Storie di difensori, storie di uomini e gladiatori.
Matias Silvestre e Claudio Rivalta, leader della retroguardia, centrali di professione, ma più volte adattati sulla fascia destra da Baldini e Del Neri.
Storie di difensori sì, ma anche di gol: Silvestre e Rivalta, due col vizietto del gol, della deviazione beffarda, del colpo di testa.
Gol da evitare, ma anche gol da fare, questa la filosofia dei due, differenti per età, ma molto simili per caratteristiche di gioco.
Claudio Rivalta nasce a Ravenna il 30 giugno del 1978.
Non esattamente un colosso fisicamente (173 cm x 68), comincia tra i professionisti nel 1995/96 con la maglia del Cesena: 129 presenze contorniate da 3 gol, tra serie B e serie C1.
Nel 1999 il passaggio al Perugia di Luciano Gaucci, dove esordisce in Serie A, e totalizza 49 presenze.
Oltre alle due salvezze con la maglia biancorossa, arrivano nell’estate del 2000, a cavallo del biennio umbro, le soddisfazioni in maglia azzurra under 21: campione d’Europa in Slovacchia( spedizione a cui prese parte anche Gionatha Spinesi, ndr), partecipò anche alle Olimpiadi di Sidney, disputando da titolare l’incontro con la Nigeria terminato 1-1.
Dopo l’esperienza perugina, Rivalta si accasò al Vicenza, tornano in Serie B. 94 presenze e 2 gol, in tre anni, con gli allenatori Fascetti, Mandolini e Iachini che lo impiegano sia da centrale, il suo ruolo naturale, ma anche da terzino a destra e a sinistra.
Rivalta ritroverà lo stesso Mandorlini, quando nel 2004, passò all’Atalanta in serie A; campionato sfortunato, concluso con la retrocessione e l’esonero in corsa di MAndorlini in favore di Delio Rossi.
Nel 2005/2006, Colantuno lo schiera titolare e Rivalta è protagonista di 32 presenze con 3 decisivi gol per la promozione; altre 32 presenze la stagione successiva, col primo gol in Serie A( a Palermo, ndr), quest’anno ha già timbrato il cartellino tra i marcatori, con la rete nel 2-2 interno dell’Atalanta con la Reggina.
Matias è nato a Mercedes(Argentina), il 25 settembre del 1984.
Difensore elegante, 184 cm x 83 kg, nel 2002 passò dal Club Mercedes, squadra del suo paese natale, al Boca Juniors di Buenos Aires.
Sarà l’ex team di Maradona, il club che lo consacrò nel calcio sudamericano.
Matias Silvestre debuttò alla Bombonera nel marzo del 2003, quando Rolando Schiavi lo lanciò nel corso di Boca-Lanus.
Da quella data, Matias timbrò 61 presenze con la maglia del Boca, mettendo a segno 6 reti.
Nato difensore centrale, nel Boca Juniors è stato impiegato sia come terzino, sia, seppur agli inizi, come centrocampista centrale, alla Edusei.
Matias era in panchina, con il numero 2, durante la finale Mondiale tra Boca e Milan, vinta dai rossoneri a dicembre; poco dopo, a gennaio, il passaggio a Catania.
Un operazione importante quella dei dirigenti rossazzurri, che hanno investito sul giovane di Mercedes una somma vicina ai 3 milioni di euro.
Il 27 febbraio 2007, in Catania Milan 1-1, l’esordio con la maglia del Liotru.
Come detto, Rivalta e Silvestre, giocatori duttili, in grado di ricoprire indifferentemente vari ruoli della difesa.
L’atalantino agisce nella difesa a 4 di Gigi Del Neri, a volte da centrale accanto a Carrozzieri, a volte da terzino destro a coprire le spalle a Ferreira Pinto.
Nella gara prepasquale di Sabato, nonostante Carrozzieri sia squalificato, Rivalta agirà presumibilmente da terzino, con Talamonti e Capelli centrali; in alternativa coppia Rivalta-Talamonti a far da bunker davanti a Coppola, con l’inserimento di Belleri o Fissore sulla fascia.
Tante soluzioni possibili, vantaggi di avere un Jolly della difesa…
Rivalta si occuperà di badare alla rapidità e agli inserimenti delle ali rossazzurre, che si alterneranno e scambieranno sulla sua fascia; qualora agisse da terzino destro, poi, avrà il compito di contenere le sfuriate di Vargas sulla sinistra.
Matias Silvestre dalla data del suo esordio, ha sempre giocato titolare.
In sole 5 presenze, con Milan, Livorno, Cagliari, Sampdoria e Siena, Baldini lo ha utilizzato in tre posizioni diverse, muovendolo nello scacchiere difensivo etneo anche nel corso della partita stessa.
Da centrale puro, in coppia con Stovini; da esterno di una difesa a 3, come nella gara contro il Milan; da terzino destro, negli ultimi match contro Samp e Siena.
All’Atleti Azzurri d’Italia, presumiamo che Silvestre giochi da terzino destro, con compiti più di contenimento che di spinta; infatti, avrà dalla sua parte il temuto Langella, che all’andata condannò il Catania con due reti frutto di inserimenti proprio sul lato destro etneo.
Inoltre il numero 5 argentino, dovrà fare attenzioni alle diagonali difensive sui temibili sfondamenti centrali di Cristiano Doni|di Dario Damico - Fonte: www.mondocatania.com|. - articolo letto 187 volte