Livorno chiama Champions, poker milanesi rosicchia punti
La squadra dell'andata di campionato, la squadra rivelazione, un tecnico
che si sta facendo sempre più strada. I colori amaranto al vento, una città che sogna l'Europa. E la sogna ancor di più dopo il successo tanto bello quanto inaspettato a Palermo. La squadra di Del Neri, bene per più di un tempo, capitola anche grazie a qualche errato accorgimento tattico del mister. L'uscita del migliore in campo, Bonanni, per un difensone, Ferri, ha
fatto salire il baricentro del Livorno. La squadra di Donadoni, che fino a quel momento aveva patito in silenzio il forcing rosa-nero, trova coraggio e si propone in avanti con diverso piglio. E così alla prima Lucarelli pennella per Pfetzer la palla del vantaggio, dopo uno scambio tra Lazetic e Morrone. Qualche recriminazione per il gol annullato a Caracciolo e per la sfortuna e bravura dell'ottimo Amelia che hanno dato un successo forse non meritatissimo agli amaranto. Nel finale raddoppio di Morrone che si conferma sempre più golador oltre che pedina fondamentale del centrocampo. A ruota libera anche il
Chievo che supera l'Udinese 2-0 e mette in forte rischio la panchina di Cosmi. La Juve soffre ed esce un pò malconcia da Roma. Una Lazio volitiva e mai sazia tiene gli uomini di Capello in apprensione sino al 90esimo. Gara equilibrata con un leggero predominio a centrocampo dei biancocelesti che approfittano
dello stato di grazia di Liverani e Dabo e della pesante assenza di Emerson. Juventus sin troppo cinica nel primo tempo dove sbanda anche Thuram in occasione del gol e recupera pochi palloni sulla trequarti difensiva. Il gol di Trezeguet beffa una Lazio sin a quel momento impeccabile in difesa. Un pò di stanchezza nella ripresa e Juve che limita i danni e tira una boccata di ossigeno, evitando una sconfitta che nel finale poteva maturare. Da valutare i bianconeri nelle prossime gare soprattutto quando mancherà e se mancherà di pedine come Emerson o Vieira. Le milanesi non perdono l'occasione per ridurre lo svantaggio. L'Inter passeggia e Reggio Calabria, regalando azioni spettacolari e giocate da applausi (che la vittoria nel derby abbia dato maggiori credenziali anche tra
gli stessi giocatori?). Cordoba, Martins, Adriano e Pizarro i sigilli di un poker importante anche per il morale (-8 dalla Juve). Il Milan riprende il cammino dopo lo stop nel derby e lo fa nel migliore dei modi con 4 sberle al malcapitato Messina. Troppo divario in campo e Sheva autore di una doppietta e di una buona prestazione. Emozioni a Genoa, per il posticipo della sedicesima: Samp e Roma fanno 1-1 regalando sprazzi di bel calcio in una gara avvincente e di discreto livello. A Totti risponde Flachi su rigore e pari che accontenta un pò tutti. Stop della marcia trionfale viola a Empoli. Un derby condotto bene
ma troppi errori sotto porta alla fine vengono pagati a caro prezzo e così nel finale al 28esimo pareggia a Pazzini, Vannucchi e più tardi Tavano per poco non ribalta la gara cogliendo una clamorosa traversa. I numeri a strafavore degli uomini di Prandelli (quasi il doppio di tempo di possesso palla e ben 16 conclusioni in porta contro le 3 dell'Empoli) ma il calcio spesso se sbagli ti punisce.
Prima vittoria casalinga per il Treviso che supera il Lecce e lascia l'ultimo posto solitario in classifica: in rete di Emanuele Filippini e Pinga, per i salentini Vucinic su rigore. Anche il Cagliari respira con 3 punti casalinghi alle spese dell'Ascoli che ha il merito di averci creduto sino alla fine,
dimostrando di essere sempre un avversario scomodo. Chiudiamo con il pari rocambolesco tra Siena e Parma che strappa un pari proprio in extremis con Dessena. E mercoledì si torna in campo! - articolo letto 96 volte