95esimo minuto di gioco, stadio Sant'Elia di Cagliari. I bianconeri sono sotto di una rete e vedono gli spettri di una pericolosa sconfitta. Sugli spalti è grande festa e gli uomini di Capello attaccano a pieno regime, confidando nel colpo decisivo. Lancio in area per Ibrahimovic che ostacola l'uscita di Chimenti e entra in traiettoria con un difensore rossoblu. Palla per il cross di Camoranesi, ma la palla era già uscita, calcio d'angolo. 15 secondi al termine e da dietro arriva il solito risolutore Cannavaro a balzare al cielo (sfruttando un ponte tra le maglie cagliaritane) e con perentorio stacco di testa la butta dentro. Per i bianconeri una liberazione, una sorta di scudetto quasi ottenuto. Doccia fredda per il Cagliari che si scaglia verso l'arbitro per protestare, su tutti Langella (poi espulso) e Chimenti. In effetti più di un dubbio resta per l'intervento di Ibrahimovic, non nuovo a falli in attacco e per la sfera che non sembrava completamente uscita dal rettangolo di gioco. Se a questo aggiungiamo i 5 minuti di recupero (forse un pò eccessivi) e alcune decisioni discutibili per dei cartellini risparmiati ai bianconeri, appaiono giustificate le proteste dei giocatori del Cagliari, che con questo pari beffardo rischiano la retrocessione. Al fischio finale increduli in molti e stadio gelato. A conti fatti dunque il Milan, impegnato in serata con il Barça nello scontro di semifinale Champions, si porta a -5 e con residue speranze scudetto. Infatti se da un lato la Juventus mantiene un importante +5, dall'altro appaiono i segni di stanchezza, di troppe sfide vinte senza convincere, di tracolli fisici e di gioco. Il calendario parla di tre sfide sulla carta impegnative, a partire dallo scontro casalingo contro la Lazio per proseguire con la trasferta di un Siena ancora a caccia di punti salvezza. La terza sfida sarà invece contro il Palermo che rincorre l'Europa. Presunta festa nell'ultima sfida a Reggio Calabria, contro una squadra quasi salva. Dunque i rossoneri dovranno tenere alta l'attenzione sapendo gestire sapientemente gli impegni di coppa e campionato (si ricordano i 3 punti buttati a Lecce). Già dalla sfida di Messina qualcosa nel campionato dei rossoneri potrebbe cambiare. Rassegnato al terzo posto è invece l'Inter, sconfitto nel derby del venerdi Santo. 1-0 contro i cugini rossoneri e tifoseria in sciopero. Primi 70 minuti di grande Inter, padrona quasi indiscussa del centrocampo con Cristiano Zanetti in forma mondiale e Adriano in forte ripresa. Milan cinico e sapiente nel saper attendere la prima e forse unica disattenzione dei neroazzurri. Valzer a non finire tra Fiorentina e Roma, con i giallorossi che rischiano di buttare il quarto posto alle ortiche dopo essere stato in vantaggio a Palermo e aver quasi chiuso il match. Invece il 3-3 permette ai viola di scavalcare i giallorossi. Testa a testa altrettanto interessante quello per un posto in Europa tra Lazio e Chievo con il Palermo più staccato che perde terreno. Ancora Parma e vittoria anche al Marassi. I gialloblu dal terz'ultimo posto, in pochi mesi si trovano ora a metà classifica al pari del Livorno che incassa l'ennesima sconfitta. L'Empoli si aggiudica il derby toscano con il Siena ed è pronto a brindare alla salvezza. Quasi fatta per la Reggina che supera per 2-0 l'Ascoli e si porta a +7 dal Messina. Colpo esterno della rinata Udinese di Galeone anche senza Iaquinta. Successo a Lecce ad un passo dalla matematica retrocessione in B. Nel prossimo turno oltre alle sfide incrociate Messina-Milan e Juventus-Lazio spiccano gli incontri tra Ascoli-Cagliari e Parma-Siena. Obbligo per le squadre ospiti cercare di fare almeno un punto. - articolo letto 88 volte