Perdere a Roma ci può stare. Non così, senza giocarsela, lasciando occasioni e iniziativa costantemente agli avversari, forti sì ma non troppo, orfani di capitan Totti, Perrotta e Juan.
Pronti-via e i giallorossi passano: conclusione di Taddei, palo, arriva Giuly, gol. 1-0 e palla al centro, al 7’.
È la premessa ad una gara rinunciataria, simile a quella dello scorso anno. Non per il risultato, ma per il gioco, quello sì, inesistente, dagli uomini simbolo come Baiocco ai grandi difensori, vedi Terlizzi.
Tanto è mancato a questo Catania, dalla spinta offensiva all’attenzione difensiva, passando da un Mascara che manca la migliore delle occasioni ad un Silvestri disattento nel nuovo ruolo assegnatogli, quello di centrale di difesa. Discorso identico per Terlizzi, ingenuo, fin troppo, nel regalare alla Roma un rigore sacrosanto, ma inopportuno, da cartellino rosso per fallo da ultimo uomo, non estratto dal signor Orsato, scadente anch’egli nella direzione di gara: sette ammoniti in una partita più che corretta sono tanti, esagerati e a volta inesistenti (vedi quello di Baiocco).
Quel poco da salvare si è visto esclusivamente prima del riposo, a pochi minuti dall’intervallo e ad inizio ripresa, con Mascara protagonista di due ottime opportunità e con Martinez, in ombra oggi, sostituito dall’acciaccato Spinesi in prossimità della battuta del calcio di rigore.
Non una questione di uomini, di chi è sceso in campo ma di motivazioni, scarse, e di stanchezza, più mentale che fisica. Lo dirà Mascara a fine gara, impegni che nonostante tutto continueranno per altre due settimane ad essere costanti, impegnativi, in Coppa Italia così come in campionato.
E proprio dalla Coppa Italia si ripartirà mercoledì prossimo, da Udine, ultimo campo vittorioso, in trasferta, dei rossazzurri. Nove mesi fa, come un parto, che sia di buon auspicio.
In campionato si tornerà a casa, al Massimino, domenica prossima. Dinanzi il Parma, per una delle partite più importanti, nonché decisive, per il prosieguo della stagione rossazzurra|di Fabio Alibrio - fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 97 volte