E' l'apoteosi rossonera a fare irruzione al San Siro. E' la rivincita (la prima delle due previste...) del calcio italiano su quello inglese, che non risparmia mai le sue critiche. La super armata che aveva spazzato la Roma all'Old Trafford e che aveva messo paura ai rossoneri è sparita. La serata delle stelle ha lasciato l'armata di Ferguson in terra inglese. Sono gli uomini di Ancelotti la vera armata che non lascia nemmeno avvicinare gli avversari alla porta avversaria. Il tacco lezioso di Cristiano Ronaldo nei primi minuti non riesce, è solo una crepa nella voragine della disfatta dei Red Devils. Tre volte hanno colpito i rossoneri ma in realtà già il secondo colpo (la magia di Seedorf al 33esimo del primo tempo) ha iniettato il siero letale agli inglesi. Non c'è spazio per Cristiano Ronaldo, disinnescato dal diluvio che si è scagliato su Milano, dai tacchetti forse non adeguati nel terreno del Meazza, impaurito dai "diavoli rossoneri" che hanno dato la carica agonistica agli 11 in campo. Prima esterno, impaurito ed inspiegabilmente impacciato, poi a portare la croce rossa ma senza aiuto, senza il supporto di una squadra di campioni che non sono riusciti ad esprimere il loro consueto gioco. E così prima Kakà poi Seedorf stendono il Manchester nel primo tempo con i visi degli inglesi quasi increduli sugli spalti. Ci pensa poi Gilardino a mettere in ginocchio gli avversari a dare una dura lezione di calcio che in parte riscatta la brutta figura del calcio nostrano nel 7-1 dell'Old Trafford. La sua cavalcata è devastante e il portiere Van Der Sar sembra già al tappeto quando la punta rossonera (subentrata nella ripresa ad un generoso quanto esausto Inzaghi) si avvicina nell'area per sferrare il dardo vincente. Quando tutto gira, allora è fin troppo facile parlare di sogni che questa sera i rossoneri hanno centrato: è finale! - articolo letto 104 volte