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2008-02-28

Bomber Ritrovato


Ventiquattro. Come la maglia di Spinesi, come i punti del Catania, a dir la verità pochi, difficile stare tranquilli. Eppure quello di oggi è un gran risultato, più per il morale che per altro, in salita per tutti, Spinesi in testa, per una settimana e mezza decisiva per l’intero campionato: prima il Livorno in trasferta, poi il Cagliari al Massimino; due incontri da non fallire, dove ottenere più punti che complimenti. In previsione futura se ne parlerà, tanto, nei prossimi giorni, meglio concentrarsi su oggi, in un’impresa sfiorata, quella di vincere, quasi realtà, non fosse per una spinta di Silvestri e un fuorigioco millimetrico di Colucci, entrambi in rete, entrambi in fallo. Gol annullati, giustamente, dall’ottimo, strano a dirsi, signor De Marco, direttore di gara dai trascorsi più che negativi, almeno con i rossazzurri. Si comincia con l’annunciato 3-5-2: Stovini, Silvestri e Silvestre dietro, Vargas e Sardo esterni di centrocampo, meglio dire uomini di fascia, fondamentali sia in fase difensiva che offensiva, il primo dà spinta in avanti, l’altro pensa più a coprire senza disdegnare l’opportunità di affrontare l’avversario nell’uno contro uno, arrivando, spesso e volentieri, a crossare, pur in modo impreciso. Un modulo, questo, ancora da digerire per gli uomini di Baldini. Il mister lo capisce, torna al 4-3-3, meglio così, la squadra gira bene, pareggia con Spinesi, siamo già nella ripresa, e cerca la vittoria sfiorando più volte il gol. Catania, quello del primo tempo, copia per qualità di gioco e contenimento della squadra vista contro l’Inter al Massimino meno di un mese addietro: scarse occasioni in avanti, chiusi bene gli spazi, difficile per il Milan trovare l’opportunità per portarsi in vantaggio. L’unica occasione capita sui piedi di Seedorf, a metà frazione, che, a tu per tu con Polito, si fa chiudere sia dall’estremo difensore che da Edusei, bravo a recuperare e spedire il pallone in calcio d’angolo. Caparbietà che Polito non conferma nella ripresa, quando, da quasi trenta metri, Pato conclude in diagonale da sinistra verso destra con un tiro strepitoso, potente e preciso, ma tutt’altro che imparabile. Bravo l’attaccante 18enne del Milan, colpevole il numero 16 rossazzurro, una consuetudine ormai quella di subire reti dalla distanza, vedi Buscè domenica e Mutu contro la Fiorentina. Poi arriva il cambio, decisivo: fuori Sardo, dentro Spinesi, il bomber ritrovato. Cross stupendo proveniente dalla sinistra, lo stacco di testa è il suo, è rete, è pari, esplode il Massimino: un gol che il pubblico sente, il “Gionatha! Gionatha!” gridato all’ingresso del giocatore sa di presagio, di sesto senso che coinvolge 20.000 e più persone. I rossazzurri escono tra gli applausi, le vittorie di Parma e Siena non posso essere confortanti. Ma c’è speranza, c’è unità, c’è il Catania, forse, e ce lo si augura, quello d’inizio anno|di Fabio Alibrio - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 146 volte


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