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2010-05-17

I retroscena della trattativa Cannavaro-Napoli. Juve: ecco la rifondazione. Milan a "Tasso" zero


Inter Campione d'Italia, Roma Campione non d'Italia, ma di calcio. I complimenti più sinceri vanno alla squadra di Claudio Ranieri; una risposta anche ai tifosi del Milan che, giustamente, criticano Silvio Berlusconi per la mancanza di investimenti e l'assenteismo di queste ultime stagioni. La famiglia Sensi, per qualche minuto, è stata Campione d'Italia con un mare di debiti ma con altrettante idee. Il tricolore lo avrebbero meritato soprattutto quei 20 mila del Bentegodi. La differenza tra Roma e Milan è la stessa che in questo momento c'è tra Galliani-Braida e Pradè-Montali. Parliamo di mercato: la scorsa settimana, giovedì 13 maggio alle 10.57, su Tuttomercatoweb abbiamo lanciato in esclusiva la notizia della proposta di contratto del Napoli, pronta sulla scrivania di Aurelio De Laurentiis, per Fabio Cannavaro. Era mercoledì sera, un giorno normale con poche notizie, ed erano già passate le 22.30. La telefonata arrivata da un prefisso "06" portava una soffiata di quelle giuste, ovviamente da verificare come tutte le altre: "Cannavaro ha chiuso con il Napoli! Due anni di contratto, 850 mila euro a stagione, con la promessa di restare nel club della sua città anche dopo aver concluso la carriera. Contribuirà la Nike che sarà sponsor tecnico solo per le scarpette". Fonte autorevolissima e notizia dettagliata. Qualche telefonata prima di "sganciare" l'anteprima. Tra queste chiamate c'è anche quella al mio amico Gaetano Fedele, agente dei fratelli Cannavaro da una vita. All'altro capo del telefono, Gaetano mi risponde: "Michele, senti una cosa: se dai questa notizia, scrivi la più grossa c…..a della tua carriera". Gaetano si era riscaldato troppo per quella che, a suo dire, era solo un'indiscrezione infondata, soprattutto se quattro giorni prima aveva tenuto aperte le porte del Napoli a Cannavaro Senior. Così facendo, mi aveva indirettamente dato conferma. Dopo aver ulteriormente valutato la soffiata, con altre 6-7 telefonate, facciamo due conti e capiamo che i presupposti per uscire con la notizia di Cannavaro vicino al Napoli ci sono tutti. Aspettiamo la mattina seguente, perché ormai si era fatta l'una di notte. Da Napoli, colleghi e tifosi inizialmente ci hanno derisi, ricordando le dichiarazioni di De Laurentiis di un anno fa: "Non lo prendiamo perché ormai è vecchietto". La carta d'identità non è cambiata, l'età sì. Comunque, se la Nike vuole, è giusto accontentare lo sponsor che investe danaro fresco nel club campano. Il Napoli e Cannavaro non sono mai stati così vicini, questo non vuol dire che la trattativa sia già conclusa. Vi terremo aggiornati.
E' finito l'anno, nel frattempo, ed è tempo di bilanci e giudizi. La Juventus ha chiuso peggio di come aveva cominciato. L'effetto Zac non si è sentito ed è giusto dirsi addio dopo così tanti malcontenti. Arriverà tra due giorni Beppe Marotta, Direttore serio e preparato. L'ex D.G. della Sampdoria si sta assumendo, però, responsabilità eccessive, considerata la sua prima esperienza in un top club. Collaboratori sul mercato, responsabili del settore giovanile ed addirittura l'allenatore, Luigi Delneri; non vorrei che se le cose non dovessero andare bene, rinfacciassero tutto a Marotta. Il popolo juventino non vuole Delneri: basta leggere il sondaggio della Redazione di Tuttojuve.com (http://www.tuttojuve.com/). Con il 4-4-2 Diego non troverebbe più spazio, né come trequartista né come seconda punta. Anche il Milan sarà costretto ad una rivoluzione ma la sensazione è che, mentre la Juventus sembra avere la possibilità di intervenire in maniera drastica sul mercato, il Milan viva in uno stato di apatia. Nessun investimento, allenatori riciclati e programmi sempre meno ambiziosi. In molti si stanno chiedendo come mai Tassotti non venga promosso, in maniera definitiva, a capoallenatore. Forse una spiegazione ce l'abbiamo, chiedendo scusa a Tasso per l'invasione di privacy. Mauro, lo scorso anno, per dieci giorni non ha fatto altro che pensare, giorno e notte, se seguire Ancelotti a Londra, alla fine la risposta è stata "no" per motivi del tutto personali. Tassotti ha bisogno di restare a Milano per stare vicino alla famiglia. Lo stesso discorso vale all'interno del club rossonero. Galliani gli ha proposto di diventare il capo-allenatore, ma se accettasse cambierebbe tutto. In caso di fallimento rischierebbe l'esonero e lui dal Milan non può e non vuole andarsene. Occorre un parafulmine, per Leonardo ieri e per Filippo Galli domani. Pato resta, almeno per un anno, Dinho potrebbe iniziare la stagione ma a fine Brasileirao (quindi a gennaio) potrebbe tornare in patria; seguiamo l'evolversi delle trattative future. Ha un gran mercato Luca Antonini che, sbagliando, rinnovò con il Milan lo scorso 11 febbraio, accontentandosi di un adeguamento contrattuale (adesso guadagna 1,2 milioni a stagione). La Premier lo tenta, ma è diventato difficile portarlo via da Milanello, dopo che un anno fa Galliani lo aveva schernito alla richiesta di qualche soldo in più rispetto ai 750 mila euro di allora.
Infine, un grandissimo in bocca al lupo all'Inter per la finale di Champions League di sabato sera a Madrid contro il Bayern Monaco. Non c'è due senza…."triplete". E' l'anno buono! Mourinho fa il pieno e saluta l'Italia. D'altronde, ci guadagnerebbero davvero tutti; per questo, oggi più che mai, Forza Inter.
|di Michele Criscitiello - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 182 volte


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