Lo scudetto passa dall'Olimpico: guai a dare per scontato il risultato
L'unico errore sarebbe quello di dare per scontata la vittoria. La vittoria della Roma al Tardini non consente di fare calcoli, anche nel caso qualcuno pensasse fosse necessario: l'Inter stasera nel posticipo della 36esima giornata dovrà trovare la vittoria contro la Lazio, ignorando le ipotesi di 'disponibilità' da parte dell'avversario a non giocarsela fino in fondo. La buona prestazione del Parma contro i giallorossi conferma che nessuna partita è già decisa e che sarebbe gravissimo convincersi del contrario. Per quanto i tifosi biancocelesti abbiano già deciso il risultato che si aspettano dal match di stasera, a maggior ragione dopo il successo dei cugini nell'anticipo di ieri, sono i giocatori che alla fine scendono in campo. Alcune indiscrezioni che sono arrivate al nostro sito sostengono che Goran Pandev abbia fatto un sondaggio presso qualche compagno per 'comprenderne' lo stato d'animo, e la replica è stata quella che ci si poteva aspettare.
Nessun favore, la Lazio giocherà come sempre a prescindere dall'avversario. La salvezza non è ancora conquistata e un risultato positivo farebbe molto comodo, soprattutto perché arriverebbe contro una squadra di vertice. Lotito lo ha ampiamente anticipato, non vuole cali di tensione indotti dalla pressione dei tifosi, proprio lui che con loro non vive ormai da mesi un rapporto sereno. La squadra di Reja, per l'occasione squalificato, in alcuni dei suoi interpreti ha promesso che non farà sconti, checché ne dicano i loro supporter, presenti in gran numero assieme ai gemellati tifosi nerazzurri all'Olimpico, tutti per sostenere la Beneamata contro la Roma. Per loro, insomma, la salvezza può attendere.
Non è una situazione semplice in casa Inter, dove aleggia lo spettro di otto anni fa, quando in siffatte condizioni arrivò un'amarissima sconfitta che strappò dalle mani di Hector Cuper uno scudetto in pratica già conquistato. Mai fidarsi dell'ipotetica 'disponibilità' dell'avversario, e la storia insegna che questa legge vale ancora di più quando si tratta della Lazio. L'Inter, infatti, rende meglio quando si trova davanti squadre che lottano fino alla fine, che non abbassano la guardia e cercano di fare risultato. Basti pensare allo scudetto del 2008, conquistato nello spareggio del Tardini: vittoria 2-0 firmata Ibrahimovic, contro un gruppo che si giocava la salvezza e non avrebbe mai regalato nulla. La speranza, dunque, è che la Lazio se la giochi davvero la partita di stasera, mandando subito chiari segnali. Perché così anche i nerazzurri si convinceranno che non ci saranno regali per loro. Mourinho, che ha la mentalità britannica del calcio, non sa neanche cosa significhi affrontare un avversario poco battagliero.
Per questo nei giorni che hanno seguito la qualificazione di Barcellona avrà di certo catechizzato i suoi uomini sul valore della trasferta romana. Dall'Olimpico passa lo scudetto, nessuna novità, quindi l'impegno va onorato senza sperare in favoritismi. E se l'Inter vuole vincere, cerca di farlo a prescindere. Nessun rilassamento, dunque, la Lazio stasera proverà a vincere perché i giocatori lo devono a loro stessi, prima che alla società. E il parere dei tifosi in certi casi non vale l'orgoglio di un gruppo di calciatori, che ha vissuto una stagione tribolante e talvolta umiliante. Occhi apertissimi, dunque, perché si partirà come sempre dallo 0-0. |di Fabio Costantino - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 149 volte