Non c'è limite al peggio. Bergamo, Roma, Taranto i teatri della vergogna. Le stesse scene da Nord a Sud; gli ultras che si alleano, si coalizzano e caricano contro le forze dell'ordine, per vendicare quello che è stato definito come "un tragico errore", che è costato la vita a Gabriele Sandri, tifoso laziale, morto a Badia al Pino (Arezzo), colpito da un proiettile sparatoli da un poliziotto situato dalla parte opposta della carreggiata. Il tutto era nato da una rissa prima verbale poi corporea tra tifosi laziali e juventini all'autogrill del comune aretino. Più che i fatti, è l'atteggiamento di tutti che lascia esterrefatti. Dalle istituzioni che non muovono ciglio per stoppare questo caos, dai tifosi che non perdono mai l'occasione per creare scompiglio, cercare lo scontro, e le forze dell'ordine, che alle volte, per paura, attaccano, abusano del loro potere, come successo stamane. La morte è uguale per tutti. Come il campionato è stato fermato per Raciti, va fermato anche per Sandri|inviato Nolhouse|. - articolo letto 81 volte