A senso unico, senza lottare, risparmiando le energie. Il Catania ottiene la vittoria davanti ad una Sampdoria inguardabile, il massimo con il minimo sforzo.
Basta un minuto a Mascara per battere Mirante dopo una stupenda percussione di Baiocco, abile a resistere anche ad un’evidente trattenuta. L’1-0 è l’anticipazione di quel che sarà l’intero match, o quantomeno il primo tempo.
Al 15’ è già 2-0, ancora Peppe Mascara protagonista: è suo l’angolo che serve a Martinez un pallone d’oro, da schiacciare di testa alle spalle del giovane portiere sampdoriano.
Nel mezzo l’occasione capitata nei piedi di Spinesi, solo davanti ad una porta coperta da un unico difensore avversario. Lui conferma di non saper più segnare, gli calcia il pallone sul corpo, non sapendo poi approfittare della respinta. E’ un momento, passerà, ma duole, è inutile nasconderlo; il tirar dritto senza fermarsi per le interviste, quasi a volersi mimetizzare per evitare lo sguardo altrui più che le domande, è la dimostrazione di una fase difficile del torneo, quella in cui bisogna aspettare l’attimo giusto, la partita da non sbagliare, dove un goal di Gionatha può risultare decisivo, far valere tre punti: “quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”.
Intanto Mascara e Martinez danno spettacolo, complice sicuramente un Massimino irriconoscibile in senso positivo, mai visto così verde e ben tagliato negli ultimi mesi, forse anni. E’ il gioco a beneficiarne, lo spettacolo e il pubblico a guadagnare visibilità in un mondo del pallone che sempre più mette da parte le “piccole”, nonostante si trovino in settima posizione.
E’ infatti il caso Cassano a far parlare di sé, il resto non conta, gli altri non interessano: Sardo e Terlizzi si infortunano, vengono sostituiti, nessuno muove una foglia, lo si annota semplicemente nel tabellino, così come giusto che sia. Il blucerchiato si fa male, va via senza il consenso dell’arbitro, tutti ne parlano, ad evidenziare un gesto che più degli altri andava ignorato per l’ineducazione col quale è stato commesso, senza rispetto alcuno.
A tal proposito è importante chiarire che Cassano non andava espulso ma ammonito. Girardi siamo sicuri l’abbia fatto comunicando il provvedimento disciplinare a Volpi (capitano, ndr) così come il regolamento prevede.
La ripresa poteva anche non farsi, il Catania amministra in vista dell’importante gara di Siena, la Sampdoria va vicina alla rete solo in un’occasione, a Polito battuto con il pallone a stamparsi sulla traversa, sugli sviluppi di un angolo.
I 13 punti e il settimo posto soddisfano un pubblico strepitoso, numeroso: oltre 16.000 i presenti, 2.000 i paganti che si vanno ad unire ai circa 14.000 abbonati. La parola d’ordine resta umiltà, lo scorso campionato insegna. Il contesto era però ben diverso…|di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 87 volte