Bologna: "la squadra sul campo e i tifosi sugli spalti. Protagonisti della salvezza"
C’è un appuntamento: domenica mattina alle 9 in stazione centrale. C’è un imperativo: “Invadiamo Bergamo”. C’è una città, Bologna, che si mobilita non solo per poter dire “io c’ero” ma per poter giocare, ancora una volta, da par suo un ruolo da protagonista nella permanenza in serie A. Mantova, Verona sponda Chievo, Torino: tutti catalogati negli anni scorsi alla voce esodi di massa. E il refrain si ripete ora per il match che può chiudere la pratica e far superare alla salvezza anche l’esame di aritmetica. Che il clima fosse quello della grande mobilitazione e della prova d’amore lo si era capito già al termine del derby con il Parma. Triplice fischio di Bergonzi ed era scattato, immediato, il coro “Tutti a Bergamo”. La scena successiva era stata girata nello spazio antistante all’uscita dei giocatori dopo la gara: qualche tifoso a far due chiacchiere con Portanova e con capitan Di Vaio, all’uscita dei rossoblu sono applausi non solo per celebrare la vittoria sul Parma ma per iniziare già a caricare il gruppo in vista della sfida contro l’Atalanta. Applausi, tra gli altri, per Guana. Motivazione? Aver stretto i denti ed essere tornato in campo a tempo di record, lui che doveva star fuori un mese ed invece tempo due settimane era già a correre e lottare insieme a noi. Poi gli striscioni in giro per la città, per invitare ‘Tutti a Bergamo’. Tutti là dove serve un ultimo sforzo e non si può mancare perché la squadra ha bisogno, anche questa volta, di sentire l’affetto e il sostegno dei tifosi. Una vittoria, tre punti, salvezza: semplice, no? E allora avanti tutta. In questi giorni sotto le due torri è dunque scattato il tam-tam in tutti i modi possibili, perché quest’ultimo scalino lo si vuol salire tutti insieme: la squadra sul campo e i tifosi sugli spalti. Protagonisti della salvezza, i supporter del Bologna lo erano stati anche lo scorso anno, con il loro “forza” alla squadra cantato ‘fino alla fine’. Ora tocca di nuovo a loro. In questo campionato hanno sofferto, gioito, sperato. Hanno provato orgoglio, soddisfazione e paura. Si sono fatti sentire nei momenti belli e in quelli più difficili. Lo avevano promesso ad inizio stagione che ci sarebbero sempre stati, e così è avvenuto. Adesso è il momento di alzare l’asticella di un’altra tacca. Il ritrovo è fissato domenica mattina alle 9 in stazione, per una trasferta “vecchio stile” da fare tutti insieme in treno. Poi, poco prima delle 14, l’arrivo in quella Bergamo da invadere, in quella Bergamo dove tutti sono invitati ad essere presenti. Con queste premesse, verrebbe quasi da dire che domenica prossima, quegli Atleti d’Italia saranno un po’ meno azzurri e un po’ più rossoblu. |di Cinzia Saccomanni - Fonte: www.zerocinquantuno.it| - articolo letto 158 volte