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2010-05-23

"Julio Cesar, Maicon, Zanetti..."


E' tutto troppo bello. Troppo. Vorrei, e vorremmo tutti noi tifosi interisti, che questa notte potesse non finire mai. Vorremmo baciare questa Coppa vinta con il cuore per giorni, mesi, anni. Vorremmo piangere insieme a lungo, vorremmo guardare il capitano alzarla per ore, vorremmo che la festa più bella della nostra storia potesse essere eterna. Svegliamoci ragazzi: non è un'ossessione, ma non è nemmeno più un sogno come diceva Mourinho. Adesso, la Champions League tinta di nerazzurro è realtà, e che bella questa realtà. Apriamo gli occhi amici, anche se sono pieni di lacrime. Baciamo i nostri colori, facciamo esplodere rabbia e gioia insieme accumulati in questi anni. Siamo campioni d'Europa, è proprio così. E' la notte più bella della storia dell'Inter, perchè questa squadra ha vinto tutto, ci ha regalato l'anno più bello che non dimenticheremo mai. Esultiamo, passiamo la notte a cantare e ballare, perchè questi momenti li racconteremo ai nostri nipotini. Abbiamo vinto tutto il possibile, tra le critiche, le gufate e il nostro splendido, unico, inimitabile tifo.
Questa Coppa è l'emblema di una stagione perfetta, di un anno incantato, di una gestione Moratti che ha vissuto un quinquennio d'oro coronato con questo trofeo che ha più orecchie di Dumbo. Ora il triplete è realtà, ma dividiamo i meriti di questo trionfo totale e di questa Coppa che prendiamo ad esempio e spartiamo tra tutta la nostra storia. E' la vittoria innanzitutto di Massimo Moratti, che eguaglia suo padre e alza la sua prima Champions più che meritata. E' la vittoria dei giocatori, senza fare preferenze: dovremmo citare la perfezione di Milito, il cuore di Zanetti, la classe di Cambiasso, la muraglia Lucio-Samuel e tanti altri, ma diamo il merito a tutti perchè sono stati tutti straordinari. E' la vittoria di chi ha guidato questo gruppo stupendo, quindi di Josè Mourinho, che ringrazieremo per sempre, nonostante andrà via, direzione Madrid: questo trionfo è anche merito suo, non lo dimenticheremo mai, davvero. E' la vittoria dei tifosi, che hanno sempre sostenuto questa squadra da sogno, anche nelle situazioni più difficili. E' la vittoria della dirigenza, che ha regalato un mercato da 10 e lode al tecnico. E' la vittoria anche dei gufi, che ci hanno dato una mano e che stasera rosicano come non mai. Per chiudere, la dedica più bella va riservata a loro due: primo a Peppino Prisco, il grande Avvocato; secondo, all'interista per eccellenza, alla bandiera, al nostro Giacinto Facchetti. Loro due hanno giocato la finale con la Beneamata, stasera, e la hanno vinta. Con noi, con quei ragazzi. Li sentivamo in campo.
Per chiudere, tra lacrime e sorrisi, sappiate una cosa. Come la Grande Inter di Herrera passò alla storia, questa merita lo stesso se non di più. E allora, se abbiamo sentito parlare per anni di Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi [...], adesso preparate la memoria e iniziate a ripetere: Julio Cesar, Maicon, Zanetti; Cambiasso, Lucio, Samuel; Motta, Sneijder, Pandev; Eto'o, Milito. Allenatore, Josè Mourinho. La prossima generazione dovrà saperla alla perfezione. Grazie ragazzi, CAMPIONI D'EUROPA!
|di Fabrizio Romano - Fonte: www.fcinternews.it| - articolo letto 332 volte


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