Atalanta, Ruggeri: "Dopo il Palermo diremo la nostra"
Bene, con questa dichiarazione ufficiale di Alessandro Ruggeri, abbiamo quanto meno acceso i motori pronti per partire, ci aspetta una lunga estate di lavoro per rifondare una squadra che il mercato smembrerà per almeno 5/11.
Questa decisione di Alessandro Ruggeri di rimandare a dopo il Palermo ogni decisione, fa presupporre varie ipotesi, ma la domanda resta: lascia o raddoppia?
IPOTESI A-LASCIA: La decisione di rimandare a dopo il Palermo la decisione potrebbe far presupporre che si stia cercando un acquirente e questi giorni serviranno per avviare le prime trattative. Si parte da una base d'asta di 25 milioni, ma la richiesta è esorbitante, pensiamo che Il Bologna ne chiede 20-25 per la cessione ed è in serie A.
Fonti vicine ad Alessandro fanno sapere che lui è fortemente intenzionato a lasciare la presidenza, la mamma Daniela anche, mentre qualche resistenza la sta ponendo Francesca, vedremo settimana prossima quale decisione prevarrà.
Qual ora la famiglia Ruggeri dovesse lasciare, chi prenderà l'Atalanta? Percassi, Bombassei, Cividini, Radici (che ha smentito proprio ieri tramite il nostro portale), una cordata (deleteria per una società di calcio). Il TOTO PRESIDENTE è l'argomento di questi giorni, ma è probabile che la serenata dei tifosi sotto le finestre di Percassi non porteranno frutti, mentre un imprenditore interessato all'acquisto dell'Atalanta e a rilanciare con uno stadio di proprietà c'è. Staremo a vedere.
IPOTESI B-TIENE: Alessandro Ruggeri, ha preso tempo per comunicare la sua decisione per evitare pesanti contestazioni allo stadio contro il Palermo domenica 16 maggio. Sa bene che una sua permanenza alla guida della società potrebbe far scatenare la rabbia dei tifosi con una contestazione eclatante.
In caso di permanenza della famiglia Ruggeri è facile che rimanga al suo fianco anche il Direttore Generale Giacobazzi, sempre ben visto da Ivan prima e Alessandro poi. Un’altra ipotesi è che Alessandro terrà la quota di maggioranza cercando nuovi imprenditori da far entrare in società. Questa soluzione la vedo con sfavore, si dice che quando si devono prendere delle decisioni: Tre persone sono troppe, due sono tante.
LETTERA APERTA AD ALESSANDRO: Carissimo Alessandro, umanamente ti sono davvero vicino, a 22 anni hai passato un anno che avrebbe ammazzato un toro. Oltre ai tuoi problemi personali, è facilmente immaginabile lo stress tremendo e la pressione che hai dovuto sopportare dopo la grave malattia che ha colpito tuo padre Ivan.
Da un giorno all’altro ti sei trovato davanti un mondo nuovo da affrontare, come un bambino gettato nell’Oceano senza braccioli. Di questo te ne saranno tutti riconoscenti e mai nessuno te ne farà una colpa per questo, anzi, umanamente non potremmo che ringraziarti in eterno per quello che ha fatto la tua famiglia per l’Atalanta.
Ora però ti trovi davanti ad un bivio. Vendere l’Atalanta (una figlia per te), o tenere rischiando di rimetterci in salute. Non sei presidente di una squadra di scacchi, sei seduto su una polveriera pronta ad esplodere. Non sarà mai tranquilla e serena la vita di un presidente, persino Berlusconi oggi è messo in forte discussione dai suoi tifosi.
Ci sono molti vantaggi nel presentare una società di calcio: prestigio, orgoglio e popolarità. Sono certo che hai la forte intenzione di vendere, ma forse è proprio quel pizzico d’orgoglio personale che non vuole farti mollare. Pensare di uscire da “sconfitto”, con un’onta di una retrocessione non ti darebbe pace. Soprattutto quando si ha un padre che ti ha affidato la gestione e nei suoi confronti ti senti un obbligo morale di proseguire.
Tutto comprensibile, ma non pensare che lasciando l’Atalanta ne usciresti da sconfitto, tutti sanno che se uno di noi salisse sul ring con Mike Tyson ne uscirebbe (già belo se vivi) con gravi perdite. Questa città ti ricorderà sempre come un ragazzo di 22 anni (alla tua età c’è gente che gioca ancora con i big gym), che ha voluto regalare al padre,ai tifosi, alla città una continuità, regalando a tutti noi una società da portare in giro per l’Italia come esempio di serietà, lealtà, professionalità, sia a livello sportivo che economico. Chiunque al tuo posto avrebbe fatto peggio, con il senno di poi e i soldi degli altri è facile fare i presidente.
Non devi assolutamente prendere come una sconfitta o una vergogna il cedere la società, la salute prima di tutto. Non avrai più pressioni per un gioco che non è più tale, non avrai più gli occhi puntati addosso da tutti, potrai dedicarti alle cose di un ragazzo di 22 anni serenamente, nel calcio sai bene che dopo una settimana tutti si dimenticano. Tornerai a respirare aria pulita con i tuoi famigliari.
Alessandro, mi perdonerai se mi sono permesso di scriverti pubblicamente, umanamente ti sono vicino e sai che aspetto ancora un appuntamento di un paio di minuti… |di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 135 volte