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2010-05-14

Inter a trazione anteriore a Siena: unici dubbi Pandev e Sneijder


Visto che non esiste altro risultato che non sia la vittoria, è logico prevedere un'Inter a trazione anteriore anche all'Artemio Franchi di Siena, così come ormai capita dalla trasferta storica di Londra. Nelle ultime settimane, infatti, solo assenze di rilievo hanno impedito a Mourinho di proporre l'abituale 4-2-3-1, in particolare quelle di Sneijder, ago della bilancia nel ruolo di collante tra mediana e attacco. In vista della trasferta che deciderà le sorti del campionato a Siena, il tecnico portoghese deve ancora sciogliere un paio di nodi, vale a dire quelli legati all'olandese e a Goran Pandev. Entrambi sono reduci da acciacchi, ma oggi sembrano recuperati. Sarà solo una scelta tecnica, dunque, quella di Mourinho nel proporli o meno dal primo minuto contro la squadra di Malesani. Quasi certa l'assenza di Lucio, che ha comunque smaltito il guaio muscolare rimediato contro la Lazio lo scorso 2 maggio e dovrebbe sedersi in panchina, a vantaggio di Materazzi, unica alternativa nel ruolo di centrale considerata l'assenza di Cordoba.
A centrocampo, con Zanetti nuovamente dirottato a sinistra, spazio ai mancini Cambiasso e Thiago Motta, il quale disputerà la sua ultima partita stagionale (a Madrid rimarrà in tribuna perché squalificato). Alle spalle dell'insostituibile Milito, le combinazioni non mancano di certo: se Sneijder e Pandev, o uno tra i due, non dovessero garantire il 100%, Mou ha pronte le alternative: Stankovic e Balotelli. In particolare il giovane attaccante sembra poter fare la differenza in questa fase, ora che è stato recuperato anche psicologicamente. Atleticamente è fresco, anche a causa del riposo forzato imposto dalla società, e la voglia di giocare e dimostrare qualcosa non gli manca di certo. Due dettagli che di certo lo Special One terrà in conto. Nessun timore del Siena, dunque, né della Roma. Domenica pomeriggio, quando Morganti fischierà l'inizio degli ultimi 90 minuti di campionato, nella mente dei nerazzurri ci sarà solo un pensiero: cercare di chiudere la pratica Siena (e scudetto) prima possibile, attaccando da subito e costringendo l'avversario ad arretrare. Questa è d'altronde la mentalità che Mourinho ha costruito in questi mesi e guai ad abbandonarla in corsa. Che l'avversario si chiami Siena o Bayern, l'obietivo è sempre lo stesso: attaccare.
|di Fabio Costantino - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 139 volte


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