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2010-05-19

Galli più un fuoriclasse. Berlusconi si riprende il Milan


Di fronte alla platea di sponsor del Milan, il presidente del Consiglio e patron rossonero, Silvio Berlusconi, ha spiegato che in una situazione di crisi il suo ruolo non gli consente spese eclatanti ma ha anche annunciato che non si tirerebbe indietro qualora ci fosse da acquistare «un grande campione, in grado di fare la differenza, uno come Ronaldo». «In un periodo di crisi come quello che attraversa il mondo e l'Europa in particolare, da presidente del Consiglio - ha spiegato Berlusconi secondo quanto riferiscono alcuni presenti alla cena di Villa Gernetto - non posso permettermi spese eclatanti. Il Milan manterrà la sua rosa attuale integrata da quattro o cinque elementi del settore giovanile. Ma siccome sono un grande innamorato del Milan sin da bambino - ha proseguito, sempre secondo quanto si apprende - non mi tirerò indietro se ci sarà da comprare un grande campione che ci fa fare il salto di qualità: allora gli italiani capirebbero». Berlusconi avrebbe però sottolineato che questo sarebbe possibile «solo se si trattasse di un grande, grande campione in grado di fare la differenza, uno come Ronaldo», ha concluso, senza precisare se intendesse uno come il brasiliano, ex di Inter e Milan, o più probabilmente il Cristiano Ronaldo del Real Madrid.
IL MILAN A GALLI - Il presidente non ha fatto il nome del prossimo allenatore rossonero, ma ha ribadito che sono 3 o 4 le opzioni al vaglio della società, così come aveva anticipato nel pomeriggio l'amministratore delegato Adriano Galliani. A quanto si apprende, il premier ha spiegato che «i vertici del Milan considerano per un allenatore molto importante l'esperienza nel settore giovanile, perchè forma molto il tecnico dal punto di vista psicologico». «Leonardo è un testone - ha poi proseguito - non ha seguito i miei consigli ma è un bravissimo ragazzo e ha il Milan nel cuore». Berlusconi ha dunque confermato di aver avuto qualche contrasto con l'ex tecnico brasiliano che ha rimesso il mandato al termine della stagione appena conclusa. Il discorso del premier è cominciato con una battuta che ha creato ilarità nella platea: «volevo presentarmi vestito da arbitro per le tante volte che ci hanno fischiato dei rigori contro quest'anno ma - ha detto il premier - mi hanno sconsigliato...».
|Redazione Il Vero Milanista - Fonte: www.ilveromilanista.it| - articolo letto 166 volte


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