| Calciomercato | Formazioni ufficiali  | PronosticiCuriosità e statisticheArea TecnicaStorie di CampioniVideo  |  Sport |
 
| Home | Serie A  | Partite di oggiDiretta delle partite | Risultati liveFantacalcio  |  Probabili formazioniCalcio in tvCalcio News |
2010-05-19

Dentro Benitez, Pazzo, Adriano e Diego. Ibra ai saldi! Galli, metti la cresta


Non capisco, ma mi adeguo. L'Inter deve sperare che si parli il meno possibile di Mourinho fino a sabato compreso: che senso ha con la partita più attesa degli ultimi quarant'anni di storia in arrivo? E quindi non ha senso che Branca intervenga per dire "non abbiamo contattato Benitez, il nostro allenatore è Josè Mourinho". E' normale, è scontato: smentire sembra quasi un'ammissione. Mourinho ha ormai deciso, soltanto un clamoroso colpo di scena potrebbe ribaltare la situazione. Con evidente rassegnazione di qualche cronista interista che fino a pochi giorni fa aveva dato per scontata la conferma di Mourinho. Josè ha spiegato, ha detto che non è un problema di soldi ma di gradimento complessivo: non sopporta, non sopporterà, la mentalità del calcio italiano. E non sopporta di essere sopportato, scusate il bisticcio (voluto). Saluterà, a meno di impensabili (oggi) ribaltoni. Il fatto nuovo è che all'interno del Real non c'è il cento per cento del gradimento, nel senso che non esiste un plebiscito, qualche socio ha storto il naso quando il presidente ha proposto la soluzione Mourinho. Ma si è convertito rapidamente Perez, è ciò che conta. Non un plebiscito, ma una maggioranza assoluta: se di quella maggioranza fa parte il capo è come se fosse un plebiscito. Io parlo da febbraio (carta canta) della possibilità che Mourinho vada in caso di Grande Slam o anche di Piccolo Slam: mi avevano preso per matto…
Adesso c'è chi si sbizzarrisce con una lista infinita di papabili, di pretendenti: Hiddink, addirittura Guardiola, Prandelli, Spalletti. E quanti nomi facciamo? Venti-ventuno? Sarebbe meglio pubblicare l'almanacco con tutti gli allenatori, dalla lettera a alla lettera z: ognuno potrebbe scegliere il nome di maggiore gradimento tra i tecnici liberi di accettare, non legati a un club e non sotto contratto. Hiddink ha appena firmato con la Turchia: cosa va a dire, pochi giorni dopo, "scusate, mi chiama l'Inter, liberatemi". Ma dai… Benitez resta in bella evidenza nella lista: Moratti lo aveva sondato direttamente due anni fa prima di andare su Mourinho, subito dopo l'addio a Mancini. Benitez in compagnia di un grande sogno: Fabio Capello, lo stesso sogno che aveva cullato la Juve. Ma Capello ha altre cose per la testa: potrebbe dire sì all'Inter oggi, prima del Mondiale che sente da morire perché vuole pilotare l'Inghilterra sul tetto del mondo? Vedremo. Benitez, Benitez: memorizzate un nome che probabilmente farà discutere. Un grande mercato, comunque vada la Champions, a maggior ragione se dovesse andare bene: Fabregas no, ha ormai scelto il Barcellona; Gerrard grande sogno; Hernanes sempre in lista (da contendere alla Juve che ha ripreso a marcarlo negli ultimi giorni, possibile grande derby d'Italia anche sul mercato) a maggior ragione se arrivasse Benitez che lo aveva cercato quando era Liverpool e che avrebbe voluto portarselo alla Juve. Eventualmente l'erede di Maicon, se dovesse seguire Mou a Madrid, un eccellente esterno basso (magari adattabile negli ultimi quaranta metri come Vargas o più classico come Kolarov): tre grandi colpi in quei settori, visto che l'attacco è ottimo e abbondante. Le altre panchine: la settimana scorsa in tempi non sospetti vi avevamo mandato in pista per Di Carlo alla Samp, una candidatura che regge e che diventa forte, anche se qualche altro (Mihajlovic?) cercherà di inserirsi. Nella lista ha poche chance Giampaolo che meriterebbe un club importante come la Samp ma che ha avuto qualche problema con Gasparin qualche anno fa: era stato chiamato a Vicenza, disse no per un problema di patentino, non la presero bene. Magari si consolerà con il Chievo. Pasquale Marino avanza verso Parma, ve lo diciamo da fine marzo. Da tempo abbiamo mandato Bisoli al Cagliari, comunque vada a Cesena: chiederà a Cellino un sacrificio per Giaccherini (l'unico suo attuale allievo che si porterebbe in Sardegna), un moto perpetuo in grado di coprire più ruoli e con margini di miglioramento. Max Allegri insegue il Milan, ma ormai Berlusconi ha deciso per la linea interna, Filippo Galli ormai senza maschera, e quindi l'unica soluzione plausibile per Allegri sembrerebbe la Fiorentina se ci fosse un colpo di scena legato a Prandelli (la Nazionale). A proposito di Galli: ragazzo d'oro e professionista vero, spero che indossi la cresta e che non accetti tutto. Perché poi massacrerebbero lui… Panchine di B: l'Ascoli ha già sondato Gustinetti per la prossima stagione, giro d'orizzonte dell'Empoli (evidentemente non convinto al cento per cento di Pane) che ha studiato anche Moreno Torricelli.
