2008-02-13

Ci mancava il posticipo del posticipo

Ai tempi d'oggi appare assai astruso immaginare un torneo, dal più prestigioso al più insignificante, avulso da interessi lucrativi d'ogni genere che coinvolgano anche "l'ultimo chiodo del carro", un carro zeppo dei marciumi più svariati che oramai rischia di essere schiacciato dalla sua stessa ingordigia tramutata in una sorta di esasperato autolesionismo. Un carro che da qualche tempo porta appresso ogni negatività possibile ed inimmaginabile. Il fatidico punto di non ritorno è stato già rasentato. Le ultime cartucce del buon senso sono state sparate da tempi (e personaggi) non sospetti. Non rimane che rimboccarsi le maniche e sperare in una tanto improbabile quanto indispensabile inversione di rotta onde precipitare nel baratro dell'oscurità più profonda. Il giocattolo può e deve essere ricostruito, adottando magari qualche "ultima ratio", a costo di riveder risplendere una volta per tutte lo sport maggiormente amato nel mondo, da sempre intriso di valori non privi di significati e congiunti a delle tradizioni un tempo sacre e quindi immutevoli ed adesso calpestate da uomini senza scrupoli, abili a curare i loro sordidi interessi che, tra l'altro, spesso e volentieri non si rivelano poi così lucrosi. Ma combine a parte ora ci mancava soltanto un'ulteriore spalmatura dei match: l'ultima trovata della Lega? Far giocare il derby romano alle 21.15 perdipiù in un giorno feriale. E il tifoso? Si dovrà preparare ai salti mortali. O più semplicemente ad esimersi dal vederla...|inviato Albertosig|. - articolo letto 139 volte

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