A.A.A. Allenatori Cercasi. Possibilmente giovani, possibilmente promettenti, possibilmente vincenti. La "dura lex" del CalcioMercato stavolta piomba su tutti gli Allenatori che in un certo senso hanno dimostrato il loro valore durante l'annata calcistica appena trascorsa. Non più indiscrezioni, trattative, colpi a sorpresa, che riguardano Bomber capaci di segnare 10/15 goal a stagione. Da quest'anno parte una vera e propria caccia al miglior allenatore, capace di attingere e consacrare i progetti già ben avviati delle migliori squadre italiane.Un giro di walzer che parte dall'addio di Mourinho all'Inter e che giocoforza include anche il Catania, la cui avventura di Sinisa Mihajlovic termina ufficialmente dopo uno splendido girone di ritorno. Escludendo le tre future promosse dal Purgatorio della Serie B che raggiungeranno a breve il Paradiso della Serie A, sono ben 10 le squadre che cambieranno la propria guida tecnica: Cagliari, Catania, Chievo, Fiorentina, Inter, Juventus, Milan, Parma, Sampdoria, Udinese. Tra gli annoveri delle squadre appena elencate potrebbero farne parte anche Genoa e Lazio, qualora Gasperini e Reja non dovessero esser confermati anche per la prossima stagione.
Innanzitutto è da premettere che non sono un esperto di mercato per cui le considerazioni che farò sono legate alle indiscrezioni che circolano in questi giorni, oltre che a basarmi su alcune mie personali idee, più o meno condivisibili. Il Catania cambierà ancora ed una volta guida tecnica? (per la ottava volta nei sette anni di gestione Pulvirenti, esoneri compresi.) Mihajlovic, in una lettera pubblicata sul sito ufficiale della società, ha già salutato i tifosi ed ha ringraziato l'ambiente. Chi subentrerà al Serbo? Da giorni la stampa indica in Giampaolo, Lerda, Bisoli, Pane, Bielsa, Ficcadenti, Pioli, Cagni, Colomba e Berretta, i papabili alla difficile eredità lasciata da Sinisa. Una lista che comprende da una parte giovani allenatori che non hanno mai allenato in Serie A, dall'altra invece allenatori affermati ma in cerca di riscatto dai loro recenti esoneri. In verità il primo nome (proferito da Lo Monaco alcuni mesi fa) proposto alla successione di Mihajlovic, è quello di Bielsa, allenatore argentino (piuttosto scontato) di buonissimo livello. Il nome fu pronunciato dal Direttore quando si incominciavano ad intravedere le possibilità di un divorzio tra Sinisa e la società. Ma da allora, l'ipotesi circa un suo ingaggio non è mai stata confermata nè respinta.
Se volessimo fare un identikit del perfetto allenatore del Catania, dovremmo considerare alcune costanti tipiche degli allenatori che hanno guidato i rossazzurri in questi anni: un tecnico giovane, non del tutto affermato, pronto a non intaccare il lavoro della società. La scelta dell'allenatore è davvero una delle cose più difficili da fare, e proprio a Catania ne abbiamo avuto la conferma. Atzori, un tecnico bravo ma piuttosto inesperto, è stato capace di portare il Catania vicino al baratro della Serie B (sebbene bisogna dire che in rosa non aveva un attaccante come Maxi Lopez); Sinisa invece ha brillantemente portato il Catania verso una tranquilla salvezza. La scelta di un allenatore deve essere certamente difficile ma, per il bene del progetto, deve essere vincente. Non si può cambiare ogni anno allenatore, ne va di mezzo il progetto, la continuità dello stesso. Cambiare allenatore ogni anno può essere un rischio per la squadra e per l'ambiente, per cui bisogna puntare su un tecnico che possa aprire un ciclo, che possa portare il Catania sempre più in alto, ma soprattutto che abbia la forza e la voglia di restare in rossazzurro, e non abbandonare la città alla prima offerta importante. Forse la società poteva fare qualcosina e può fare qualcosina, attingendo un contributo economico al contratto dell'allenatore; ma ciò non toglie che non si può trattenere una persona controvoglia. Chi decide di rimanere deve farlo lottando e con la consapevolezza di lottare per la tifoseria, per la nostra gente, per la nostra città. Non bisogna commettere l'ulteriore errore di ingaggiare un tecnico forse poco maturo per la Serie A: Atzori insegna, ed anche tanto. Bisogna comunque dire che i nomi di Lerda e Bisoli hanno una matrice diversa rispetto a quella di Atzori: hanno allenato in Serie C e stanno allenando, tra l'altro in maniera mirabile, in Serie B. (cosa che invece non ha fatto l'ex tecnico rossazzurro.) .
Il nome che tuttavia trovo congeniale alla causa rossazzurra è quello legato a Marco GIampaolo. Un allenatore che ho sempre stimato, bravo e preparato. Il suo modulo, il 4-3-3, si attinge alla perfezione con la nostra rosa, che fa del trio di centrocampo e d'attacco il vero punto di forza. Su di lui c'è da battere la concorrenza della Fiorentina, oltre che ad un ingaggio per il Catania proibitivo. Nei prossimi giorni se ne saprà di più, ma già da ieri Lo Monaco ha lanciato messaggi d'amore verso Giampaolo. Tralasciando ogni possibile dibattito circa la questione tecnica, ciò che chiediamo alla società è di continuare a farci sognare, perchè un pubblico ed una tifoseria come quella rossazzurra merita per forza qualcosa in più della salvezza. Ciò che chiediamo al nuovo tecnico, Giampaolo, Pane, Lerda o chiunque altro, è di dar tutto verso la nostra causa, e di contribuire verso tante e nuove vittorie. |di Roberto Finocchiaro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 652 volte