Mancava quell’urlo di liberazione, mancavano quei sorrisi di gioia all’uscita dello stadio, mancava la vittoria del derby da tanto, troppo tempo.
Ci sono state, come sempre, l’attesa spasmodica, la tensione, l’adrenalina e tutto quello che precede l’arrivo di un derby, al di là del fatto che un elicottero sorvolasse le nostre teste.
Mancavano i palermitani, mancavano gli sfottò. C’erano quattro uova (adesso ne vieteranno la vendita 24 ore prima delle partite?) e tanti bambini, bellissimi, tutti in rossazzurro che tifavano a squarciagola per i loro beniamini.
Mancava il tifo e con questo tutto quello che concerne il vivere un derby nella passione che da sempre siamo stati abituati nei nostri settori, nelle nostre curve. C’era chi fischiava gli avversari, chi ha cantato seguito da pochi, chi voleva assolutamente dare il proprio appoggio ai propri ragazzi, perché vincere il derby viene prima di tutto, prima di presunte ideologie o discriminazioni. La partita, il risultato, la squadra prima di tutto!
C’è stato il rispetto per chi ha scelto il silenzio. E’ mancato il rispetto per chi in campo si è fatto un culo così, nel silenzio, per regalarci l’ennesima gioia.
L’appello dei perdenti. Dispiace sentire polemiche a fine di una gara, dominata sul piano del gioco dagli uomini di Baldini, per presunti abbagli arbitrali.
Trefoloni non è buono. Giustissimo. Non era buono un anno fa quando in quel di Palermo lasciò a desiderare, perché dovrebbe esserlo ora?. Coerenza.
Zamparini vogliono farla fuori?
Dieci mesi fa, in quella partita di cui nessuno ha mai voluto parlare, quella gara dove tutto fu ammesso ai suoi uomini dal poter usare le mani al non preoccuparsi della linea del fuorigioco. Prima di sapere quello che era accaduto fuori, stava pensando la stessa cosa?
Mentre stiamo ancora gongolando per la vittoria i nostri ragazzi hanno già ripreso ad allenarsi da lunedì in vista del primo anticipo rossazzurro della stagione 2007/2008 contro la Lazio.
Una gara importante per ridare continuità ai risultati e puntare ad un fine anno tranquillo. Senza Martinez e Tedesco, squalificati, si affronterà una Lazio che si troverà dinanzi ad un bivio: puntare ad una risalita in campionato o risparmiarsi per coltivare un sogno chiamato Champions League.
La Lazio infatti potrebbe passare il turno di Champions League solo vincendo contro a Madrid contro il Real.
Negli ultimi due mesi, in campionato, i biancocelesti hanno collezionato due vittorie, un pari e ben quattro sconfitte di cui tre in casa e una nel derby con la Roma. Il Catania continua ad essere a secco per quanto riguarda le vittorie esterne ma ha sempre collezionato ottime prestazioni, al di la della sconfitta di Napoli.
La voglia di vincere i nostri ragazzi hanno sempre dimostrato di averla senza mai risparmiarsi per espugnare l’Olimpico. Forza Catania|di Seby Maina - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 95 volte