Inter, tre squilli contro l'Atalanta: ora la pressione torna a Roma
Milito, Mariga, Chivu: tre gol che esorcizzano lo spauracchio Tiribocchi e riproiettano l’Inter in testa alla classifica, restituendo tutta la pressione nelle mani (e nei piedi) dei giocatori della Roma. Successo prezioso, anche se non semplice, contro un’Atalanta in piena rincorsa salvezza, e a pochi giorni dal match della vita di Barcellona, che inevitabilmente calamita più di un pensiero nella testa dei nerazzurri. Il 3-1 ai bergmaschi è frutto di una prova sicura, nonostante lo svantaggio iniziale,: la concentrazione, dopo l’avvio da capelli bianchi, è salita ai massimi livelli ed è rimasta tale fino alla conclusione. Con Pandev e Balotelli out, non c’è margine per sorprese nell’undici titolare dei padroni di casa, che tornano al 4-3-1-2 con Milito ed Eto’o in attacco, supportati da Sneijder. In difesa, la coppia di ‘riserva’ Cordoba-Materazzi. Maicon resta a riposo, quindi Zanetti riassapora antiche origini, partendo da terzinodestro. A centrocampo si rivedono Muntari e Mariga. Nell’Atalanta Mutti si affida alla forza fisica di Tiribocchi, con Doni alle sue spalle. A Ferreira Pinto e Valdes la spinta sulle fasce.
Dopo neanche 5 minuti a esultare sono i tifosi bergamaschi, grazie al gol di Tiribocchi, tutto solo davanti a Julio Cesar su assist di Manfredini. Incontro subito in salita, dunque, per l’Inter. Il centravanti l’aveva promesso: avrebbe segnato per aiutare la ‘sua’ Roma ed è stato di parola. Un minuto dopo lo stesso Tiribocchi sfiora di testa il raddoppio, conferma di una retroguardia, quella nerazzurra, che non è ancora entrata in campo con la testa. L’Inter fatica a trovare il bandolo della matassa, ma al 23’ ci pensa il solito Milito, che approfitta di uno svarione di Manfredini per battere con un delizioso pallonetto Consigli: 1-1 e palla al centro. Il gol galvanizza i padroni di casa, che guadagnano metri e fiducia, dopo un avvio letargico. Bello lo scambio Milito-Stankovic che al 32’ porta il serbo al destro in corsa, ma la mira è alta.
Che gli orobici siano in difficoltà lo testimonia il cartellino giallo che Orsato assegna a Consigli, reo di aver guadagnato più tempo del lecito. Tattica che non evita al portiere di capitolare una seconda volta al 35’, quando Mariga conclude dal cuore dell’area un’azione avviata da Sneijder e ricamata da Eto’o con un assist. Per il keniota è la prima rete in nerazzurro, pesantissima. Pochi minuti dopo ci prova anche Cordoba, il cui stacco di testa su angolo di Sneijder è debole e centrale, mentre Materazzi fa a botte con i rispettivi marcatori. Il primo tempo si conclude così con un meritato 2-1 in favore dell’Inter, brava ad approfittare dei limiti difensivi atalantini.
Un piccolo problema muscolare costringe Sneijder a fermarsi e Mourinho lo sostituisce con Cambiasso, portando Stankovic a ridosso delle due punte. Il portoghese può tirare poi un sospiro di sollievo quando la botta da fuori di Guarente si spegne appena altra al primo minuto di gioco. Segnale d’allarme per la retroguardia nerazzurra, perché gli orobici venderanno cara la pelle. Poco dopo su punizione ci prova Manfredini, ma Julio Cesar alza in angolo. Come nlla prima frazione, l’avvio è di marca ospite. Mutti sente la necessità di forze fresche e sostituisce i due esterni Ferreira Pinto e Valdes con Amoruso e Ceravolo, entrambi offensivi. Tatticamente, Doni arretra e l’ex Parma va a spalleggiare Tiribocchi. L’iniziativa bergamasca però non produce un granché, anzi è la squadra di Mourinho che, in contropiede, va vicina al 3-1 (68’) con un piattone sinistro di Muntari neutralizzato di piede da Consigli.
Un minuto dopo Stankovic, stremato, lascia il posto a Thiago Motta: meno creatività, più forza fisica. Mutti si gioca poi l’ultimo cambio richiamando in panca lo spento Doni e inserendo Radovanovic. Mentre Zanetti continua a imperversare sulla fascia, è il neoentrato Motta a impegnare Consigli con una bella girata dal limite dell’area. Sembra che l’Inter manovri quasi cocciutamente alla ricerca dello spazio perfetto, senza però mai trovarlo. È evidente, inoltre, che in virtù della trasferta catalana il piede non è proprio schiacciato sull’acceleratore. Il minimo indispensabile, insomma, quanto basta a tenere lontana l’Atalanta dalla porta di Julio Cesar. A far saltare ogni perplessità ci pensa Cristian Chivu, con un sinistro dalla distanza che beffa l’estremo difensore orobico. Siamo al 79’ ed è il gol che chiude i conti. Tra l’altro, umanamente, ha un peso specifico straordinario, considerando il recente calvario del romeno, al suo primo centro stagionale.
A 10 minuti dalla fine c’è gloria anche per Arnautovic, che entra al posto dell’applauditissimo Milito: inevitabile la standing ovation per il Principe, ancora decisivo e non solo per la rete del momentaneo 1-1. Il baby austriaco prova a mettersi in mostra e per una questione di centimetri non trova la sua prima gioia italiana: destro appena a lato con Consigli immobile. È l’ultima nota di cronaca di un match che si conclude dopo 4 minuti di recupero, fin troppi. Il fischio finale di Orsato, oltre a sancire il 3-1 finale, affida nuovamente le sorti del campionato a Totti e compagni.
INTER-ATALANTA 3-1
Marcatori: 5' Tiribocchi, 24' Milito, 35' Mariga, 33' st Chivu.
INTER: 12 Julio Cesar; 4 Zanetti, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 26 Chivu; 17 Mariga, 5 Stankovic (25' st 8 Thiago Motta), 11 Muntari; 10 Sneijder (1' st 19 Cambiasso); 22 Milito (35' st 89 Arnautovic), 9 Eto'o.
A disposizione: 21 Orlandoni, 6 Lucio, 7 Quaresma, 25 Samuel.
Allenatore: José Mourinho.
ATALANTA: 32 Coppola; 4 Capelli, 77 Bianco, 5 Manfredini, 13 Peluso; 79 Ferreira Pinto (12' st 70 Ceravolo), 17 Guarente, 22 Padoin, 20 Valdes (12' st 9 Amoruso); 72 Doni (26' st 21 Radovanovic), 90 Tiribocchi.
A disposizione: 91 Rossi, 6 Bellini, 15 De Ascentis, 19 Chevanton.
Allenatore: Bortolo Mutti
Arbitro: Daniele Orsato (sez.arbitrale di Schio)
Note. Ammoniti: 8' Bianco, 26' Stankovic, 2' st Cordoba, 19' st Manfredini, 19' st Coppola, 38' st Materazzi.
Tempi supplementari: 4'-4' . Spettatori: 63.779 |di Fabio Costantino - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 170 volte