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2010-05-12

Se Mou vince e il Real chiama,Moratti non rilancerà!Juve-Inter-Napoli-Parma e altre storie clamorose


Tenetevi forte, tra maggio e giugno vivremo momenti indimenticabili. Mourinho e l'Inter, c'è una novità importante: già tre mesi fa avevo scritto della possibilità che, vincendo, l'eccellente Josè avrebbe potuto decidere di lasciare. In quel periodo nessuno ne parlava: non è per citarmi, ma perché le storie di mercato (e di allenatori) vanno ricollegate e ricostruite tassello per tassello. Alla larga dalla confusione. La novità clamorosa delle ultime ore è che se davvero Mourinho vincesse, magari facesse tris e decidesse di andar via, Moratti non proverebbe a rilanciare. Già, proprio così, lo lascerebbe libero. Con tanti saluti a chi pensava che, prima della finale Champions di Madrid, Moratti avrebbe potuto presentare una proposta di rinnovo fino al 2013 per dodici milioni circa a stagione. La tentazione magari tornerà, ma la situazione oggi è questa. Molto chiara. Moratti è entusiasta di Mourinho, non vorrebbe che andasse, lo blinderebbe ancora di più. E forse si è pentito di aver inserito quella clausola, tra l'altro reciproca, da sette milioni e passe di penale per chi intendesse rescindere. Ma Mourinho, pur non avendo deciso, ha raccolto i segnali del Real. Segnali flebili a metà aprile, sempre più forti nelle ultime due settimane.
Fino a un mese fa Mourinho non era nella lista di Florentino Perez, adesso è quasi una priorità. Numero uno al mondo, l'uomo giusto da catturare al volo. L'unico fastidio di Perez è quella di dover pagare una penale, i famosi sette milioni e passa, ma è un fastidio che passerebbe pur di agganciare Special One. Partita aperta, ma bilancia che al momento pende più verso un addio (52% contro 48%, forse 55% e 45%), fermo restando che i colpi di scena sono all'ordine del giorno e le percentuali (vedi Benitez e la Juve) possono essere ribaltate. Questo è il mercato. Perez vuole Mourinho e Maicon, senza troppi giri di parole. E poco importa che i tifosi del Real, in un sondaggio di As, si siano schierati a favore. I sondaggi non sono un termometro quando cerchi un numero uno. E poi nei sondaggi ci possono essere anche i voti dei tifosi del Barcellona. O dell'Inter…
Moratti per ora lascia perdere, non si interessa, fa pubblicare comunicati di smentita. Ma se davvero Mou decidesse di salutare, Moratti non muoverebbe un dito per trattenerlo contro la volontà del diretto interessato. Non avrebbe senso. E' vero che l'Inter non ha approfondito con altri allenatori, ma un giro di orizzonte lo sta facendo da un pezzo. Nella lista ci sono Laurent Blanc, se non rileverà la Francia da Domenech, e –udite udite – Rafa Benitez. Già, proprio lui. Lunedì all'ora di pranzo vi abbiamo dato in esclusiva la rottura con la Juve. Non è vero che la Juve ha scaricato Benitez, è vero l'esatto contrario. Blanc aveva detto a Benitez che avrebbe avuto carta bianca sul mercato, un ruolo all'inglese con budget e autonomia totale. Poi è arrivato Andrea Agnelli e ha cambiato le carte: vuole una formula classica, con tanto di direttore generale (Marotta). E' anche vero che – passaggio fondamentale - Benitez stava trattando la liquidazione per i suoi collaboratori che non lo avrebbero potuto seguire a Torino, ma l'inversione di rotta avvenuto con il cambio ai vertici della Juve – malgrado accordi presi in precedenza - ha fatto poi la differenza. Benitez sa di piacere all'Inter, può restare al Liverpool soltanto perché prigioniero di un contratto: riceverà una proposta dal Tottenham ed eventualmente dal Real se il Real non riuscisse ad agganciare Super Mou. Insomma, giorni appassionanti in arrivo.
Ora la Juve piomba su Delneri, se ci sarà l'avallo di Andrea Agnelli. Che sogna Fabio Capello, come potrebbe sognarlo l'Inter, ma "mascella di ferro" è troppo impegnato con la missione Sudafrica alla guida dell'Inghilterra per poter pensare ad altre cose. Se Andrea Agnelli dice ok, Delneri va alla Juve con la benedizione e la soddisfazione di Marotta. Resta in corsa Prandelli, con minori possibilità oggi e con la tentazione Nazionale. E ancora minori sono quelle di Spalletti che farebbe non poca fatica a liberarsi dallo Zenit dopo pochi mesi di lavoro. Delneri, in gran segreto, ha parlato della nuova Juve con Marotta: in gran segreto perché la priorità è sbarcare in Champions dopo una straordinaria stagione in casa Samp. In nome del 4-4-2, ha chiesto di riallacciare i rapporti con il Bayern per Ribery, nella speranza che il Real Madrid molli la presa sul tumultuoso francese. E ha dato la disponibilità a mettere sull'altro piatto della bilancia Diego che sarebbe chiuso dal 4-4-2 e che il Bayern prenderebbe al volo. Questa è la novità: con Benitez il signor Diego sarebbe stato nel gruppo