Inler a Tuttonapoli: "Napoli top club, ma i matrimoni si fanno in due"
"C'è un interessamento del Napoli per Inler, ma è difficile trovare la contropartita tecnica. Il suo valore è di 18 milioni. Denis è un giocatore che ci piace, ma stiamo seguendo uno che se riusciamo ad acquistare sarà una garanzia: non dico il nome, ma ha la forza, l'esuberanza e l'età giusta". La trattativa è complessa. 18 milioni di dubbi, un’unica certezza: il centrocampista elvetico è nel listone di Mazzarri. Un timido approccio, niente più. Il colpo di fulmine è scoccato, adesso bisogna chiedere la mano al patron friulano Pozzo. La sensazione è che da entrambe le parti ci sia di voglia di sedersi a tavolino e discutere. L’offerta del Napoli è ferma a 8 milioni più il cartellino del Tanque. L’Udinese ha resistito, chiede più grana. Cigarini possibile chiave di volta dell’affare. Una trattativa allo stato embrionale che potrebbe presto decollare, Il club azzurro è nel gruppone delle corteggiatrici, serve uno scatto alla Cipollini per riacciuffare il Wolfsburg, in vantaggio al tour svizzero: 15 milioni l’offerta pervenuta in casa friulana. Quanti apprezzamenti, chissà se graditi. Per saperne di più TuttoNapoli.net ha contattato in esclusiva lui, “oggetto” del desiderio, Gokhan Inler, impegnato in Svizzera per il raduno pre Mondiale.
Gokhan, il tuo bilancio stagionale..
"Campionato caratterizzato da alti e bassi, annata difficile. Ai nastri di partenza avevamo altri obiettivi. Ci siamo ritrovati, purtroppo, a lottare per la salvezza. Con grinta e dedizione siamo riusciti ad allontanarci dalla zona calda. Dopo due tornei positivi un calo fisiologico ci può stare".
Compleanno alle porte e notorietà raggiunta dopo tanta gavetta. Il tuo ciclo ad Udine è finito?
"Non lo so, qui sto benissimo. Udine è una seconda casa, mi ha dato la possibilità di affermarmi nel calcio che conta. Naturalmente se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile la valuterei attentamente. Propenderei per un progetto ambizioso, non antepongo fattori economici a quelli sportivi. Un nuovo ambiente deve convincermi al 100%".
Il Friuli terra adottiva, senti di ringraziare la proprietà bianconera?
"Assolutamente si. Il presidente Pozzo è una persona straordinaria. All'inizio del mio ciclo bianconero ebbi tante difficoltà, in primis di ambientamento. Il presidente mi coccolò come un figlio, non lo dimenticherò mai. Fu questo rapporto speciale che mi dissuase dall'accettare l'offerta dell'Arsenal nella scorsa stagione. Sentivo di dover ricambiare l'affetto ricevuto".
Il tuo nome, però, fa sognare i tifosi partenopei. Il Napoli, come altre squadre europee, sta valutando attentamente la tua posizione...
"Essere accostato ad un club così blasonato è motivo di vanto. Il Napoli è una società in crescita, che vuole tornare ai vecchi fasti dopo anni in chiaroscuro. Il pubblico è straordinario, un vero dodicesimo uomo in campo. La squadra di Mazzarri mi ha dato l'idea di una formazione matura e quadrata. Leggo i giornali, ma finora il corteggiamento azzurro non è stato tanto deciso come quello di alcuni club tedeschi. Vedremo..."
Il club azzurro è alla ricerca di un centrocampista tuttofare che sappia abbinare qualità fisiche a doti tecniche, ovvero bravo sia nell'interdizione che in fase di costruzione. Ti rivedi in questo identikit?
"(Ride. Ndr). Diciamo che questa descrizione è appropriata per descrivere un calciatore come me. Il Napoli conosce le mie qualità, è inutile autocelebrarsi. I matrimoni, però, si fanno in due..."
Gargano-Inler, una linea mediana niente male...
"Walter è un grande centrocampista, motorino inesauribile. L'approccio non è stato positivo, ce ne siamo date di santa ragione (ride, ndr). Adesso gode della mia stima assoluta".
Napoli, l'affetto dei tifosi e il progetto societario. Quagliarella il tuo 007?
"Sento spesso Fabio, ma parliamo raramente di calcio. Napoli non ha bisogno di presentazioni, è un club blasonato".
Il tuo agente è di origine campane: il richiamo alle origini è forte...
"Si, è di Cava dè Tirreni ed è cresciuto nel mito di Maradona. Vuole il massimo per me e Napoli è una destinazione gradita".
Parliamo un pò di te e del tuo excursus honorum. Fenerbahce, Aarau, Zurigo, una vita da mediano girovago...
"Approdai in Turchia insieme ad un altro giocatore della FairPlay Agency. Era una testa calda, combinò un pasticcio e decisero di mandare via anche me che ero estraneo alla vicenda. Tornai in Svizzera all’Aarau, dove c’era mister Andy che credeva molto nelle mie potenzialità, ma non fu un’esperienza positiva. L’anno dopo firmai per lo Zurigo, fu il mio trampolino di lancio. Miglior centrocampista svizzero dell’anno e convocazione in nazionale".
Religione...
"Sono un musulmano moderato: se devo giocare non osservo il Ramadan, altrimenti mi sento male".
Saresti pronto a convertirti al Cristianesimo? Ti suggeriamo un nome: Gennaro!
"(Ride). Ci penserò".
Ami la storia. Il tuo personaggio preferito?
"Alessandro Magno".
Due cani a guardia del tuo nido...
"Ho due yorkshire, Eesha (desiderio) e Keyah (buona salute)”.
Una curiosità di tanti: tu sei turco naturalizzato elvetico, la tua compagna portoghese. Che lingua parlate?
"Il tedesco".
Cinema, pellicola preferita...
"Ultimo Samurai".
Perché Svizzera e non Turchia?
“La nazionale turca non ha creduto in me. Il ct Reha Kapsal mi convocò per uno stage, poi senza una motivazione valida mi escluse dalla lista. Ci rimasi malissimo, ma non ho rimpianti. Sono contento di aver sposato la bandiera svizzera”.
Il Mondiale in Sudafrica il prossimo step professionale...
"Sono motivatissimo. Arrivo a questa rassegna internazionale con la giusta maturità. Spero che la mia nazionale possa ritagliarsi uno spazio importante e superare il primo turno".
Chiusura sul presidente partenopeo...
"E' un patron vulcanico e ambizioso, mi piace. Crede ciecamente nelle sue idee. Se il Napoli è ritornato in Europa gran parte dei meriti sono suoi". |di Salvio Passante - Fonte: www.tuttonapoli.net| - articolo letto 773 volte