Benitez, sbrigati. Perchè Mou tiene l'Inter sulla corda
Siccome non svelo il nome del mittente, e quindi non sono scorretto o poco carino, vi riporto testualmente un messaggio che ho ricevuto poche ore fa dall'Inghilterra. Un sms che aspettavo. Attore protagonista: Rafa Benitez. "Con il Liverpool ci sono frizioni. Ma credo che lui voglia mediare, intende andare alla Juve a tutti i costi". Bastano queste poche righe per capire che la situazione è molto fluida, siamo ormai vicinissimi alla svolta. Sì, sempre fidanzati sono, ma la promessa di matrimonio è dietro l'angolo. Forse si sposeranno senza la promessa, cosa dovrebbero promettersi? Si piacciono. Sono accadute cose molto significative negli ultimi giorni. L'uscita di Benitez che ha preso le distanze dal club; le parole dell'agente che ha lasciato a Rafa la palla perché in effetti è proprio così, la situazione la sta gestendo lo spagnolo in prima persona, senza intermediari o collaboratori. E poi: un paio di incontri saltati con la proprietà del Liverpool, la storia della liquidazione. La Juve ha in mano l'accordo con Benitez, questa è storia ormai, deve soltanto (soltanto?) aspettare che la mediazione con il Liverpool vada a buon fine. Però, da questo minuto in avanti Benitez deve sbrigarsi, senza tirare troppo la corda. Sulla Juve devo una risposta a Paolo Centi e Pasquale Stillitano, tifosi juventini in Belgio, che mi chiedono: ma la Juve non aveva preso Kuranyi? Risposta: no, assolutamente no. Un approccio è stato tramutato in un affare concluso al cento per cento. Ho letto come te, ma non era concluso.
Oggi è 5 maggio: Mourinho dice che si ricorda di questo giorno perché è morto Napoleone e non perché c'è un precedente legato a un inenarrabile Lazio-Inter sulle pelle di Ronaldo il Fenomeno. Spettacolo Mourinho. Ma volevo dire che oggi è 5 maggio perché, tornando alla vicenda Benitez, è un'altra tappa di avvicinamento alla possibile svolta. Dico possibile e non probabile perché è sempre importante restare cauti. Nello stesso tempo, pensando alla nuova ipotetica Juve dico soltanto di diffidare dei mille nomi che ci danno in pasto. Anche in uscita: Amauri parte, forse Melo, forse Tizio, forse Sempronio. Scusate, ma che senso ha? Se non arriva Benitez, se non si insedia davvero, se non prende in mano la situazione, tutte le altre cose sono chiacchiere. Parole al vento. Marotta con Benitez, ormai è una traccia. Probabilmente Asmini al seguito di Marotta, ma non Fabio Paratici che dovrebbe avere maggiori poteri in casa Samp. Nel frattempo Secco sta lavorando con Parma e Genoa per le comproprietà di Mirante, Lanzafame, Palladino e Criscito: incontri abbastanza segreti negli ultimi giorni, situazione fluida.
Adesso che Mourinho sta pensando di sbancare, mi vengono in mente le parole di alcuni addetti ai lavori che, nel giorno del suo arrivo, l'avevano fatto fuori dicendo che era stato uno scandalo esonerare Mancini, che i numeri di Mancini, e avanti con tanti bla-bla-bla. Non c'è bisogno di avere la memoria lunga, basterebbe andare in archivio. Adesso sono quasi tutti sul carro di Mourinho, anche quelli che avevano espresso dubbi enormi, lo avevano scaricato. Tutti sul carro, passa il carro, alla faccia della coerenza (che non c'è). Mourinho ha zittito tutti, li ha fatti convertire, uno spettacolare allenatore. A me non sono piaciuti soltanto alcuni suoi atteggiamenti, alcuni dichiarazioni troppo pesanti. Ma il pacchetto che ha preso l'Inter è un pacchetto superbo. Rispetto alle dichiarazioni poco civili di Mourinho, la nausea di domenica scorsa allo stadio Olimpico vince per distacco non c'è partita. Ora Mou dice che non è sicuro di restare al 100 per cento, mai dire mai, la partita è aperta. Moratti gli rinnova il contratto? Può darsi, può essere. Ma ci sarà sempre chi è pronto a fargli ponti d'oro: 13 o 14 milioni di euro a stagione, tutto compreso, e se Mou non digerirà il voltastomaco che ha avuto in certe situazioni qualsiasi epilogo resta ancora aperto. Non ho detto che andrà via di sicuro, ho detto che la partita resta in bilico, come ho scritto due mesi e mezzo fa. Di sicuro nell'ultimo mese Mourinho si è riavvicinato all'Inter: non ama il nostro calcio, ma brucia di soddisfazione per l'abbraccio della gente interista, per le parole di Moratti, per il grande feeling che si è creato dentro il gruppo. Fino a Madrid è possibile che giochi con le parole. Dopo la finale di Champions, avremo la soluzione di quello che resta ancora un piccolo giallo. Ma anche prima della finale ci saranno altri indizi. Intanto, io ho un sogno: che Roma-Inter, finale secca per assegnare la Coppa Italia, sia una grande partita, un mix di emozioni, non un contenitore di ulteriori veleni. Chiedo troppo, devo emigrare in Svizzera per non intossicarmi ulteriormente? No, resto qui. E sono convinto che anche Palermo-Samp di domenica sarà uno show per chi intende disintossicarsi alla svelta.
