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2010-04-25

Del Neri: "Scenderemo in campo cullando un sogno, ma avendo in mano una verità importante"


L'allenatore della Sampdoria Luigi Del Neri ha incontrato questo pomeriggio la stampa al centro Gloriano Mugnaini di Bogliasco. Si è rivolto ai giornalisti del momento positivo che sta attraversando la Sampdoria e della prossima sfida, importantissima, all'Olimpico contro la Roma di Ranieri e capitan Totti. Sampdorianews.net era presente all'evento, per riportarvi, quasi in diretta, le sue dichiarazioni.

La partita con la Roma sarà molto importante, si tratta della quart’ultima finale, in casa di una grande squadra…

Sono gare importanti, questa assieme alle altre tre. Sarà difficile perché la Roma è prima in classifica, imbattuta da parecchio, sta facendo tanti punti e soprattutto ne ha recuperati parecchi all’Inter. Le motivazioni sono tante, innanzitutto perché dobbiamo mantenere il quarto posto, poi perché sarà una partita difficile, però se vogliamo rimanere dove siamo bisogna affrontare anche partite di questo tipo.

La sfida sarà importante per tutte e due visto che la Roma si gioca lo scudetto e la Samp la Champions…

Certo, la partita vale tanto per tutte e due le squadre, che sicuramente non sono partite con questo obiettivo primario, ma sono arrivate qui con il buon gioco e soprattutto la continuità di risultati.

Avrete sicuramente acquisito più consapevolezza nei vostri mezzi viste le vittorie contro le grandi squadre…

Si, sono partite che hanno dato noi la dimensione giusta e ci hanno permesso di capire quello a cui possiamo aspirare e ciò che possiamo ottenere. Siamo arrivati qui per gradi, convincendo sempre. Non è mai un caso arrivare dove si arriva.

Martedì scorso, prendendo ad esempio la semifinale di Champions, il Barcellona ha avuto il 70% di possesso palla e ha perso. E’ la dimostrazione che sacrificio e morale contano di più?

Beh l’Inter quando è riuscita a mettere in campo l’aggressività ha dato scacco matto al Barcellona. Il gruppo, il lavoro, la corsa sono stati i fattori che hanno permesso ai nerazzurri di vincere la partita. Anche noi dobbiamo fare così, in ogni partita, ma soprattutto contro le squadre più tecniche di noi.

Potrebbe essere svantaggiata la Roma dopo aver affrontato le fatiche di Coppa Italia contro l’Udinese in settimana?

Anche noi avremmo potuto essere svantaggiati e meno lucidi dopo il derby, loro sono sicuramente più abituati di noi a sostenere due partite a settimana. Come ripeto però tutto ciò non conta, contano le motivazioni e sia noi che la Roma ne abbiamo tante, noi in chiave quarto posto, loro in chiave scudetto.

Se si dovessero ottenere i tre punti a Roma, lo considererebbe un passo importante o decisivo in chiave Champions?

I risultati non sono decisivi; guadagnare i tre punti però permetterebbe di mantenere come primo obiettivo il quarto posto. Il posto è uno e siamo in quattro a contendercelo: noi, Palermo, Napoli e Juve. La sfida si deciderà sicuramente all’ultima giornata. Ci sono ancora scontri molto importanti da disputare.

Ultimamente lei ha affermato di sentirsi ex di Chievo e Atalanta. Sente anche questa come una sfida speciale?

Non è una sfida speciale, sarà importante quello si, e si affronteranno come detto due squadre in forma splendida ma sono stato lì soltanto cinque mesi in un anno molto particolare; importante per la ricostruzione della Roma, ma il periodo trascorso lì è passato talmente in fretta che non posso considerarla una sfida speciale.

E’ un Del Neri diverso rispetto all’esperienza giallorossa?

È un Del Neri con qualche capello bianco in più. Penso comunque che siano tutte importanti le esperienze, basta che da queste si riesca a imparare qualcosa.

Come sono state vissute dall’ambiente queste tre vittorie consecutive con il conseguente quarto posto?

Dopo la vittoria di domenica abbiamo assunto sicuramente un atteggiamento positivo e crediamo in ciò che possiamo ottenere. Abbiamo molto entusiasmo, entusiasmo positivo; sappiamo di aver dato molto e che la gente si sente gratificata. I tifosi hanno un sogno ma anche una grande verità in pugno. Noi dobbiamo sempre dare il massimo, fino alla fine. Scenderemo in campo cullando il sogno ma avendo in mano una verità importante.

Il sogno della Samp passa attraverso quello della Roma, ovvero la vittoria di una potrebbe far svanire il sogno dell’altra compagine? Non credo, penso che l’ obiettivo di tutte e due le squadre sia quello di andare in campo e dare massimo. Il sogno sta nel raggiungere qualcosa di non preventivato all’inizio.

Si parla tanto di extracalcio; mercato, dirigenti, allenatori. Siete riusciti a non pensare al resto e a chiudervi in voi stessi?

È da gennaio che ci sono queste voci, i giornali sono fatti per scrivere e la gente li legge. Io leggo poco, si può dire di tutto e di più ma ciò che dobbiamo fare è mantenere continuità, fare il meglio e avere attenzione per ottenere il massimo. Le firme tante volte non serve neanche metterle, spesso si mettono e poi si stracciano. Importante è avere un’ideologia comune.

Ricordando il famoso Roma – Lecce del 1986 con il goal di Pasculli, può essere una partita analoga per certi aspetti?

Non credo . La Roma affronterà noi in modo diverso perché ci affronterà con la stessa mentalità con la quale affronta una grande. Per noi la partita più difficile sarà quella con il Livorno, che andrà preparata con la giusta mentalità; il calcio non è fatto solo di calci al pallone la domenica, bensì anche del duro lavoro in settimana.

Cassano proprio oggi ha dichiarato: “Non ho condiviso scelte di Del Neri ma l’importante è che ci sia il rispetto reciproco” Cosa si sente di affermare lei?

Ha ragione, nessuno è contento quando viene lasciato fuori. L’importante è che il giocatore dimostri, quando gioca, di fare ciò che gli viene richiesto. Anche io potrei dire che se avessimo avuto Cassano in forma avremo cinque o sei punti in più.
|di Stefano Sommariva - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 150 volte


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