Rosignano - Diciamo che l’unica iniziativa seria in questi giorni di bufera, tra processo a Calciopoli, fantacalcio all’Olimpico e desideri malcelati di vendere (Spinelli, ndr) è stata la decisione del presidente del Siena, Mezzaroma, di confermare il premio salvezza (2 milioni di euro, mica noccioline ai propri giocatori, in caso di ripescaggio a tavolino, visti i venti che tirano. Tutto il contrario di quello che ha fatto Spinelli, all’inizio della stagione, preoccupandosi da subito di decurtare gli stipendi dei propri dipendenti, in caso di retrocessione. Oppure quando lo stesso presidente ha ratificato multe retroattive, perché la squadra non aveva voluto andare in ritiro prima del match con la Roma. La verità è che a Spinelli interessava di restare in serie A solo e soltanto alle sue condizioni, sennò andava benissino la B, magari dandone la colpa a Cecco ed a Beppe. Anche di recente si è lamentato che nessun imprenditore lo chiama. Cosa pensava, che chi vuol comprare il Livorno si sarebbe buttato a pesce per scatenare un’asta al miglior offerente? Liberateci da questo strazio, please. E per la verità non ci è dispiaciuto affatto che anche il signor Berrighi da Venturina, per il momento, si sia fatto da parte. A quello che si mormora in provincia non offre assolutamente garanzie, pur essendo ben visto dal Palazzo... |di Raimondo Bongini - Fonte: www.amaranta.it| - articolo letto 136 volte