Le panchine da assegnare movimenteranno le prossime settimane. A Catania mi segnalano piccoli momenti di fibrillazione tra Mihajlovic e Lo Monaco: nulla di eclatante, ma Lo Monaco pretende (giustamente) che Sinisa sia convinto al 100 per cento, indipendentemente dal contratto. Altrimenti, la porta è quella, il Catania non fa da tappetino … Ho letto alcune dichiarazioni di Walter Zenga che ha sparato a zero su Zamparini e Sabatini elogiando proprio Pulvirenti e Lo Monaco: ma quando è andato via da Catania, nella notte, per dirigersi a Palermo perché non ha fatto le stesse considerazioni? Perché ha ritenuto giusto voltare le spalle all'unico club che davvero in Italia ha puntato sull'Uomo Ragno dopo un continuo girovagare per il mondo? Troppo facile parlare dopo, avrebbe dovuto rispettare il Catania proprio nel momento in cui il Catania lo aveva trattato da re.
Tantissime settimane fa vi avevo parlato di Pasquale Marino a Parma: non me lo rimangio, ho avuto conferme. Non siamo al cento per cento, ma Marino è stato abbondantemente bloccato dal Parma. Che giustamente adesso bluffa in relazione a Guidolin: il rapporto è compromesso, la scelta del Parma ormai in dirittura d'arrivo. Quando leggete di Marino a Firenze o addirittura a Catania (sarebbe un ritorno), leggete bene senza farvi condizionare troppo. Mi risulta che tra Preziosi e Gasperini il sereno non sia tornato e che in presenza di un'offerta vera il divorzio sarebbe dietro l'angolo. In questo momento un'offerta vera non c'è, il quiz diventa complicato. Attenzione a questa chicca: c'è una clausola nel contratto tra la Lazio e Reja che consente a Lotito di cavalcare l'onda della clausola rescissoria versando 250 mila euro al vecchio ed entusiasta Edy. Lo farà, Lotito? Anche in questo caso, partita abbastanza aperta.
Mi viene da sorridere quando danno, da oltre un mese, come per imminente la firma di Gigi Delneri per la conferma a cavallo della Samp? Ma allora perché non firma? Il discorso passa molto dalla volontà di Cassano, dalla qualificazione in Champions, soprattutto dal direttore che entrerà in scena per sostituire eventualmente il boss Marotta. Se non fosse di gradimento, Gigi saluterebbe. Quindi, firma possibile ma non probabile, vicenda da seguire giorno per giorno, in attesa dei suddetti sviluppi. Se aggiungiamo che Prandelli resta un mezzo (tre quarti) punto interrogativo a Firenze, che al Milan va in onda il balletto (Filippo Galli davanti, Van Basten che rimonta, Allegri che sogna e spera) mentre tutti (tranne Berlusconi) si affrettano ad abbracciare Leonardo – chiamala solidarietà – il quadro è fin troppo chiaro. Saranno giorni di grandissima intensità.
Sento dire che il Napoli spenderà poco, non spenderà, si chiuderà in difesa. Barzellette. La settimana scorsa ho scritto dell'offerta di 16 milioni per Maxi Lopez del Catania (confermo) e c'è stato chi si è affrettato a smentire, dieci minuti dopo. Nessuno tra i dirigenti interessati, una questione di correttezza e di coscienza. Per fortuna ha confermato Lo Monaco, nel frattempo aggiungo che il Napoli spenderà e anche tanto. Certo, vorrà privilegiare gli scambi aggiungendovi cash. Esempio: se l'Udinese chiede 15-17 per Inler, l'idea è quella di mettere Cigarini e 7-8 milioni sull'altro piatto della bilancia. Lo trovo normale. Ma Mazzarri deve imparare a gestire un gruppo da 22-23 competitivi, è uno dei suoi veri limiti tra molti pregi, deve crescere sotto quest'aspetto. Tornando a Maxi Lopez, ci pensa anche il Genoa che con il Napoli ha sempre un discorso aperto per Bocchetti e anche in questo caso Cigarini (se non andasse a Udine) potrebbe essere una contropartita intrigante.
Il Siena, che aspetta di abbracciare Perinetti, avrà un budget di oltre 20 milioni per la B, mica male. L'idea è quella di trattenere Maccarone e Ghezzal, se gli interessati fossero d'accordo. Attenzione agli allenatori di B: Lerda lascerà Crotone soltanto se ci fosse una proposta irrinunciabile; Campilongo via da Empoli a prescindere dalle ultime quattro partite, anche se facesse 12 punti e (scenari quasi impossibili) andasse ai playoff; Bisoli è concentrato sul Cesena e sul… Cagliari; sul talento Fabbrini dell'Empoli c'è anche il Chievo se qualche club decidesse di prenderlo e di girarlo da qualche parte a maturare. Chi meglio del Chievo? |di Alfredo Pedullà - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 164 volte