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2008-02-07

Uno Contro Uno: Spinesi - Cruz


Rialzarsi prontamente. Restare concentrati per giungere senza patemi all’obiettivo finale della salvezza. Questa deve essere la prerogativa con la quale agire da adesso in poi, fino all’ultimo minuto. Vincere, acquisire punti importanti contro qualsiasi formazione, sia dentro casa che fuori. Una vittoria si attende dalla formazione rossoazzurra, magari dal prossimo impegno di campionato. Un impresa si potrebbe definire per i media nazionali, un sogno per i tifosi etnei. Battere l’Inter, fermare la corsa della capolista, mai sconfitta fin qui. Catania-Inter, un match atteso da troppi anni al Massimino, dove tutto viene più facile per il Catania. Una bolgia di passione si riverserà domenica sera, nel posticipo di serie A, quello osservato dall’intera Italia calcistica, soprattutto se una delle due squadre si chiama Inter. Il Catania è chiamato a fare punti, magari a vincere, sicuramente ad essere il vero Catania, quello che gioca, mai domo. La formazione etnea, concentrata e preparata, darà certamente il 100% per regalare ulteriori soddisfazioni alla tifoseria, sempre vicina ai colori e alle sorti rossoazzurre. Nel posticipo serale scenderanno in campo due formazioni con evidenti differenza tecniche, frutto del dissimile valore economico. Il Catania proverà ad esaltare le proprie doti, fortificando la necessità di segnare, magari con il proprio bomber. Spinesi, il goleador etneo che tutti aspettano con fiducia, non farà mancare sicuramente il suo apporto e si dannerà più che mai per trovare la via del gol, tanto cercata quanto annullata fin adesso. Lui, il bomber etneo, urge fortemente la rete, il suo pane, quello che mangia quotidianamente un altro bomber di razza come Cruz, sempre presente alla chiamata. Una sfida tra due cannonieri fortissimi, oggi con effetti e risultati totalmente diversi.
Gli Inizi
Gionatha Spinesi è nato il 09/03/1978 a Pisa. Comincia a giocare nei dilettanti della propria città prima di trasferirsi alla corte di Osvaldo Jaconi al Castel di Sangro (serie B) dove milita per due anni, siglando 8 gol in 52 partite. Successivamente firma un contratto per il Bari, dove gioca dal 1998 al 2004, divenendo il beniamino dei tifosi con 52 gol in 125 partite disputate tra serie A e B e facendosi notare da molti club blasonati, fra cui la Juventus. Malgrado la squadra pugliese gli consentì la convocazione nella Nazionale Under 21, con la quale segnò 5 gol in 8 partite, nel 2004 risolve anzitempo il contratto in scadenza col Bari andando a giocare nell'Arezzo (serie B), dove contribuisce con i suoi 22 goal alla salvezza della squadra toscana e conquista il titolo di capocannoniere. Infine, nel 2005, decide di seguire l'ex allenatore dell'Arezzo Pasquale Marino e si trasferisce a Catania, rendendosi protagonista (23 reti in 38 partite) della cavalcata degli etnei verso la conquista della serie maggiore e realizzando il forte desiderio di tornare a giocare in serie A, in cui trova esaltanti conferme, scandite dai 17 gol segnati in 32 partite giocate che contribuiscono pesantemente alla salvezza del Catania.
Julio Ricardo Cruznasce a Santiago del Estero ( Argentina ) il 10/10/1974. Cresce calcisticamente nella formazione del Club Atletico Banfield, con la quale nel 1993 gioca un ottimo campionato primavera prima di passare in prima squadra, dove resta fino al 1996 collezionando 91 presenze e 16 reti. Notato da diversi club importanti, viene prima ceduto al River Plate nel 1996, gioca 29 match e sigla 17 reti, poi si trasferisce in Europa, acquistato dal Feyenoord. Con la squadra olandese è protagonista assoluto, riuscendo a siglare in 86 partite ben 44 reti, nondimeno riuscì a vincere vari trofei e partecipare pure alla Champions league, dove nel 1998 sconfisse 2-0 la Juventus con una doppietta personale. Nel 2000, terminata la sua esperienza in Olanda, decise di accettare la proposta del Bologna, di conseguenza trasferendosi in Italia. Con la casacca rossoblu giocò per 3 anni, riuscendo a collezionare 88 cartellini di presenza conditi da 27 segnature. Nel 2003/04 compie il salto di qualità trasferendosi all’Inter, come sostituto del partente Crespo. Da allora è sempre stato fedele ai colori nerazzurri e mai ha deluso le aspettative create attorno a lui.
In Campo
Entrambi sono attaccanti puri, bomber di razza che stazionano al centro dell’aerea alla ricerca del gol. Cruz predilige agire al centro dell’attacco insieme ad una punta, cercando di usufruire della sua tecnica e della sua corsa per sviluppare le azioni offensive. Spinesi dal canto suo ama agire come unica punta, supportata da due mezze punte veloci che possano smarcarlo con assist vincenti. Cruz ottiene il massimo risultato quando agisce negli ultimi 25 metri, dove riesce ad usufruire di un eccelso tasso tecnico in fase di possesso palla. L’argentino, dotato anche di una buona prestanza atletica, riesce ad avanzare costantemente l’azione della propria squadra, rendendosi insidioso negli ultimi 20 metri con un tiro, preciso e potente, o con un assist vincente per i compagni di reparto. Spinesi, diversamente, riesce a divenire pericoloso negli ultimi 15 metri, pienamente dentro l’aerea, dove riesce ad utilizzare il buon senso del gol che gli è proprio. L’attaccante etneo gode di una tecnica non sublime, la quale viene rimpiazzata da un tiro preciso e, soprattutto, potente. Due attaccanti con diverse qualità tecniche, evidenziabili nella modalità di gioco dei due interessati. L’etneo, agile ed abile negli ultimi 20 metri, spesso desiste quando marcato strettamente senza riuscire a trovare lo spazio per ricevere il passaggio o tirare in porta. Diversamente Cruz ha buon dribbling sui difensori e conclude a rete con molta freddezza. Due attaccanti, tanto fiuto del gol, modi distinti di metter la palla in rete. Entrambi godono di una buona corporatura che sorretta da una discreta potenza atletica si traduce in insidiosità nelle palle aeree. Ad un ottimo colpo di testa si accompagna l’imprevedibilità d’esecuzione con i piedi. Quest’anno Spinesi ha giocato 19 partite, collezionando 1700 minuti di gioco con una media scarsa di 5,6. Al contrario Cruz ha giocato 17 incontri, totalizzando 1120 minuti con una media alta del 6,20...continua...|di Angelo Giuffrida - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 158 volte


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