Tornando al Milan: se Tassotti fosse ancora costretto a fare il vice, io credo ce sarebbe giusto salutare e andare. Ho ascoltato le parole di Galliani che dice: "Senza gli infortuni a Nesta e Pato avremmo lottato per lo scudetto". Appunto. Il problema del Milan è sempre stato quello di non avere alternative: Galliani sapeva già ad agosto che, in caso di un paio di infortuni importanti, sarebbe stato in chiara difficoltà. E non ha provveduto a risolvere il problema, se n'è guardato bene. La riserva di Nesta era Bonera o Favalli, la riserva di Pato sarebbe stato Mancini, oppure Leonardo avrebbe dovuto stravolgere tutto, adattando Huntelaar da esterno. Quindi è inutile trovare alibi: l'Inter vince perché ha una rosa di campioni, quasi tutti; il Milan non vince perché ce li ha contati e in molti casi inadeguati. Berlusconi garantisce che tratterrà gli assi e che farebbe una follia per Cristiano Ronaldo. Berlusconi ha dato nobiltà e prestigio al Milan, ma dice che farebbe una follia per Ronaldo perché sa che non è in vendita. Non sarebbe meglio fare cose normali, rafforzando la rosa? Non sarebbe stato il caso di farlo già da giugno 2007, dopo la conquista della Champions che ha rovinato il Milan? Sistemare Diego potrebbe essere un problema più serio del previsto per la Juve. Il Bayern sta cambiando idea, nel senso che la volontà della dirigenza non coincide con quella di Van Gaal tutt'altro che entusiasta del brasiliano. Vedremo. A quel punto non poter utilizzare Diego come pedina di scambio per arrivare a uno tra Schweinsteiger o Ribery sarebbe un bel problema. Né si può immaginare che Diego accetti facilmente altri club tedeschi, per esempio il Wolfsburg come parziale contropartita per Dzeko. Al Wolfsburg (che marca Inler e che vuole fare una grande squadra) piacerebbe Diego, ma l'impressione è che per Dzeko voglia soltanto portare una valanga di milioni a casa. Soltanto milioni. I tifosi della Juve sono preoccupati perché si fanno i nomi di Padoin e Ziegler: ma sarebbe alternative, sono "cavallini" di Delneri, non sarebbero titolari. Tutte le chiacchiere fatte sulla Sampdoria e sui gioielli in partenza sono state eccessive, non c'è stato rispetto. Adesso Garrone ha un'occasione unica: siccome nessuno gli chiederà di andar via, li trattenga tutti, in questo modo potrà dire che erano davvero "sciacalli" quello che avevano mandato a turno Cassano o Pazzini alla Juve. E Palombo invece pure. La Juve farà uno sforzo per Palombo, ci proverà: per un 4-4-2 con Palombo e Hernanes centrali, senza buttare a mare Sissoko e cercando di indovinare gli esterni. Taddei ha chiesto quattro anni alla Roma come segnale di riconoscenza, ma non ne basterebbero due? Chiedere un quadriennale a trent'anni è una cosa molto esosa, pur riconoscendogli certe qualità tecniche e morali. La Roma ha scartato giustamente Toni (ingaggio elevato, troppo oneroso), valuta Adriano non convinta a pieno dei comportamenti extra-campo dell'ex Imperatore, ma la trattativa è calda. Ranieri spinge per Giuseppe Rossi, e fa bene a spingere. Riscattare Burdisso sarà più dura del previsto non solo per i rapporti con l'Inter freddini (eufemismo) ma perché l'accordo non raggiunto a fine gennaio ha lasciato scorie. La sensazione è che l'Inter possa chiedere un pezzo pregiato alla Roma (non De Rossi o Vucinic, chiaramente: lo avete individuato?). Reja sbaglia a puntare ancora l'indice su Zarate, il rapporto va ricomposto. Piace Olivera, ex Juve, per la fascia destra: è reduce da un'esperienza con il Penarol. Il Napoli non ha fretta, io l'avrei almeno per quanto riguarda l'attaccante da prendere entro metà giugno. Aspettare Pazzini potrebbe significare aspettare invano. Il diesse Sartori domenica scorsa a Siena è rimasto stregato da Curci: l'ha scelto per il Chievo come eventuale erede di Sorrentino.
E attenzione agli spifferi che arrivano dalla Spagna: il Barcellona ha preso David Villa, fantastico colpo, a conferma che ha giocato d'anticipo. Questo significa che Ibra può andar via a prezzi di saldo rispetto alla barca di milioni (50 più Eto'o, pazzesco!) investiti per portarlo in Spagna. E se a Villa si aggiungesse Fabregas, che vuole coronare il sogno e che si sente più lontano dall'Arsenal, significherebbe che il Barcellona ha voglia di piazzare un altro doppio colpo di assoluto spessore. Ibra ai saldi? A chi può interessare? Al City, dicono: ma lui ci andrebbe al City? Beh, se fosse il Chelsea oppure il Manchester il discorso cambierebbe, ma quell'operazione (Eto'o più 50 milioni all'Inter) resterà il capolavoro strategico dell'Inter degli ultimi dieci anni di calcio-mercato.
Bella serata, domenica scorsa a Rimini. La premiazione dei "Top 11" della serie B, con l'impeccabile regia di Beppe Indino. I migliori della B, gente di classe come Lerda e Foscarini, qualcuno che bisbigliava di mercato nascosto dietro qualche colonna: incredibile. Ho rivisto con piacere Davide Ballardini, più carico che mai: l'esperienza Lazio non ha lasciato tracce, ripartirà con grande voglia, dimostrerà che il vero Ballardini è quello ammirato tra Cagliari e Palermo.
|di Alfredo Pedullà - Fonte: www.tuttomercatoweb.com| - articolo letto 194 volte


Calciomagazine.net© - Edizione Sportiva del Periodico L'Opinionista
n. reg. Trib. Pescara n.08/08 dell'11/04/08. Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
tutti i diritti sono riservati - vietata ogni riproduzione anche se parziale