Un gioco di parole, il calcio giocato e rigiocato ma poi restano gli episodi quelli che decidono un risultato... Stadio San Siro Meazza, vigilia di Pasqua, posticipo di quelli che non si possono perdere. Inter e Juventus si preparano all'ennesima sfida nella sfida, di quelle gare che da sempre restano nei cuori dei tifosi. I campioni in carica forti di un +4 poco rassicurante, cercano di mantenere le distanze da un'inseguitrice un pò in affanno ma sempre con la fame di punti in bocca. La Juventus invece si gusta la sua scalata, li sul podio, dopo che ad inizio stagione più di una paura facevano temere ad un campionato in sordina. Ma in queste gare si sa sono talmente tanti i fattori che entrano in gioco che nessun pronostico può essere predestinato... Primo tempo bloccato con gli uomini di Mancini che provano a fare la partita ma senza riuscire ad imporre il proprio gioco. Sono rare le azioni pericolose e sono i neroazzurri a recriminare maggiormente con la traversa di Stankovic, la rete divorata da Burdisso e lo splendido intervento di Buffon sulla punizione di Chivu. Per la Juve ci pensa Del Piero a concludere in porta un perfetto cross di Nedved. La ripresa è un'altra storia. Ne guadagna lo spettacolo anche a causa di alcuni errori grossolani delle retroguardie, soprattutto quella neroazzurra. La Juve parte a mille, prendendo in contropiede i neroazzurri. Ci pensa Nedved a scaldare le mani a Julio Cesar e da preambolo al gol del vantaggio. Lancio di Molinaro per Camoranesi quasi un metro in fuorigioco. La svista del guardialinee costa caro ai neroazzurri visto che il destro dell'italo-argentino fredda l'incolpevole numero uno neroazzurro. 1-0 e Juventus che ne approfitta per affondare il colpo. Complice uno svarione di Burdisso, Trezeguet non perdona. La leggerezza del colpo di testa indietro al portiere, mal calibrato, è infatti un assist d'oro per il francese che scaglia un bolide sul primo palo. E' il tracollo. I neroazzurri si riversano in avanti ma si espongono al micidiale contropiede della vecchia signora. Il dialogo Trezeguet-Del Piero quasi deride la difesa dei campioni d'Italia e ci vuol un super Julio Cesar e un pò troppo leggerezza sotto porta a tenere a galla l'Inter. La reazione a quel punto non manca e anche se molti non erano al 100% la spinta è di quelle devastanti. I bianconeri resistono bene ma devono capitolare sulla preziosa azione di Maicon che supera in slalom alcuni avversari e nell'area piccola lavora un assist al bacio per Maniche. 1-2. Troppo tardi. In realtà un tempo sufficiente per portare allo scadere il portoghese a due passi da un inaspettato pari. La sorte questa volta non è stata delle più felice e la Juve torna ad essere l'avversario "scomodo" di tutti i tempi. Ora con la Roma a -4 non è più tempo per restare a guardare... Otto gare e diversi incontri non facili come con la Lazio, Milan e Fiorentina. La Roma corre dietro con l'entusiasmo della Champions nel cuore. Prepariamoci dunque ad un finale davvero spettacolare... - articolo letto 149 volte