«Il Milan giocherà una partita di cuore». Lo scudetto è svanito, ma il Milan non tirerà i remi in barca. Leonardo è convinto che la sua squadra domani, sul campo del Palermo, darà il massimo. «Siamo arrivati ad un punto della stagione in cui diventano importanti diversi fattori. Domani sera a Palermo scenderà in campo una squadra competitiva che cercherà di fare del proprio meglio», dice il tecnico rossonero alla vigilia del match. «Non voglio trovare giustificazioni, ma sicuramente mi dispiace per le sorprese che si sono verificate oggi: speravamo di recuperare Flamini, ma non è stato possibile. Un'altra assenza inaspettata è stata quella di Abate. Domani, comunque, giocherà il Milan, ed è questa la cosa importante», aggiunge il brasiliano. In campo, i rossoneri dovranno fare i conti con un avversario che insegue la qualificazione alla Champions League. «La squadra di Delio Rossi sta vivendo un momento molto positivo: non perde da tanto tempo in casa e per questa stagione ha grande obiettivi», dice Leonardo. Vista l'emergenza, al centro della difesa milanista potrebbe essere schierato Massimo Oddo, un esterno. «Per un giocatore la testa conta molto, poi bisogna considerare anche la condizione e le caratteristiche, ma la risposta di Massimo domenica scorsa a Genova è stata importante. In un momento in cui la squadra era in difficoltà ha dimostrato di esserci e ha fatto bene. Sul gol di Pazzini chiunque avrebbe potuto sbagliare, è stata un'azione perfetta della Samp», dice ripensando all'esperimento 'forzato' che è stato proposto già domenica scorsa nella sconfitta per 2-1 sul campo della Sampdoria. Nell'infermeria del diavolo sono fermi ancora nomi importanti. «Pato sta seguendo il suo programma, sta svolgendo un lavoro atletico per poi piano piano recuperare anche la forma. Speriamo di averlo per la fine del campionato. Per Bonera dovremo aspettare un po'», dice il tecnico.
Inutile provare a stuzzicare Leonardo sul futuro, anche se le voci relative ad un divorzio a fine stagione non evaporano. «Parlare adesso del futuro mi sembra prematuro, noi non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo quest'anno. In questo momento dobbiamo essere concentrati sul presente e non possiamo permetterci di distrarci», dice il tecnico. «Penso al Milan e non guardo le altre squadre: a Genova abbiamo giocato bene e anche se ci sono stati episodi che hanno condizionato la partita abbiamo perso. Noi siamo concentrati sul nostro rendimento e sulle nostre prestazioni», dice. Per la panchina rossonera, si fa il nome di Mauro Tassotti. «Mauro per me è stato un compagno di lavoro molto importante. Nel nostro lavoro ci completiamo: lui possiede le idee da difensore, ha tutti i meccanismi difensivi in testa. Al di là di questo, abbiamo un rapporto molto chiaro, lui è al Milan da trent'anni e per me è stato importante nel corso di questa stagione. È una persona straordinaria». |Redazione Il Vero Milanista - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 182 volte