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2010-04-28

Al Nou Camp servirà un'Inter alla bavarese: compattezza e rapidità


Compattezza e rapidità. Con queste armi il Bayern Monaco ha archiviato agevolmente la pratica Lione ieri sera, un netto 3-0 che completa la vittoria di misura ottenuta all’Allianz Arena una settimana prima. Una prova di forza, quella dei bavaresi, unica squadra a livello europeo ancora in corsa su tre fronti, in attesa del match di stasera al Nou Camp che potrebbe metterle accanto anche l’Inter, e non solo per la finale di Champions League. I bavaresi hanno portato a termine la loro missione senza soffrire le pericolose accelerazioni della squadra allenata da Puel. Van Gaal, volpone della panchina, ha preparato minuziosamente una trasferta non facile e i suoi giocatori l’hanno interpretata alla perfezione. Il 3-0 finale, per quanto sia frutto delle prodezze del singolo (tripletta di Olic), nasce da un gran lavoro di squadra, che ha concesso solo le briciole ai transalpini, già costretti a rimontare lo 0-1 dell’andata. L’obiettivo dell’Inter adesso è raggiungere il Bayern Monaco nella finale del Santiago Bernabeu, e anche se non v’è dubbio alcuno sul fatto che Mourinho abbia preparato attentamente la partita di Barcellona, sarebbe utile prendere spunto dai tedeschi.
Stasera al Nou Camp i nerazzurri dovranno interpretare la partita come la squadra di Van Gaal ha fatto ieri sera. Muro a centrocampo, lotta su ogni pallone, sapiente copertura di ogni angolo del terreno di gioco e rapide ripartenze, sempre dolorose per Cris e compagni. Le stesse armi che l’Inter dovrà sfoderare contro i catalani, per evitare di farsi schiacciare dal loro assedio, assai prevedibile sin dalle prime battute di gioco. In quest’ottica i bavaresi hanno indicato la strada da seguire e gli uomini di Mourinho sono perfettamente in grado di eseguire alla lettera il compito. Contro la squadra allenata da Guardiola, che attende solo il fischio d’inizio di De Bleeckere per dare concretezza alle ‘minacce’ agonistiche degli ultimi giorni, è fondamentale che scenda in campo un’Inter compatta, che muove tutte le pedine all’unisono sia in arretramento sia in contropiede. Non bisogna lasciare varchi per gli inserimenti dei blaugrana, come già accaduto nella sfida del novembre scorso. Loro sono maestri nell’infilarsi in ogni pertugio lasciato dalle retroguardie avversarie e se l’esperienza insegna davvero qualcosa Mou ne avrà fatto tesoro.
Il Bayern, che aveva iniziato la stagione nel modo peggiore, oggi si ritrova in finale di Champions, dopo aver fatto fuori Fiorentina e Manchester United grazie alle giocate di un immenso Arjen Robben, arrivate proprio quando il baratro era fin troppo visibile. Avanti due volte per il rotto della cuffia, la squadra prima in Bundesliga (a due giornate dal termine) ha dimostrato al Gerland di essere estremamente rodata, un blocco di marmo difficile da scalfire, per quanto spesso soffra di amnesie difensive. È un calcio pratico, concreto, quello che ti consente di arrivare alla fine di una competizione senza troppi fronzoli, lo stesso che Mourinho adora e che ha inculcato nella sua ‘seconda’ Inter. Per questo stasera al Nou Camp sarebbe lecito e apprezzabile vedere un’Inter alla bavarese. Il modello, e il campo lo ha dimostrato, può funzionare.
|di Fabio Costantino - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 181 volte


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