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2010-05-11

Cda Juve: esposto al Coni per scudetto di cartone


Al termine del consiglio d’amministrazione tenuto oggi, la Juventus ha presentato un esposto al Coni e alla Figc per chiedere la revoca dello scudetto della stagione 2005-06, che in seguito allo scandalo di Calciopoli fu tolto ai bianconeri e riassegnato all’Inter. Come aveva anticipato John Elkann lo scorso 29 aprile, la Juve chiede dunque un trattamento equo. La premessa del documento è infatti che «il movimento sportivo si basi e si fondi sulla lealtà tra - e nei confronti de - gli affiliati, nonché sulla equità e parità di trattamento», si legge. «Nel comunicato del 26 luglio 2006, nel quale il Commissario Straordinario della Federcalcio motivava la decisione di assegnare lo scudetto 2005-2006 -spiega la nota della Juventus- si leggeva che "gli organi federali possono intervenire con un apposito provvedimento di non assegnazione quando ricorrono motivi di ragionevolezza e di etica sportiva, ad esempio quando ci si renda conto che le irregolarità sono state di numero e portata tale da falsare l’intero campionato ovvero che anche squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi"».
«Come noto - prosegue il documento - , le ragioni che portarono alla condanna in sede sportiva della Juventus riguardavano principalmente i rapporti tra gli allora dirigenti della società ed esponenti della classe arbitrale oltre che della Federazione». «Nell’esposto presentato oggi si fa esplicito riferimento alle novità emerse nel procedimento penale in corso presso il Tribunale di Napoli, che rivelano l’esistenza di una ’fitta rete di contattì tra esponenti della società beneficiata dell’assegnazione a tavolino dello scudetto 2005-2006 e tesserati del settore arbitrale. Tali contatti rappresentano -continua il comunicato della società bianconera-, secondo i criteri adottati dalla Procura Federale nel giudizio a carico della Juventus, la violazione dei principi di lealtà, probità e correttezza sanciti dall’articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva». «È convinzione della Juventus, pertanto, che venga meno -conclude la nota- il presupposto della decisione assunta dal Commissario Straordinario della Federcalcio nel 2006: l’inesistenza, cioè, di ’comportamenti poco limpidì addebitabili alla squadra che risultò prima classificata dopo la penalizzazione delle altre».
|Redazione Nero Su Bianco - Fonte: www.nerosubiancoweb.com| - articolo letto 109 volte


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