Polemiche? Meglio di no: addio 5 maggio, vince l'Inter, vince il vero capitano!
E' il primo titulo, l'Inter se lo mette in tasca. Nell'inferno dell'Olimpico giallorosso la squadra di Mourinho vince una Coppa Italia che dà soddisfazioni immense, indescrivibili, e che mette a tacere un po' tutte le polemiche scatenate in questi giorni. Questa Inter è più forte di tutti, e chi dice il contrario è smentito dai fatti. Partiamo proprio dalle polemiche: potrei scrivere fiumi di parole su Perrotta, su Burdisso, sul fallo di Totti, sul calcetto al capo di Balotelli, su Taddei, su Mexes e tante altre cose, ma stasera proprio non mi va. Prendiamola come una notte di gioia, d'altronde l'atteggiamento dei giallorossi in campo l'abbiamo visto tutti. Preferisco elogiare chi ha giocato a pallone e non perdere il tempo con chi è sceso in campo con altri intenti: per questi 'sportivi', se così sono definibili, prendiamo come paradigma la frase di Marco Materazzi a Philippe Mexes e chiudiamo bottega. Ha vinto l'Inter, punto.
E' stata la vittoria del bel gioco, la vittoria contro i veri rivali di quest'anno, nella loro tana, quello stadio Olimpico che in un giorno particolare fa sempre un po' paura. Quel giorno è proprio il 5 maggio, oggi: le lacrime di Ronaldo sono ancora negli occhi di tutti gli interisti, ma adesso in questa data l'Inter è arrivata allo stadio di Roma e si è portata via una Coppa alla quale teneva tanto, tantissimo. E' la Coppa prima di tutto della squadra, che si aggiudica il primo trofeo di una stagione capolavoro; è la Coppa di Josè Mourinho, che ha vinto tutto in Italia, Inghilterra e Portogallo con questo trionfo; è la Coppa dei tifosi, che seguono questa squadra con un entusiasmo commovente. Ma, lasciatemelo dire, mai come stasera è la Coppa del nostro capitano, Javier Zanetti.
Nella partita forse più nervosa della stagione, se gli avversari si lasciano andare in atteggiamenti da stigmatizzare, lui ne esce più pulito di sempre. Protagonista di 90 minuti fantastici, viene fuori dal confronto con il capitano giallorosso, Francesco Totti, con tantissimi punti guadagnati (se ce ne fosse stato bisogno) in stile. Duole dirlo, perchè Totti è un campione calcisticamente straordinario, ma stasera il 10 romanista ha fatto l'ennesima figura vergognosa di una carriera brillante ma costellata da episodi di questo genere. Lo sputo a Poulsen lo ricordiamo ancora, questo calcione a Balotelli è frutto di nervosismo, certo, ma va condannato. Speriamo lo faccia anche lui stesso, visto che è uscito dal campo a testa bassa senza aprire bocca, almeno la dignità di riconoscere l'errore. Ma, in tutto questo, l'Inter esorcizza il 5 maggio, supera il Milan nel numero di Coppe Italia vinte e mette in bacheca il primo titolo stagionale. Questa vittoria sblocca la mente dei ragazzi, che ora in tre partite si giocano la possibilità di diventare ognuno di loro un pezzo di storia. Andiamo avanti così e vedrete che quest'annata non ce la dimenticheremo mai. |di Fabrizio Romano - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 127 volte