Mou: "Rispettateci! Sneijder è out". Dubbi sul futuro, attacchi alla Roma
In conferenza stampa, Josè Mourinho è come sempre freddo e carico. Si parte da Lazio-Inter: "Non parlo di campionato da due mesi e mezzo e sono qui per parlare di Coppa Italia. Rosella Sensi? Vergogna bisogna averla solo se si ruba. E se noi siamo arrivati a questo punto a giocarci tutto non meritiamo rispetto, ma esigiamo rispetto. La signora (Sensi, ndr) può essere presidente, dottoressa, può essere nata in una culla dorata ma deve darci rispetto. La Roma due anni fa ha giocato contro l'Inter fino alla fine del campionato. L'anno scorso non tanto, ma ho sempre visto il potenziale della squadra. E ora una rosa così non poteva continuare il campionato come aveva iniziato: pareva logico che finisse almeno fra le prime quattro, Poi ha approfittato di un periodo che mi ha fatto smettere di andare in conferenza stampa e si è avvicinata fino a superarci. In Europa League, una competizione che non è difficile vincere, ha avuto una giornata storta con il Panathinaikos.
Ora ha la fortuna di giocare la finale di Coppa Italia in casa, che è una cosa unica al mondo, perché non conosco altre coppe nazionali che si chiudano in casa di una delle finaliste. Lazio-Inter è stato un problema di tifoserie, non un problema mio. Io so solo che la Roma quando si trova di fronte i suoi ex giocatori questi escono dopo pochi minuti, i nostri come Bonucci, Meggiorini, Rivas, Jimenez sono sempre i migliori. Gli zero titoli? Non sarrebbe un dramma se lotti fino alla fine in tutte le competizioni. E' un'altra storia se finisci quinto a 30 punti dalla prima. Ora non possiamo fare una scelta, non possiamo risparmiare giocatori: restano quattro partite che sono tutte importanti. Se vinciamo tre titoli è storico, due o uno è bello, se non ne vinciamo non è una vergogna. Giochiamo ogni tre giorni mentre altri sono in vacanza e, ironia del destino, il calcio italiano spera che vinciamo la coppa per mantenere il ranking Uefa". Sulla Coppa Italia, anche altre parole: "Noi abbiamo sempre onorato questo trofeo. Da quando sono arrivato io giochiamo in Coppa Italia con la squadra migliore. All'inizio i giocatori mi dicevano, "Mister, ma io gioco? E' Coppa Italia!", ed io: "Sì, giochi, anche se è Coppa Italia". Anche prima che venissi l'Inter faceva bene in questa competizione, ma io sono fiero di poter dire che da quando ci sono io giochiamo al massimo anche in questo trofeo".
Su Claudio Ranieri e i passati battibecchi: "Mi sono dimenticato di ciò tanto tempo fa". Domani ci saranno grandi assenti, come Lucio e Wesley Sneijder, ma si approfitta per parlare di queste quattro 'finali': "Ormai sono quattro partite, non possiamo fare scelte e quando nella partita di domenica abbiamo giocato con la stessa squadra di Barcellona, rischiando Sneijder che sicuramente non ci sarà domani, abbiamo perso Lucio, non era una partita falsa. Abbiamo rischiato tutto, non faremo scelte e domani sarà la stessa cosa. Madrid, Chievo e Siena saranno altre partite tutte importanti. Sull’assenza di Sneijder, l’Inter può giocare in modo diverso a seconda dell’avversario e dei giocatori a disposizione. Possiamo giocare anche con Stankovic al posto del giocatore olandese". Intanto, si parla della grande stagione di Cambiasso e Zanetti: "Di Javier e Esteban non posso parlare a proposito perché li alleno solo da due anni. Però sono due giocatori che giocano sempre con la stessa qualità, intensità. Stanno sempre ad un livello molto alto e quest’anno hanno disputato una finaole fantastica. Non è un caso che Inter e Roma giochino la finale e il campionato. Noi siamo sempre stati davanti, loro hanno messo insieme una serie di partite copnsecutive. La Roma merita di essere arrivata fino a dove è arrivata".
A proposito di ciò, qualche parola anche sul campionato: "Io voglio vincere il campionato: certo, vincerlo con molti punti di vantaggio è bello, e infatti domenica avevamo una grandissima pressione addosso, non è stata facile. Comunque, onore alla Roma: ha fatto una grande stagione, con qualche portiere che aveva la sindrome Koreika ma comunque hanno fatto bene (riferimento a Consigli dell'Atalanta, ndr)". Domani è il 5 maggio, giorno che nel calendario evoca pessimi ricordi ai tifosi interisti, ma Mou non se ne preoccupa: "Ricordo il 5 maggio solo per la morte di Napoleone Bonaparte. Non sono nato interista e non ho seguito quella storia. Per me il 5 maggio è solo quello. E spero che domani sia una grande partita, per la pace e per la festa. Se i giocatori e i tifosi della Roma non vogliono questo, non è un mio problema. Noi vogliamo solo giocare e vincere". Chiusura con un pizzico di dubbio sul futuro, il portoghese non assicura la sua permanenza all'Inter al 100%: "Non posso dirlo, nel calcio non si può mai dire una cosa del genere".
Il portoghese non è molto contento di dover giocare all'Olimpico la finale del torneo: "Ora giochiamo nel campo dell’avversaria, quando a Palermo, Napoli, Bologna e Firenze non sarebbe la stessa partita. Andranno nella panchina della squadra avversaria e noi nella loro. Stop, Loro giocano in casa e non mi sembra corretto. In Spagna e in Germania lo stadio viene deciso dopo che sono decise le finaliste, in Francia, in Portogallo e in Inghilterra in uno stadio neutrale. In Italia questo non accade. Una notte in bianco a causa dei tifosi della Roma? Siamo abituati e non sarà un problema. Idem se qualcuno si butta in terra con le mani al volto. Siamo abituati anche a questo". Poi sull'eventualità di triplete: "Per me sarebbe la terza volta, mica la prima. Non mi considero il migliore, ma uno che da tutto per la sua squadra e e che va a casa e dorme bene perché ha dato sempre il massimo, in ogni occasione".
Chiusura dedicata a Johann Crujiff, che nonostante le sue vittorie non lo ha definito un esempio per i giovani: "Non mi ricordo di una squadra che ha perso e i miei avversari non hanno potuto festeggiare in campo perché hanno azionato gli idranti". Ancora sugli idranti: "Non ricordo, tra l'altro, di squadra che prima di fare la doccia negli spogliatoi, l'abbia fatta a centrocampo...". Risposta da applausi... |di Federico Farcomeni - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 140 volte