologo, sta riflettendo su come sopperire alle pesanti defezioni di formazione che coinvolgono reparto arretrato e soprattutto centrocampo. Le strade percorribili sono due: la prima, quella conservatrice, consiste nel confermare l’assetto che ha rilanciato la Lazio post Norcia, puntando ancora sul 3-5-2, ma variando gli interpreti. E quindi Biava per Stendardo (oggi nuovo controllo, il suo recupero appare proibitivo), Baronio per Ledesma e Del Nero per Kolarov. Una soluzione in parte anticipata domenica sera e confermata dalle prove tattiche del pomeriggio. Dopo una prima fase di riscaldamento, infatti, Reja ha diretto la consueta partitella in famiglia che vedeva (tra i fratinati) una linea a cinque, composta da Lichtsteiner, Brocchi, Baronio, Mauri e Del Nero. In difesa, Andrè Dias si è mosso al centro di un terzetto completato da Biava e Siviglia.
In mattinata, invece, è stata sperimentata un’alternativa che ha aperto il fronte ad ulteriori riflessioni. Reja si sta interrogando sulle caratteristiche delle new entry. In particolare su quelle del regista bresciano: “Baronio ha caratteristiche diverse rispetto a Ledesma. Cristian ha più sostanza in fase di interdizione, Roberto ha più geometrie. Il suo utilizzo comporterebbe degli accorgimenti tattici”, sottolineò lo stesso tecnico qualche settimana fa in una conferenza stampa post-gara. Un ragionamento che non esclude totalmente la variante abbozzata al termine della prima seduta odierna: ritorno alla difesa a quattro (con l’arretramento di Lichtsteiner), l’inserimento nella zona mediana di un centrocampista dalle spiccate doti di copertura come Firmani e lo spostamento sulla trequarti (partendo da sinistra) di Stefano Mauri. Un 4-4-2 in fase di non possesso, pronto a trasformarsi in 4-3-1-2, quando il brianzolo è chiamato a sostenere le due punte. Una disposizione che, in attesa di ulteriori riscontri dal campo, appare comunque più un’opzione da utilizzare in corso d’opera che dal primo minuto.
Il nodo principale da sciogliere in vista della sfida con il Grifone di Gasperini resta la composizione del reparto offensivo. Nonostante l’errore dal dischetto nel derby, il tandem più accreditato resta quello composto da Sergio Floccari e Tommaso Rocchi (provati in mattinata), con Zàrate che nei prossimi giorni sarà chiamato all’ennesimo tentativo di scalata. Lo farà già a partire da oggi, quando presso il centro sportivo di Formello andrà in scena la consueta amichevole infrasettimanale a porte aperte.
Oltre a Stendardo, non hanno preso parte al lavoro sul terreno di gioco Manfredini (sindrome influenzale), Matuzalem, Bizzarri, Meghni e Cruz. Solo allenamento pomeridiano per Makinwa, che nel primo pomeriggio si è sottoposto ad una risonanza magnetica di controllo. Ancora regolarmente in campo Pasquale Foggia che conta di tornare utile entro la fine della stagione.
AGGIORNAMENTO INFERMERIA: Dopo la seduta mattutina, Stefan Radu non si è allenato a causa di una tallonite.
Queste le due formazioni provate nella seduta della mattina:
1- (4-4-2): Scaloni, Siviglia, Radu, Del Nero; Brocchi, Firmani, Baronio, Mauri; Rocchi, Floccari.
2 - (3-5-2): Diakitè, Dias, Biava; Lichtsteiner, Dabo, Ledesma, Hitzlsperger, Kolarov; Zarate, Inzaghi.
Queste le due formazioni provate nella seduta del pomeriggio:
1 – (3-5-2): Biava, Dias, Siviglia; Lichtsteiner, Brocchi, Baronio, Mauri, Del Nero; Rocchi, Zàrate.
2 – (3-5-2): Scaloni, Diakitè, Kolarov; Firmani, Dabo, Ledesma, Hitzlsperger, Makinwa; Floccari, Foggia. |di Daniele Baldini - Fonte: www.lalaziosiamonoi.it| - articolo letto 168 volte