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2010-04-23

Benitez chiede 6 milioni. Salta tutto?


Sembrava filasse tutto liscio, e invece ecco l'intoppo. Sempre lo stesso: i quattrini. Un punto sul quale in corso Galileo Ferraris appaiono da sempre molto sensibili. A far vacillare la trattativa con Rafa Benitez sono appunto i 6 milioni di euro (netti) chiesti a stagione dal tecnico Iberico, per tre anni. oltre a tutte le altre garanzie su staff tecnico e gestione della squadra chiesti dallo spagnolo. Che farà la Juve? Noi di NSB lo sappiamo già: saluterà Benitez con una stretta di mano e prenderà Allegri, col quale esiste già un accordo di massima per molto, ma molto meno. Meno difficile invece, a quanto pare, trovare un accordo con Marotta, ormai liberato pure dal patron sampdoriano Garrone. Intavolata una sera di fine gennaio e filata fin qui, la trattativa tra la Juve e Rafael Benitez s’è arenata, da alcuni giorni, sull’argomento che è poi lo scoglio, e alcune volte il naufragio, di ogni affare: i quattrini. Per pilotare i bianconeri, il tecnico spagnolo ne ha chiesti tanti, e forse è meglio scriverli in numeri e lettere, come assegno impone: 6 (sei) milioni di euro a stagione, netti, dentro un contratto triennale. All’incasso fanno 18 milioni e, per chi come la Juve dovrà compilare la busta paga comprensiva di tasse e contributi, quasi il doppio. Questa è stata la richiesta, ribadita al telefono dai rappresentanti dell’allenatore.
Si tratterebbe di un investimento industriale che mai il club ha stanziato per il gestore della panchina. Un bell’incremento del pil pure per Rafa che ora a Liverpool, al di là di leggende anglosassoni, ne prende sui 2,7 milioni (netti), premi esclusi, con un contratto fino al 2014. Per questo motivo, e giustamente, il presidente Jean-Claude Blanc e tutto il gruppo dirigente juventino si sono fermati a riflettere, pesando ogni particolare. A parte l’eventuale esborso, di per sè notevole, si tratta di una decisione strategica, perché Benitez, se lui sarà, dovrà guidare la Juve alla rinascita. Scelta in grado di condizionare il prossimo futuro, perché il triennale chiesto da Rafa è di quelli a prova di scasso: in caso di esonero, al tecnico dovrà essere corrisposto il resto dell’ingaggio, alla rottura, senza sconti. Insomma, all’affare non manca solo l’autografo delle parti, ma c’è da definire il capitolo più pesante. Da parte sua, l’allenatore s’è impegnato a firmare anche senza qualificazione alla Champions League: diciamo che a quel prezzo è un sacrificio che si può fare.
Non basta l’aspetto economico, però, per far retrocedere Benitez nella hit parade: lui resta il preferito, anche se sul denaro si tratterà, con tentativi di mediazione. La Juve aveva una bozza con l’offerta di un triennale a quasi quattro milioni a stagione: per Rafa un aumento sul guadagno attuale superiore al 50%, e comunque quattro volte l’ingaggio dato agli ultimi due tecnici estivi, Ranieri e Ferrara. Il rischio, per i bianconeri, è che qualcuno s’inserisca e si porti via lo spagnolo che nel frattempo dovrà liberarsi dai Reds. Nella partita di poker, perché ormai di questo si tratta, potrebbe entrare pure il Real Madrid: dall’Inghilterra raccontano che quello sarebbe l’indirizzo perfetto di Rafa, e non solo perché ci è nato. Ma sibilano pure, oltremanica, che Rafa è un furbone, e sta bluffando, perché questa storia del Real l’ha gonfiata chi gli ronza attorno: pare che Benitez detesti, ricambiato, Jorge Valdano, direttore generale delle merengues, per via di un furente scambio di opionioni sul gioco del Liverpool, quando Valdano faceva il commentatore tv. Concorrenza a parte, la Juve cercherà di aggirare lo scoglio, poi deciderà.
Meno difficoltoso pare l’approdo verso Beppe Marotta, ad e direttore generale della Samp, il primo dei candidati per rinforzare la società. Ieri, anche il presidente doriano Riccardo Garrone, che da sempre è in buoni rapporti con il club bianconero e John Elkann, gli ha spianato la strada, dopo otto anni di ottimo servizio: «Per la mia responsabilità di imprenditore a capo della Erg per quarant’anni, se un manager giovane come Marotta viene avvicinato alla Juve nessun risentimento. Se riceve una proposta nessuna obiezione». Volendo, un affare che si può chiudere.
|di Massimiliano Neirozzi - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 174 volte


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