L'eventuale e prevedibilissimo passaggio di Mourinho al Real in caso di successo europeo, pone tre interrogativi: chi al posto del portoghese; che gioco sceglierà il sostituto; che farà Mourinho a Madrid. Se, come sarebbe logico, Moratti decidesse di ritornare su Fabio Capello e quest'ultimo fosse disposto a cancellare il passato, avremmo una risposta ai due primi interrogativi. Capello giocherebbe come Mourinho, condividendone le idee: giocatori forti fisicamente, calcio di posizioni, la vittoria innanzitutto. Moratti non dovrebbe svenarsi, rivoluzionando, ma solo ringiovanire: operazione fattibile, addirittura insignificante per uno abituato a sborsare duecento milioni all'anno. Problemi avrebbe invece Mourinho in Spagna, dove troverebbe calciatori fortissimi, ma inadatti al gioco espresso dal Chelsea e dall'Inter e una mentalità tifosa tendente al bello piuttosto che al pragmatico: altre spese folli dalle parti del Bernabeu. Sempre che il tecnico non decida di rivedere il suo calcio per adattarlo alla nuova piazza, che oltre alla vittoria chiede il divertimento. Capello non lo fece: vinse, ma perse, collezionando fazzoletti bianchi di protesta. Disse addio. Mourinho unì l'utile al divertente in Portogallo, quando con un piccolo, povero (ma gestito in modo geniale dai suoi dirigenti) Porto, sorprese l'Europa per due volte: Coppa Uefa e Champions. E sempre collezionando applausi. Capello venne cercato da Moratti subito dopo l'esplosione di Calciopoli e il suo divorzio dalla Juve. Fu proprio Fabio a chiamare due giocatori bianconeri e a convincerli a passare all'Inter, dove l'avrebbero potuto trovare. Si tratta di Ibra e Vieira, non di due calciatori qualsiasi. Arrivati all'Inter, hanno contribuito in modo palese e concreto agli immediati successi della squadra. Alla Pinetina non hanno visto Capello, ma non si sono messi a piangere: Moratti, come è noto, sa essere convincente. Non lo fu, a quanto pare, con Capello, che venne raggiunto, a cose quasi fatte, da un emissario interista, che gli disse, papale papale: il presidente teme che lei possa essere coinvolto in qualche modo in Calciopoli. L'operazione saltò. Capello, sorpreso e amareggiato, trovò altrove consolazione. Adesso, come prenderebbe una convocazione nerazzurra? Il tempo cancella le ferite. Lui si trova bene a Londra, ma l'inglese l'ha già imparato e con un Moratti in vena di generosità, potrebbe facilmente limare quel brutto ricordo. Si può fare, secondo noi. E Capello rappresenta la soluzione migliore, se non l'unica. Benitez è diverso e vuol fare il mercato. E l'Inter proprio adesso, con Branca, ha trovato chi sa distinguere un centravanti dalla bandierina del corner. |di Roberto Renga - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 156 volte