Sono passati solo cinque mesi dal suo ritorno in campo, un ritorno rabbioso dopo un embargo ingiustificato da parte del suo ex presidente. Goran Pandev realizza il sogno di una vita , giocare la finale di Champions League a Madrid, un campo già calcato dal macedone nel dicembre 2007, quando la Lazio perse per 3-1 contro il Real e proprio Goran mise a segno il gol della bandiera biancoceleste, replicando la doppietta che aveva realizzato contro le merengues nel settembre precedente all’Olimpico. Goran ci spera, è davvero convinto di poter giocare in quel di Madrid, nonostante ci sia un Mario Balotelli in un periodo di forma davvero scintillante, che potrebbe essere l’arma in più di questa squadra. Goran, dall’inferno di fine 2009, al paradiso di inizio 2010, con la seconda Coppa Italia nel giro anno, e il secondo scudetto in nerazzurro, il primo tra i grandi, dopo quello nel 2002 con la Primavera.
”Sicuramente non mi sarei mai immaginato di poter essere così felice: ho passato sei mesi difficili alla Lazio e sono arrivato in una squadra fortissima. Non posso fare altro che ringraziare tutti, lo staff tecnico e tutti i compagni che mi hanno dato una mano. Ho avuto quel piccolo infortunio, ma ora sto bene, mi sto allenando benissimo e sono pronto a dare una mano a questa squadra", queste le sue parole ieri, parole rivolte anche al suo piccolo, Filippo, il primogenito nato dopo la serata storica di Milano contro il Barcellona, gara dove Goran fu uno dei migliori in campo, sicuramente la sua migliore prestazione da quando è all’Inter, e non importa che il gol manchi dal febbraio scorso (Inter-Cagliari, 7 febbraio). Pandev è pronto a realizzare il suo sogno, essere titolare a Madrid, qualora Josè Mourinho lo ritenesse opportuno, perché dopo l’Inferno, la redenzione in Purgatorio, arriva sempre il Paradiso… |di Alberto Casavecchia - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 145 volte