IMPRESA MONUMENTALE: Il Doria espugna 2-1 l'Olimpico, riscrive la storia e torna in EUROPA
Monumentale, stratosferica, meravigliosa, coinvolgente. Non si trova l’aggettivo giusto per definire una Sampdoria capace di espugnare l’Olimpico contro la Roma capolista, interrompere la striscia di 24 risultati utili consecutivi dei giallorossi e scavalcare nuovamente il Palermo al quarto posto, distanziando i rosanero di 2 lunghezze.
Tocchiamo ferro e tutto quello che vogliamo, ma questo successo ci consente non solo di ipotecare matematicamente l’Europa League, viste le sconfitte di Genoa, Fiorentina e il pari interno del Napoli, ma di presentare prepotentemente la propria candidatura in chiave Champions. Il calendario del Palermo appariva e appare forse tuttora più abbordabile, ma la Sampdoria, soprattutto dopo il derby, è rinata, è capace di qualsiasi impresa e, per ambire davvero al quarto posto, doveva piazzare un colpaccio che nessuno poteva aspettarsi, ci è riuscita stasera ed è una goduria infinita. Passiamo alla cronaca.
Ranieri recupera Pizarro in cabina di regia, opta per Totti unica punta, con Perrotta, Vucinic e Menez alle spalle, soltanto panchina per Toni. Sull’altro fronte Del Neri conferma l’11 titolare, con il rientro di Gastaldello dopo la giornata di squalifica. L’Olimpico è tutto esaurito, ma i 500 sostenitori blucerchiati riescono comunque a farsi sentire. Non passa nemmeno un minuto di gioco, che Cassano, lanciato in profondità da Palombo, viene fermato a tu per tu con Julio Sergio per un offside clamorosamente sbagliato di oltre un metro, incredibile svista del guardalinee.
A centrocampo pressiamo poco, gli esterni sono bloccati, in avanti fatichiamo a tenere palla e la difesa va inevitabilmente in difficoltà. Tra l’8’ e il 12’ Storari comincia a scaldare i guantoni sulla conclusione da fuori di Menez, su sponda di Totti, e sul tentativo centrale di Perrotta dal limite. È comunque l’antipasto del vantaggio romanista che giunge al 14’: perdiamo banalmente palla in fase d’impostazione, Vucinic punta Zauri e scarica centralmente per Totti, bravissimo ad incrociare di prima intenzione.
Nella bolgia dell’Olimpico ci facciamo finalmente vedere in avanti in due occasioni con Cassano, prima con un debole colpo di testa terminato sul fondo su palombella di Guberti, poi con un diagonale stoppato in scivolata da Burdisso. Le migliori occasioni capitano però sempre alla Roma, brava ad insistere sul possesso palla, sfruttando lo scarso pressing blucerchiato. Al 19’ Vucinic prova a regalare il bis a Totti, ma stavolta la conclusione del capitano giallorosso viene deviata sul palo dall’attento Storari, costretto a salvare la baracca anche sulla rasoiata da fuori operata da Menez 10’ più tardi.
Non capita più nulla prima dell’intervallo, a parte l’ennesimo intervento decisivo del n°1 blucerchiato che, con le punta delle dita, devia un diagonale di Vucinic, sarebbe stato corner, ma nessuno se ne accorge. Nel break Del Neri si rende conto che bisogna dare una tempestiva sterzata alla squadra e opera ben due cambi: dentro Tissone e Mannini al posto degli spenti Poli e Guberti. Non a caso, è proprio dell’argentino la prima conclusione blucerchiata della ripresa, la sfera, calciata dalla distanza, termina sul fondo.
La Roma è convinta di poter amministrare agevolmente il vantaggio, seguendo la strada percorsa nella prima frazione, ma non fa i conti con una Sampdoria trasformata, la vera Samp, capace al 52’ di riportarsi in parità: Cassano ubriaca di dribbling i difensori giallorossi sull’out sinistro, splendido cross ad incrociare per Pazzini, il quale vola in cielo, anticipa Riise e castiga Julio Sergio, tutto da rifare per la capolista. Gli uomini di Ranieri si gettano subito in avanti alla ricerca del vantaggio, Juan, di testa, sfiora il goal, ma adesso in campo la Samp fa paura; il siluro di Palombo, che fa la barba al montante, e l’assolo di Cassano, vanificato da uno sfortunato rimpallo, ne sono la dimostrazione.
Al 66’ Ranieri si gioca anche la carta Toni al posto di Perrotta, rendendo la squadra altamente offensiva anche con l’inserimento di Taddei per Cassetti. L’ex bomber del Bayern Monaco vorrebbe subito lasciare il segno, ma Storari risponde presente sulla sua incornata. Con il passare dei minuti il Doria è consapevole di dover soffrire per resistere al disperato forcing giallorosso, ma sa di poter far male in contropiede: dopo aver rischiato tantissimo su Vucinic, fermato da un’uscita prodigiosa di Storari, sul capovolgimento di fronte sfioriamo il vantaggio con Semioli, sul quale Julio Sergio salva tutto.
Scorre il minuto 80 quando Del Neri è costretto a sostituire l’affaticato Cassano con il giovane Testardi. Siamo chiusi dietro, fatichiamo ad uscire, la Roma tenta il tutto per tutto per restare in testa alla classifica, noi gettiamo il cuore oltre l’ostacolo per tenere intatte le speranze Champions, che restano tali anche grazie all’ennesimo intervento prodigioso di Storari, capace di smanacciare in corner un bolide pauroso a botta sicura di Riise dal limite. Inevitabilmente la Roma si sbilancia e la puniamo: all’85’ Mannini sfonda sulla corsia sinistra, cross in centro per Pazzini che brucia in anticipo Riise e infila Julio Sergio, facendo godere i 500 doriani al seguito e mandando in visibilio tutti gli innamorati dei colori blucerchiati in Italia e nel mondo.
Nel lungo recupero non corriamo più rischi, al triplice fischio finale l’Olimpico è ammutolito, l’Inter torna al comando, la Samp ha compiuto un’impresa e ora davvero ha in mano il proprio destino: la Champions non è più un sogno, ma un obiettivo ben chiaro. Ci si giocherà tutto a Palermo, ma ora siamo davanti e quasi nessuno ci avrebbe scommesso un euro. A 3 partite dal termine siamo matematicamente in Europa League, siamo quarti con 2 punti di vantaggio sulla quinta in piena corsa Champions, dove sono finiti i consueti mugugnoni e i prevenuti abituati a destabilizzare l'ambiente nel corso di ogni estate? Chissà....
ROMA – SAMPDORIA 1-2
MARCATORI: 14’ Totti (R), 52’, 85’ Pazzini (S)
ROMA [4-2-3-1]: Julio Sergio; Riise, Burdisso, Juan, Cassetti (74’ Taddei); De Rossi, Pizarro; Menez, Perrotta (66’ Toni), Vucinic; Totti (A disp: Lobont, Mexes, Tonetto, Brighi, Baptista). All. Ranieri.
SAMPDORIA [4-4-2]: Storari; Ziegler, Gastaldello, Lucchini, Zauri; Guberti (46’ Mannini), Palombo, Poli (46’ Tissone), Semioli; Cassano (80’ Testardi), Pazzini (A disp: Guardalben, Cacciatore, Rossi, Padalino). All. Del Neri.
ARBITRO: Damato di Barletta.
AMMONITO: Ziegler (S)
NOTE: tutto esaurito, 500 blucerchiati al seguito. Corner 11 a 2 per la Roma. |di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 170 volte