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2010-05-15

Atalanta, Mutti: "Orgoglioso di aver lavorato in questo ambiente formato da tifosi"


ZINGONIA - C'è aria da ultimo giorno di scuola a Zingonia, ma di festeggiare e scherzare non c'è proprio voglia. Da lunedi inizieranno le vacanza, le valigie sono già pronte, per qualcuno si tratta di un arrivederci a luglio, per altri di un addio verso lidi più nobili della serie cadetta. Per Padoin e per l'addetto stampa, Andrea Lazzaroni (auguri) sarà un giugno baciato dalle nozze.
Mister Mutti è un "Dead man walking" pur consapevole del suo destino, non vuole far la parte di quello che piange. Anzi, nel momento di dare la formazione: Consigli; Bellini, Bianco, Manfredini, Peluso; Pinto, Padoin, Radovanovic, Ceravolo; Doni, Tiribocchi. Invece di nominare il tir si auto convoca in squadra, poi ridendo afferma:"Almeno una partita la faremo giocare a 'sto pover' uomo".
L’UMORE DEL GRUPPO - Prima del rompete le riche però c'è un'ultimo impegno da onorare per tutti quei tifosi delusi per una retrocessione inaspettata:“Cerchiamo una prova d’orgoglio. I ragazzi sono tranquilli, mi auguro che riescano a fare una buona partita. C’è la volontà di finire il campionato con dignità, anche per riconoscenza verso il pubblico. Abbiamo perso Capelli e Guarente, Garics è a rischio”.
PALERMO - Il Palermo arriva con flebili speranze di Champions, anche se l'impresa sarà piuttosto dura:“Impegno gravoso, perché si gioca le residue speranze di agganciare la Champions".
DONI - Poi si parla ovviamente di un evento che potrebbe diventare storico per l'Atalanta: l'addio del capitano Cristiano Doni “Per lui è un bivio, perché non sa cosa farà. Ha dato tanto all’Atalanta, deciderà con calma le sue aspettative e i suoi obiettivi. Ultima partita? Non so, non dipende da me”.
QUANTI GIOCATORI SONO ADATTI ALLA B? - Inevitabilmente il discorso ricade sull'immediato futuro e su chi resterà a bergamo:“Non entro nel merito, ma posso solo dire che è un gruppo di valore che meritava di rimanere in serie A. Un motivo d’orgoglio ma anche di amarezza. C’è il rammarico di due partite andate storte, con autoreti e decisioni arbitrali discutibili: la tensione con il Chievo chi ha giocato brutti scherzi, poi c’è stata la gara in casa con il Bologna”.
L’ATALANTA - “E’ una società in cui tutti sono prima tifosi e poi lavoratori. Non meritano di retrocedere. Sono orgoglioso di aver lavorato per la mia gente e nel mio ambiente, ma soprattutto di aver risvegliato un gruppo abbattuto e depresso trascinandolo nella lotta: la media punti non è solo una statistica. Del resto sono abituato a subentrare in situazioni d’emergenza”.
IL RAMMARICO - Poi il rammarico che ha colpito ogni tifoso atalantatino e fatto sorprendere chi ci guardava da fuori:“Il dispiacere più grosso è avere avuto a disposizione un organico da 50 punti e vederlo cadere”.
IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO - Prima della fine un addio quasi annunciato, ma nessuna lacrima e commozione, a lui i tifosi gli saranno sempre riconoscenti per quello che ha fatto, domani sarà uno dei pochi esente da contestazioni:“E’ normale per uno come me, ringrazio la famiglia Ruggeri per l’opportunità sapendo che il mio mestiere prevede anche rapporti brevi”.
L’AMBIENTE E LE CONTESTAZIONI - A propostio di contestazioni, Mutti è un allenatore navigato e sa bene cosa significhi retrocedere per la tifoseria bergamasca:“I tifosi sono tradizionalmente molto vicini alla squadra, la gente si identifica nell’Atalanta. A me è sembrato un ambiente molto maturo”.
|di Luca Ronchi - Fonte: www.atalantanews.com| - articolo letto 142 volte


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