Quando si dice che Alessandro Del Piero è l'anima della Juventus vuol dire che si è nella ragione. Domenica scorsa a Bergamo tripletta di Alex e Juve corsara a Bergamo, ieri un solo gol per il capitano, ma un'altra dimostrazione di come la Juve e a questo punto anche la nazionale non possano prescindere dal numero dieci. Diciottesimo gol in campionato, Trezeguet e Borriello nel mirino, una condizione atletica e mentale da far paura, un ruolo da leader che adesso più che mai è inattaccabile. Del Piero emblema della Juve, capace di costruirsi un terzo posto con fatica e molti sacrifici, un terzo posto meritato e che potrebbe anche diventare secondo. Certo, se la Roma non rallenta, la cosa non s'ha da fare. Nella trionfale gara di ieri con la Lazio, maiuscole le prove di Camoranesi, un gol e numeri strabilianti, di Chiellini, autore di una doppietta e Trezeguet, come sempre cecchino infallibile in area avversaria e arrivato a 37 gol se si sommano i suoi 19 centri con i 18 di Del Piero. Dall'altra parte una Lazio pessima, priva di stimoli e gioco, meritatamente bastonata da una Juve più volitiva e grintosa. La Juve ormai ha imboccato la strada giusta, la Lazio se non rimedia con la coppa Italia, la sua, di strada, non saprà come ritrovarla. |di Nolhouse| - articolo letto 102 volte