Salvezza raggiunta, adesso aritmeticamente. La stagione 2010 non è ancora ufficialmente terminata, quella 2011 ha preso da tempo il via, per il Catania, probabilmente già dopo la vittoria interna contro il Palermo, nel derby , che ha portato gli etnei a 38 punti. Quota, che se non più bassa, si prevede esser quella sufficiente per la permanenza in serie A, che da tempo non vedeva definito il quadro delle retrocesse con una giornata d'anticipo sulla chiusura ufficiale.
L'atteggiamento, le scelte tecniche e tattiche del Catania sceso in campo contro il Bologna danno l'immagine di una squadra già rivolta al futuro; ed anche se in conferenza stampa Mihajlovic afferma: “Ci saremmo salvati anche senza Maxi Lopez ”, il ruolino dell'attaccante, 10 reti in meno di metà campionato giocato, parla chiaro. La conferma o meno di Lopez, al centro dell'attacco etneo, sarà cartina al tornasole per saggiare le reali ambizioni della società per la prossima stagione.
Mihajlovic rimarrà, almeno per un altro anno, lo ha detto e confermato anche nel dopo gara di Bologna. Proprio dal tecnico serbo, e dalle scelte operate prima e durante il corso della partita riparte il Catania. A centrocampo c'è Ledesma sin dal primo minuto, giocatore al quale la proprietà ha espressamente ribadito la fiducia anche per il prossimo anno; non una prestazione esaltante al Dall'Ara, starà all'argentino conquistarsi la stima del tecnico, che attualmente non ha.
Esordio stagionale per Barrientos , un ragazzo tornato finalmente ad essere giocatore di calcio; quindici mesi di attesa per lui, dal febbraio 2009, sei di meno per il Catania, che prima della ricaduta e della nuova operazione contava di recuperarlo già per inizio campionato. Il percorso dell'attaccante argentino in rossazzurro inizierà invece dal prossimo campionato, sempre col numero 10 sulle spalle.
Indicativo, e significativo, anche l'avvicendamento tra Biagianti e Moretti a partita in corso. Storie molto simili quelle dei due mediani, arrivati entrambi giovanissimi a Catania, seppur in annate diverse, e destinati ad essere uno il mentore l'altro l'erede. La prossima stagione ne resterà probabilmente solo uno, e tutti sanno chi tra i due.
Tutto da decifrare invece il futuro di Morimoto , rimasto in panca anche a Bologna (dove la passata stagione aveva segnato chiudendo nel migliore dei modi la sua splendida annata, ndr) così da consentire a Lopez di sfruttare l'occasione per arrivare in doppia cifra; condizione necessaria per mettersi in luce agli occhi del commissario tecnico della nazionale argentina ed aumentare, allo stesso tempo, la sua quotazione di mercato fino a renderla “irragionevole” per qualsiasi squadra che non sia il Real Madrid o il Chelsea .
Tanti dubbi sul futuro del giapponese a Catania, od almeno sul futuro prossimo; resterà di proprietà del Catania ma potrebbe giocare con una nuova casacca, probabilmente non in serie A ma in un club di vertice della cadetteria. Ed infine non va dimenticato Sciacca , concesso alla Primavera nella splendida vittoria contro il Milan, il destino del centrocampista nato e cresciuto a Catania è quello di “Capitan Futuro”; dovrà dimostrarsene all'altezza, questa è la sua sfida. |di Marco Di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 125 volte