Guarda tu che match. Contro l'Empoli il match della Juventus avrebbe dovuto assumere le sembianze di una mezza formalità, anche se c'era da ribaltare l'1-2 dell'andata. Ed invece abbiamo assistito ad uno scambio di fuochi d'artificio fra entrambi i team, per un 5-3 conclusivo che la dice tutta sullo spettacolo dato vita in campo. La Juventus di Ranieri dimostra tutta la propria inadeguatezza difensiva anche di fronte ad un avversario che per qualità non vale un quinto della zebra. Emblema di un team che non è riuscito quest'estate a dare un'identità accettabile ad un reparto che già lo scorso anno in B era apparso assai precario. Ma se nella cadetteria poteva passare non altrettanto si può proferire in A, dove ogni team appare agguerrito per raggiungere i vari obiettivi. Se poi ci si mettono anche i vari infortuni, da Andrade a Chiellini ecco che l'incompiuta retroguardia bianconera conferma appieno le proprie lacune. Meno male che a volte, come in questa circostanza, ci pensa il reparto opposto a colmare certi gap non indifferenti. Complimenti quindi alla riserva di lusso Iaquinta (2 gol ed 1 rigore procurato), al redivivo Nedved che per un match ha rinverdito i fasti d'epoca, ed allo stesso Del Piero che ha avuto se non altro il merito di mantenersi freddo dal dischetto, realizzando il gol che fa accedere ai quarti la vecchia Signora. Onore anche a Marchionni, finora poco utilizzato dal colpevole Ranieri. Ennesimo esame fallito per Tiago. Mentre ci si sbarazza troppo pesto di Almiron|inviato Albertosig| - articolo letto 84 volte