Juve, con Delneri lo scenario potrebbe cambiare. Quattro esterni veri, due per la difesa e due per il centrocampo: altrimenti il 4-4-2 di Gigi non decolla. Per l'attacco una priorità: Pazzini, magari cercando di facilitare il trasferimento di Trezegol alla Samp (come ciliegina sulla Champions), anche se David traccheggia. A Pazzini pensa fortissimo il Napoli che vorrebbe proporre 15-17 milioni più una contropartita tecnica: magari non bastano, e poi bisogna capire qual è la volontà di Pazzini che giustamente rispetta la Samp e che se potesse seguire Delneri a Torino… La cosa importante è che tutti rispettino la Samp: non è un porto di mare, quindi saranno trattative delicate e complicate. Se Delneri va alla Juve, Donadoni balza in pole per la Samp con la benedizione di don Antonio (Cassano), senza trascurare le quotazioni di Mihajlovic (non è una novità), con Guidolin a Udine e un giallo in casa Parma: sembrava fatta per Marino, ci sono problemi di convinzione di qualcuno in società. E di durata del contratto. Per questo sono in lizza Max Allegri e – più defilato – Marco Giampaolo. Guidolin torna a Udine dopo una storia non bella di diversi anni fa: fu mandato via perché stava trattando con un club spagnolo e la famiglia Pozzo si irrigidì. Intanto il Parma ha bloccato sia Angelo, esterno in scadenza di contratto a Lecce, che Massimo Volta del Cesena, di sicuro uno dei migliori difensori della serie B. Il Milan ha posto le basi per il rinnovo del contratto di Ronaldinho spalmando gli otto milioni di ingaggio in più anni: c'è la volontà reciproca, ma bisognerà lavorare con pazienza. Paradossale che Van Basten abbia detto no per problemi alla caviglia: sarebbe come se io vi dicessi che non posso scrivere un pezzo perché ho forti dolori al tendine. Eppure devo scrivere con i polpastrelli… L'anno scorso Cissokho fu scaricato per presunti problemi ai denti, Van Basten esce dal giro per dolori alla caviglia: non possono raccontarla meglio? Soluzione interna Galli-Tassotti sempre più gettonata, a meno di clamorosi ribaltoni o di una rimonta firmata Allegri. Tra Gasperini e Preziosi si naviga a vista: il feeling è ai minimi storici, ma al momento Gasperini non ha altre proposte allettanti. La Fiorentina dovrà prima o poi risolvere in qualche modo il rebus Prandelli, senza andare alle calende greche. Mi fido di Corvino quando dice "sarà il nostro allenatore", ma troppi angoli andrebbero smussati.
Il Napoli ha ormai bloccato Guarente: può saltare soltanto se l'Atalanta si rimangia la parola data. Pazzini resta un sogno, forse proibito, vedremo. Mazzarri pensa al cambio di modulo, magari fosse un 4-2-3-1 con Hamisk basso, dipende dal mercato. Bocchetti nella lista per la difesa, con Ruiz sempre seguito; Guarente potrebbe essere una clamorosa pedina di scambio, anche se è bravo e meriterebbe di far parte del Napoli. Inler più freddo, perché l'Udinese intende fare cassa prendendo 15 milioni da un club tedesco tra i tanti che lo hanno chiesto. E senza contropartita tecnica. Timido interesse Napoli per D'Agostino, troppo timido per il momento. E Lo Monaco ha confermato, tra virgolette, che è arrivata una grossa offerta dall'Italia per Maxi Lopez: 14 milioni. Io sapevo 16 milioni, cambia poco. Il club è il Napoli. Maxi Lopex resta nella lista, come Matri, potenzialmente Bianchi se il Toro non dovesse andare in A, e qualche possibile sorpresa.
Altre panchine: Lotito e Reja sono abbastanza d'accordo, ma aspettiamo che prima si incontrino e sciolgano reciprocamente tutti i dubbi. Lerda sempre molto seguito, come Bisoli ormsi probabile promesso sposo del Cagliari. Mercato dei direttori: a dicembre vi avevo annunciato che Giorgio Perinetti avrebbe lasciato per andare a Siena e mi dispiace che due-tre incivili l'abbiano presa male, insultando. Come se fossi stato io il responsabile di quella decisione maturata da tempo. Se il Bari sostituisce Perinetti con Castagnini c'è una differenza abissale, a favore di Giorgio il Grande. Se la Samp non affiancasse a Gasparin un direttore di spessore farebbe la stessa fine. Tosi non ha lo spessore necessario, qual è il suo curriculum?
Permettetemi di chiudere con un'amara riflessione: hanno stabilito di giocare Genoa-Milan a porte chiuse sabato notte all'ora di Marzullo che tristezza. Non contenti hanno poi deciso di spostare Milan-Juve e Lazio-Udinese da domenica a sabato per non turbare la festa scudetto di Inter o Roma con infiltrazioni pericolose sull'autostrada o dove vi pare. Siamo alla frutta. Vi prego, non chiedetemi un commento sulle convocazioni di Lippi: forza Italia in Sudafrica con tutto il cuore, stop così. Certo che sarà stato molto faticoso rinunciare a Legrottaglie…
|di Alfredo Pedullà - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 153 volte


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