Un sogno finito in frantumi. Non ha parlato Lavezzi, ma se potesse farlo di certo non girerebbe alla larga: ci credeva eccome a questa convocazione. Aveva messo tutto se stesso in un'annata certamente non eccelsa, ma culminata con alcune prestazioni che facevano propendere per la chiamata di Maradona. Che non a caso qualche giorno fa aveva affermato di apprezzare la versatilità del pocho, che a suo dire avrebbe potuto diventare anche un'alternativa di fascia a centrocampo. E invece.
TREMENDO DISINGANNO - La sua delusione è la delusione di tutti i tifosi del Napoli. Pregustavano un Mondiale tinto di azzurro, e di certo lo avranno: Hamsik, Gargano, De Sanctis, Maggio e forse Quagliarella. Ma il beniamino no. Tirato fuori poi dall'altro Beniamino, quello superiore di gran lunga a tutti. Sensazioni contrastanti. Maradona ha fatto discutere dal primo giorno in cui è stato nominato Ct dell'Argentina, non si è smentito nemmeno al momento delle convocazioni. Dentro Martin Palermo, fuori Ezequiel Lavezzi. E' pur vero che bisognava trovare un'alternativa a Milito, ma l'attempato trentasettenne attaccante del Boca Juniors sembra una scelta che esula da ogni logica.
DIMOSTRARE L'ERRORE - Fare buon viso a cattivo gioco. L'età è tutta a favore di Lavezzi, che avrà modo e tempo di partecipare ad un campionato mondiale, la massima aspirazione per un calciatore. Per farlo, e per dimostrare che Maradona si è sbagliato, c'è una sola strada: migliorare e migliorare, fino a diventare quasi indispensabile. Senza perder tempo, magari trasformando quest'occasione persa in un trampolino di lancio. Le stagioni dopo il Mondiale sono quasi sempre negative per i giocatori che vi prendono parte. Lui non ci sarà, e allora Napoli e il Napoli lo aspettano. Per sancirne la definitiva consacrazione, anche a livello internazionale. |di Vincenzo Balzano - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 195 volte