Alfredo Pedullà: "A Palermo una Samp con gli attributi. Il Ds? Il nome giusto sarebbe Paratici"
Per analizzare al meglio l’ennesima grande prestazione offerta dalla Sampdoria, studiare la vigilia della decisiva sfida contro il Napoli e restare aggiornati sulle ultime indiscrezioni di mercato, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva Alfredo Pedullà, ex colonna storica del Corriere dello Sport, attualmente giornalista di Sportitalia ed editorialista per la nostra redazione nazionale di tmw.com:
Alfredo, quali sono le tue sensazioni dopo aver visto la prova offerta dalla Sampdoria sul campo del Palermo?
“La Samp ha disputato una grande partita, denotando grossa personalità, una squadra con gli attributi, ma l’aveva già dimostrato andando a vincere a Roma. Per molti viene considerata la squadra rivelazione, perché, fatta eccezione per i tifosi più appassionati, ben pochi avrebbero immaginato uno scenario simile. La svolta di mentalità è avvenuta a Roma, dove la squadra ha compreso a fondo la propria forza, andando oltre al fatto di giocare in casa, o in trasferta.. A Palermo, al di là di qualche conclusione di Pastore, non ha sofferto tantissimo, Del Neri ha preparato benissimo la partita”.
Domenica al “Ferraris” arriverà il Napoli dell’ex Mazzarri, che partita ti aspetti?
“Ieri ero in una trasmissione a Napoli, tutta la città aspettava la vittoria di ieri per festeggiare il traguardo dell’Europa, ora la squadra di Mazzarri non ha altro da chiedere al campionato, se avesse dovuto ancora giocarsi la qualificazione, era tutta un’altra cosa. Sicuramente i partenopei verranno a Genova con il chiaro obiettivo di non fare figure barbine, ma non ho dubbi sulla vittoria della Sampdoria. Non so da cosa derivi la convinzione di Zamparini di giocarsela ancora, forse è un tentativo per non affogare nella delusione. Ad inizio stagione ho sbagliato diversi pronostici, ma mi fa piacere di aver previsto una Sampdoria in grado di giocarsela tra l’ottavo e il quarto posto, per me è una sorpresa fino ad un certo punto, la società ha effettuato investimenti non rilevanti, ma sempre mirati e oculati”.
Ieri il Presidente Zamparini ha confermato la partenza di Mark Bresciano. Il centrocampista australiano rappresenta ancora una pista percorribile per la Sampdoria?
“Recentemente Bresciano ha avuto contatti anche con alcuni club inglesi, sicuramente un mese fa era più vicino alla Sampdoria, ma sui parametri zero è difficile al momento assegnare le destinazioni con certezza”.
L’eventuale qualificazione ai preliminari Champions potrebbe essere la garanzia di rivedere in blucerchiato tutti i pezzi pregiati?
“Il quarto posto rappresenterebbe una svolta epocale, che consentirebbe di poter trattenere tutti i gioielli. Ho apprezzato molto le dichiarazioni di ieri rilasciate da Pazzini, che ha ribadito di non aver mai chiesto di andare via da Genova. Il Pazzo è il sogno del Napoli, ieri si è fatto un programma a lui dedicato. In Sudafrica avrebbe l’opportunità di dimostrare che il suo rendimento alla Samp non è frutto del caso, che rappresenta una stella a tutti gli effetti, purchè Lippi non ne snaturi le caratteristiche”.
Recentemente Galliani ha dichiarato l’intenzione di riportare Marco Storari in rossonero. A tuo parere sono definitivamente tramontate le speranze di trattenerlo in blucerchiato?
“Non credo che sia una situazione bloccata al 100%. Essendo in prestito secco alla Samp, inizialmente tornerà al Milan, poi dipenderà dall’eventuale qualificazione della Samp in Champions e dalla volontà del giocatore, che appare diversa dal club rossonero. Al Milan sembra nuovamente destinato al ruolo di vice. Per la Samp è una pista, al momento, destinata a non essere chiusa definitivamente”.
Gran parte della stampa vede Beppe Marotta ad un passo dalla Juventus. Ti preoccupa l’eventuale rivoluzione dirigenziale che avverrebbe alla Samp in caso di partenza di uno degli artefici della rinascita blucerchiata?
“Sono piuttosto preoccupato in tema di direttori, perché se partisse Marotta, la Samp perderebbe uno tra i tre migliori dirigenti italiani e sarebbe un vuoto incolmabile. Gasparin è un uomo amministrativo e mi potrebbe stare bene, anche se la sua avventura ad Udine è durata pochi mesi. Come direttore sportivo invece circola la candidatura di Tosi, ma, secondo me, la Samp avrebbe già in casa il nome giusto, ovvero Paratici, contraddistintosi per lavorare sempre con grande personalità, ma sul cui futuro circolano voci contraddittorie”.
Del Neri si è guadagnato sul campo la riconferma, ma il suo grande apporto alla causa blucerchiata ha attirato i sondaggi di piazze prestigiose, come credi che possa evolversi la questione tecnica?
“La Sampdoria vorrebbe trattenerlo offrendogli un contratto biennale, l’accordo sarebbe già stato raggiunto anche in termini d’ingaggio, ma il tecnico non sta ragionando soltanto sull’aspetto economico, sta attendendo di capire come si evolverà l’organigramma dirigenziale. Dopo la rottura tra Benitez e la Juve, le quotazioni di Delneri per la panchina bianconera sono in netto rialzo. In questo momento è il favorito, considerato la maggiore difficoltà che Prandelli avrebbe a liberarsi dalla Fiorentina. E sull'asse Benitez-Delneri si muoverà tutto il mercato degli allenatori. E se la Samp si congedasse da Delneri? Occhio a Donadoni, con la benedizione di Cassano". |di Diego Anelli - Fonte: www.sampdorianews.net| - articolo letto 149 volte