Una bella Lazio ha vinto con merito a Palermo, contro un avversario che, dopo un buon inizio (e un gol ingiustamente negato a Caracciolo: sarebbe stata un’altra partita), ha approfittato degli errori difensivi dei rosanero, segnando con Rocchi e Siviglia in mischia e su un rigore realizzato dallo stesso Rocchi nella ripresa. Il punteggio ha forse punito molto severamente i rosanero, ma bisogna dire che alla squadra di Guidolin son mancati parecchi punti fermi, specie lateralmente e a centrocampo (Simplicio, Cassani, Pisano). E poi Caracciolo ha sbagliato troppo. La Lazio invece è cresciuta col passar dei minuti. C’è da dire che potenzialmente Palermo e Lazio sono squadre capaci di sviluppare un bel gioco e ottenere ottimi risultati, come del resto dimostra la classifica. Si è visto nei primi minuti, quando il Palermo si è spinto in avanti; avesse avuto un Caracciolo più incisivo in fase risolutiva, probabilmente la partita avrebbe presa un’altra piega. L’attaccante rosanero al 9’ è stato messo davanti a Peruzzi: ha tirato male, debole sul portiere e nel prosieguo dell’azione Bresciano non ha inquadrato la porta. È vero che al 13’ l’assistente Lion gli ha segnalato un offside inesistente su una bellissima palla di Di Michele: il gol del vice-Amauri non è stato convalidato per l’erroraccio del giudice di linea. Dopo un quarto d’ora la partita è parsa più equilibrata con qualche pericolosa proiezione in avanti della Lazio. Rocchi ha tirato su Fontana in uscita, poi Di Michele ha costretto Peruzzi a un grandissimo intervento e sono andati alla conclusione pure Mudingayi e Mutarelli. Ecco, la squadra di Rossi ha dato l’impressione di essere diventata gradualmente più pericolosa del Palermo, anche perchè memore della batosta presa all’andata. Di Michele (doppietta all’Olimpico) s’è inventato qualche bella giocata, poi si è innervosito. Nella difesa rosanero, che sulle prime era sembrata quasi insormontabile, si è aperta qualche crepa e, proprio in chiusura del primo tempo, la Lazio è andata in vantaggio con un’azione che si è sviluppata sulla sinistra. Makinwa (un ex in buona serata) si è accentrato e ha dato a Rocchi che ha tirato prima su Fontana in uscita, poi ha perforato la difesa del Palermo (in confusione nella circostanza), insaccando fra i difensori, incapaci di intervenire. Gol numero otto per il biancoceleste che poi segnerà anche il nono. Nonostante le incertezze iniziali di Behrami (che sta cercando di far dimenticare Oddo) in fase difensiva sul dinamico Di Michele e le esitazioni iniziali dei difensori della Lazio in avvio di partita, la squadra di Rossi è riuscita a passare. Il Palermo nella ripresa ha tentato subito di reagire e Bresciano, su imbeccata di Cassani da destra, ha messo fuori di testa. Ma è stato un fuoco di paglia perchè la Lazio ha raddoppiato su un altro errore difensivo dei rosanero al 7’: Siviglia, solissimo, su punizione da destra ha insaccato di testa da due passi. Il Palermo si è demoralizzato e la Lazio è sembrata ancor più convinta. Si è visto qualche fallaccio (Mutarelli su Caracciolo), alcuni infruttuosi assalti del Palermo, una grande occasione mancata da Mauri (tiro su Fontana), poi l’ingresso di Diana e Tedesco. Il fallo di Corini su Makinwa in area al 32’ e la felice esecuzione di Rocchi dal dischetto hanno dato rotondità alla vittoria della Lazio che nel finale ha schierato Jimenez, il cileno appena arrivato in maglia biancoceleste: ora per la squadra di Rossi la Champions non è più un sogno proibito|inviato Alessio7|. - articolo letto 99 volte