Presentazione
Incroci pericolosi, la Coppa Italia non è nuova a certe singolarità. Divise in semifinale, Lazio e Catania s’incontreranno domenica, in campionato. Evenienza che permetterà alle due squadre di pensare con più “caparbietà” all’impegno di mercoledì, pomeriggio per il Catania, sera per la Lazio, senza aver perciò timore d’avvantaggiare l’avversario.
Catania e Roma. Una stagione dalla quale, entrambe le formazioni, aspettano risposte importanti soprattutto per quanto riguarda il Campionato; la Roma concentrata sulla rincorsa all’Internazionale, il Catania in lotta per la Salvezza nel maxi gruppo di coda. Un appuntamento, quello di Coppa Italia, che seppur prestigioso scompagina, e non di poco, i piani d’avvicinamento alle rispettive gare di campionato, dove vige la necessità di far bene, impiegando ogni forza.
Se sarà turn over o meno, solo il campo potrà dirlo. Per il Catania sarebbe consigliabile, ma non v’è certezza che una scelta controcorrente possa rivelarsi positivamente determinante, almeno in ambito psicologico. Torto o ragione, solo col senno di poi. Cautela o azzardo, nelle mani di mister Zenga.
Meno pesanti le responsabilità indosso a Spalletti, il tecnico della Roma potrà sacrificare qualche titolare senza snaturare perciò modulo e trame di gioco; c’è l’obiettivo Internazionale, ma l’onore conta più del successo, e certamente della Uefa alla quale la Roma proprio non bada. Allettante l’ipotesi di un doppio confronto con i nerazzurri, in finale (e poi in SuperCoppa), occasione per aver “soddisfazione” dai tanti smacchi subiti in campionato, alzando sotto il naso degli avversari, e nella cornice dell’Olimpico, il Trofeo Nazionale.
Catania
Tra Salvezza e Coppa Uefa nell’ordine delle priorità non v’è dubbio su cosa valga di più, ma è il come l’andamento dell’una possa influenzare l’altra a mettere in testa tanti interrogativi. Almeno nel modulo non dovremo attenderci sorprese, per gli uomini, all’interno del modulo, se nulla (o quasi) è preventivabile in campionato, figuriamoci adesso. Nessuno squalificato da giocare come jolly, 4-1-4-1; ma tanti infortunati, ben 7, di cui solo Sardo pare recuperabile nella schiera dei titolari. Dubbi su Baiocco, riconferma per Biagianti, Izco e Tedesco, Colucci non recupererà.
Edusei, invece potrebbe star fermo, con un centrocampo che in fase di non possesso vedrebbe arretrati davanti alla linea della difesa Biagianti, o comunque due incontristi. Cruccio a sinistra, chi al posto di Vargas? Possibile non vederlo in campo nemmeno contro la Lazio, al suo posto Alvarez, per completare il tridente mascherato con Mascara a far da spalla a Spinesi.
In porta rivedremo Polito, fino ad ora secondo, almeno in Coppa.
Roma
Prova d’appello per Amantino Mancini, “lupo solitario”, palese come per l’attaccante contino più i punti personali, da far valere nel mercato estivo, che i punti del collettivo. Lontani i tempi della gavetta, come difensore, al Venezia. Noblesse oblige. Occasione anche per i tanti “nomi” più o meno dimenticati, certamente altisonanti, primo tra tutti Giuly, che il Catania l’ha già castigato in campionato, Esposito, talento inesploso, Brighi per De Rossi (non convocato), uno tra lui e Totti riposerà. Difficilmente Spalletti rischierà dal primo minuto Juan, roccioso difensore infortunatosi quasi comicamente nel pre-gara di Udine, uno scontro di gioco dove ad aver avuto la peggio sembrava essere Mexes, ed invece.. Cambieranno tanti nomi, non la sostanza, probabilmente non vedremo insieme in campo Panucci e Doni, corrono saette tra i due dopo lo scontro tutt’altro che verbale di Domenica.
In Campo
Non sarà un Catania attendista, così conferma Zenga, agli impegni di campionato farà posto la consapevolezza di quanto prestigiosa sia l’occasione da giocarsi in Coppa Italia, sia per i traguardi che nasconde, sia per la forte componente “emotiva”, utile quando bisogna ricercare la forza in sé stessi. Cambierà poco nel modello di gioco, come nel modulo. Alvarez possiede le stesse specifiche di Vargas, verrà schierato al posto del peruviano con le stesse mansioni, spingere sulla sinistra provando il cross, con libertà di tiro, il requisito non manca nemmeno all’argentino. Linea mediana con due interditori davanti la difesa, ed un play alto. A destra verrà arretrato Mascara, nel ruolo già suo al primo arrivo in rossazzurro, quando di giocava proprio col 4-4-2. Difesa abbastanza statica, c’è da fronteggiare il tridente giallorosso, chiudere gli spazi, mantenersi sempre stretti tra linea e linea, con particolare cura agli inserimenti dei centrocampisti.
Probabile Formazione: 4-1-4-1: Polito; Silvestri, Stovini, Terlizzi, Sabato; Alvarez, Izco, Edusei, Biagianti, Mascara; Spinesi.
Spalletti non ha bisogno di impartire comandi alla sua Roma, perfettamente automatizzata. Scambi veloci a centrocampo, perforanti dai e vai, fulcro della manovra oscillante, perciò difficile da inquadrare, neutralizzandone l’effetto, il modulo è quello di Baldini, 4-2-3-1, uomini ed efficacia parecchio più incisivi. A dettare il gioco, sono alternativamente i due centrocampisti arretrati, che spesso appoggiano sulle fasce, ai due cursori che portano avanti l’azione, oppure per via diretta o indiretta, è il “rifinitore” dietro le punte a smistare palla, in orizzontale stavolta, con un attaccante sempre indietreggiato, per ricevere il passaggio. Punto forte velocità di esecuzione ed intesa tra giocatori, quella che potrebbe venir un po’ meno a seguito delle tante seconde linee attese in campo.
Spalletti non ha convocato, tra i nomi più altisonanti: De Rossi, Cassetti, Aquilani, Doni.
Probabile Formazione:
4-2-3-1: Curci; Cicinho, Panucci, Mexes, Tonetto; Brighi, Pizzarro, Perrotta; Mancini, Giuly, Totti./b>
Uomini Chiave:
Alvarez: A lui il compito di movimentare il gioco offensivo, senza sguarnire eccessivamente il centrocampo.
Spinesi: Se non fa goal lui, è difficile che lo faccia qualcun altro.
Polito: Il da fare non gli mancherà.
Mancini: Può fare il bello ed il cattivo tempo, a seconda del suo volere.
Tonetto: Spingere sulla fascia contrastando le avanzate di Alvarez
Curci: Prova di maturità. |di Marco di Mauro - Fonte: www.mondocatania.com| - articolo letto 149 volte