Blanc vola a Liverpool per Benitez(che piace a Marotta)
La Juve stringe per Benitez. Nei prossimi giorni il presidente Blanc volerà a Liverpool per parlare direttamente con il club inglese. Pur di accelerare i tempi della trattativa, i bianconeri sarebbero disposti a partecipare economicamente alla buonuscita da Anfield del manager spagnolo. Per la rescissione del contratto che lo lega ai Reds fino al 2014, Benitez chiede una cifra non inferiore ai 10 milioni di euro. Il suo nuovo ingaggio annuale, invece, dovrà essere di circa 4 milioni di euro netti, più un milione per il suo faraonico staff tecnico. Una cifra esorbitante per un club come la Juve che non ha mai speso più di un milione a stagione per l'allenatore. Basta tornare indietro all'estate scorsa e alla scelta al risparmio fatta con Ferrara (Spalletti era troppo caro), ma per rivedere una squadra all'altezza della sua storia e delle sue ambizioni la proprietà juventina sembra pronta ad allargare i cordoni della borsa.
Non vuole ancora parlare del suo futuro, che si sta colorando di bianconero, ma intanto Giuseppe Marotta, intervenuto al Ventura Football Club (in onda domani su Radio1), si iscrive al partito dei favorevoli a Benitez juventino: "Rafa è uno degli allenatori più forti: se i dirigenti della Juventus hanno puntato su di lui, hanno scelto bene". Intanto in corso Galileo Ferraris ci si interroga sulla compatibilità tra il manager spagnolo e il maggior candidato al ruolo di prossimo dg bianconero, Marotta, sdoganato ieri dal presidente della Sampdoria Garrone. Rafa e Giuseppe hanno già collaborato in occasione dell'approdo ad Anfield Road, via Crotone, del giovane portiere blucerchiato Padelli, trasferimento fortemente caldeggiato dallo stesso Marotta. Alla Juve però non servirebbero piccole operazioni di cabotaggio, alla Padelli, bensì una massiccia rifondazione, con qualche colpo grosso come è stato quello piazzato da Marotta portando Cassano sotto la Lanterna.
L'attuale ad della Samp piace soprattutto a John Elkann, che da tempo lo corteggia, mentre il suo eventuale ingresso in società non sembra entusiasmare il management bianconero. Sarà anche perché un dirigente dalle competenze molto vaste come Marotta, di fatto restringerebbe il campo d'azione a Blanc e Bettega. Oltre alla gestione immobiliare (lo stadio nuovo, dove fra l'altro è sorta in questi giorni la prima tribuna; ndr), il presidente francese vorrebbe conservare ampio potere sull'area sportiva dell'azienda Juve. E pazienza se queste sue aspirazioni non sono condivise da tutta la tifoseria. L'ex Bobby gol, dal canto suo, non vorrebbe ridimensionare il proprio compito a quello già coperto in passato di osservatore, sia pure di alto profilo, e di uomo di rappresentanza presso il calcio estero. L'innesto di Marotta nel ruolo di direttore generale bianconero avrebbe immediate ricadute anche su altri settori del club torinese. Per il ruolo di direttore sportivo sembrerebbe pronto Salvatore Asmini (attuale ds della Samp), con buona pace di Alessio Secco, mentre si prevede già l'eventuale riorganizzazione del settore medico bianconero. Sarà anche perché quest'anno a Bogliasco non si è quasi mai parlato di un infortunio muscolare. Altro che il nosocomio di Vinovo. |di Timothy Ormezzano - Fonte: www.juventusnews.tk| - articolo letto 191 volte