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2008-05-02

Dominare non basta, i rigori beffano i viola


Ci sarebbe piaciuto trovarci a commentare l'ennesima "prodezza" dei viola, un successo che avrebbe consegnato agli uomini di Cesare Prandelli una meritata finale. SPIETATO ZERO - La storia parla diversamente e da ragione al tecnico Smith che dal voler firmare uno 0-0 nell'andata, dove erano tanti gli assenti tra le file scozzesi, è riuscito a confermarsi portando "per le lunghe" un match che si sarabbe potuto sbloccare già durante i 90 minuti di gioco.
Uno "zero spietato" dunque che non fa balzare in piedi uno stadio tutto colorato di viola nonostante si giocasse in una giornata di festa, dove in molti avrebbero preferito una gita fuori porta o un "ponte" per altre destinazioni.
Lo stesso Della Valle a fine gara rompe l'amarezza della serata con parole di elogio per la città: "Ho visto un pubblico meraviglioso sugli spalti, questa città si merita tutti i complimenti possibili".
BLOCCATO LIVERANI, STOP PER DONADEL - Due chiavi di lettura del successo o meglio del mancato successo dei viola. Il modulo "abbottonato" dei Glasgow riesce a costituire un'ottima diga che tiene distante i viola dalla porta avversaria. Squadra attendista che trova nella chiusura al gioco di Liverani, una chiave per fermare le manovre viola, per limitarne il raggio d'azione. Se poi a questo andiamo a sommare l'infortunio sempre nella prima frazione di gioco per Donadel ed ingresso di Kuzmanovic, il gioco stenta a trovare sbocchi felici.
MUTU-PAZZINI PER LA CARICA - Si accende la ripresa che regala più emozioni con la coppia offensiva viola che inizia a mettere palloni pericolosi e arrivano anche le prime conclusioni. Liverani trova più spazi e la manovra torna a fluire.
Il muro scozzese regge ma si denotano incertezze che potrebbero farlo crollare da un momento all'altro. Così la mossa Vieri vuole dare il colpo di grazia per chiudere la frazione regolare di gioco con quel gol che voleva dire qualificazione.
EXTRA ENERGIE MA NON SI FINALIZZA - Problema viola: passare il muro scozzese. Una scalata cercata e voluta in ogni maniera, poi anche con l'ingresso di energie fresche come Semioli. Jorgensen che sale in cattedra, Vieri tutto cuore e determinazione. Ma passano i minuti e il punteggio non cambia.
I supplementari, gli scozzesi che rinunciano completamente a giocare, arroccati nella propria trequarti campo, la Fiorentina che si ritrova nel finale anche con un uomo in più.
Il risultato non si sbloca e arrivano i rigori...
DECISIVI LIVERANI E VIERI - E' una lotteria, si sa. Non basta essere superiori in campo, bisogna buttarla dentro. Liverani e Vieri, tra i migliori in campo, si fermano proprio nel finale. Due rigori errati e i viola vanificano tutto il loro predominio, la loro superiorità in campo. Un plauso ad un'altra italia, l'ultima, che abbandona, con onore, una competizione europea.
COSI IL 14 MAGGIO - A Manchester ci sarà anche lo ZENIT di San Pietroburbo. Così un'imbrobabile finale soprattutto per la sconfitta del Bayern, alla vigilia già con molte convinzioni di stare in finale. Mezza steccata l'andata, un disastro nel ritorno. Le scuse di Toni verso i tifosi, una delle gare più deludenti degli ultimi tempi da parte del blasonato team tedesco. Un 4-0 sonante che non è soltanto un'esclusione dalla finale. Onore e merito alla squadre rivelazione del torneo e chissà in quanti avrebbero sognato una coppa contro una rivale più alla portata? Resteremo ancora una volta ad ammirare squadre di altre nazioni...
|da Calcio Magazine - la Redazione Sportiva del Periodico L'Opinionista| - articolo letto 121 volte


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